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CAMERATI, ADDIO! - PARTE A MILANO IL CONGRESSO DI FLI E GIAN-BECCHINO SI RITROVA UN PARTITO NON NATO E GIÀ INDECISO A TUTTO - CON CHI ALLEARSI, CHE FARE CON BERLUSCONI, E COME RIUSCIRE A EVITARE IL FUGGI FUGGI VERSO IL CAVALIER POMPETTA - SUI DELEGATI ARRIVA COME UNA BOMBA IL RISULTATO DI UN SONDAGGIO RISERVATO: PER IL 60% DEGLI ITALIANI È UN PARTITO DI SINISTRA - E STORACE SFOTTE: GIANFRY RIDOTTO A VICE DI CASINI…

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1 - NASCE IL FLI, GIÀ DIVISO SULL´ANTIBERLUSCONISMO
Carmelo Lopapa per "la Repubblica"

Gianfranco Fini

Futuro e Libertà prende il largo oggi a Milano. Ma è nave che salpa in un mare già in tempesta. Clima da crisi politica e istituzionale fuori dal palazzetto di Rho, tra il premier che infiamma e i suoi militanti davanti al palazzo di giustizia. Dentro, il partito che nasce sotto la guida di Gianfranco Fini è chiamato a decidere subito come muoversi, insieme col terzo polo, in caso di emergenza.

RONCHI IL DITOOO

Il presidente della Camera detterà la linea nelle conclusioni di domenica. Il fondatore osserva con crescente preoccupazione l´escalation berlusconiana. Unica cosa certa è che non si dimetterà dalla carica istituzionale, sospendendosi piuttosto dalla presidenza di Fli alla quale sarà eletto. «Mai pensato di lasciare, figurarsi adesso, per di più in vista di un eventuale conflitto di attribuzione sul processo Ruby, sul quale l´ufficio di presidenza della Camera sarà chiamato a decidere» confida Fini alla vigilia ai suoi. Sarà rilanciata piuttosto la richiesta di dimissioni del premier: «Il conflitto non è più sanabile».

Pasquale Viespoli

Ma Fli nasce con una divisione in seno che riemergerà anche all´assemblea costituente. Anche stavolta la linea dei "diplomatici" Ronchi, Viespoli, non coinciderà con quella dei cosiddetti "falchi" sul nodo che inevitabilmente monopolizzerà il congresso. Cosa fare se si cadrà a breve nell´emergenza? Se si andasse al voto, stringere o no un´alleanza elettorale tra le opposizioni anti Berlusconi?

«Nessun margine di intesa con la sinistra, costruiremo la nuova destra» mette in chiaro Italo Bocchino in via di principio. Detto questo, spiega poi Carmelo Briguglio, «il congresso di Fli si svolge in un clima di emergenza istituzionale provocato da Berlusconi, il nostro partito che si ispira al patriottismo costituzionale ha il dovere di dare una risposta politica e per quanto mi riguarda ho le idee chiare».

Carmelo Briguglio

Era stata sua la proposta del patto emergenziale e trasversale, poi sotto diverse forme rilanciata da Massimo D´Alema. «Siamo al crepuscolo decadente del berlusconismo - sostiene Fabio Granata - ma se la situazione precipita e si va al voto allora il tema si porrà, ascolteremo al congresso gli umori della base, che si pronuncerà via web». Perché oggi nasce soprattutto "Fli on line", primo partito che gestirà la propria vita interna, oltre che l´elezione dei vertici, utilizzando lo strumento internet.

FABIO GRANATA

Altri si preparano a dare battaglia. Ad accendere la giornata di domani potrebbe essere ad esempio l´intervento di Andrea Ronchi. «Noi siamo il post, se ci poniamo sul piano dell´antiberlusconismo ne usciamo perdenti - anticipa l´ex ministro - Quello lasciamolo fare a Di Pietro. Se si andrà al voto, noi offriremo l´alternativa di centrodestra ispirata al Ppe con la "Lista civica nazionale Fini presidente".

Altro che santa alleanza con la sinistra». Anche il coordinatore Urso predica cautela: «L´Italia non è l´Egitto, i conflitti istituzionali vanno regolati, non auspico un 25 luglio e noi non saremo la destra di un´alleanza di centrosinistra. Da Milano parleremo agli orfani del partito azienda e non di santa alleanza».

CHIARA MORONI

In questo clima, all´insegna dell´eterno dualismo interno, con Berlusconi inevitabilmente sullo sfondo, Marco Tremaglia aprirà oggi l´assemblea del partito "post", tutto web e innovazione. Colonna sonora la house anni Ottanta, una collina in prato (vero) lunga 40 metri dietro la tribuna («È Fli si eleva e porta l´Italia fuori dal berlusconismo all´insegna della pulizia» teorizza Chiara Moroni). Ideazione del registra Alessandro Mariuttini, come pure lo schermo di 50 metri in 3D sul quale saranno proiettate immagini.

Per la cena pop a 20 euro by Vissani con Fini, in programma stasera (964 coperti) c´è già il tutto esaurito. Le distanze dal congresso fondativo Pdl 2009 - prime file riservate a hostess e giovani di bella presenza - Fli le ha prese pure reclutando solo volontari del partito in t-shirt finiana.

FRANCESCO STORACE

2 - STORACE, FINI NON HA FUTURO, E' RIDOTTO A FARE IL VICE DI CASINI...
(Adnkronos)
- 'Comincia dopo tanti testacoda il congresso del partito di Fini: quello nuovo, il quarto'. Francesco Storace, leader de La Destra, dal suo blog parla dell'assemblea costituente futurista e di Gianfranco Fini. 'Ne ha guidati e sciolti due -scrive Storace- il Msi e An, stava frantumando il terzo, il Pdl. Chissa' quanto durera' Futuro e Liberta'. Ma Fini non ha futuro. Ormai -attacca l'ex ministro- e' ridotto a fare il vice di Casini in compagnia di Rutelli, Lombardo, La Malfa e non so chi altri. Che ha accuratamente evitando di invitare all'assemblea di Milano. Non si sa mai che qualche delegato possa inquietarsi...'.

Emma Marcegaglia

'E' la triste fine di una storia -sottolinea ancora Storace- che si accompagna anche a inchieste pericolose di cui nessuno parla, a parte 'Panorama' oggi in edicola, che potrebbero essere foriere di sviluppi clamorosi per l'uomo dell'etica altrui, se ci fossero magistrati indisponibili a coprirlo. In Fini -spiega- abbiamo creduto per molti anni. Non eravamo soli. E per questo siamo delusi. Delusi da chi ha ingannato per decenni una comunita'. Traditi sulle nostre convinzioni storiche. E' stato lui, l'unico al mondo, a bollare il fascismo come male assoluto. Noi no'.

'Traditi -scrive ancora Storace- sulle grandi questioni sociali. E' lui a proporre il voto per gli immigrati. Noi no. E' lui a vagheggiare una societa' multiculturale. Noi no. E nemmeno Cameron e Angela Merkel. E' stato lui a tentare di cancellare ogni presenza di destra nella societa'. Noi no. Siamo fieri e orgogliosi del nostro cammino'.

'Fini -insiste il leader della Destra- e' pervaso dal rancore personale verso Berlusconi, si accompagna a un gruppo di teppistelli della parola che rispondono ai nomi di Bocchino, Granata, Briguglio, gente che lo ha sempre odiato e ora finge di venerarlo. Pensa di poter giocare al terzo polo; eppure -conclude Storace- avrebbe dovuto osannare quel bipolarismo che gli ha consentito di diventare un leader della seconda Repubblica. Domani treschera' anche con la sinistra. Fini fini'.... Non merita nemmeno gli auguri'.

NICKI VENDOLA

3 - SONDAGGIO: PER IL 60% IL FLI È DI SINISTRA...
Carlo Tarallo per il "Corriere del Mezzogiorno"

Il sondaggio è di quelli "riservatissimi": commissionato da Futuro e Libertà alla società Fullresearch in previsione dell'assemblea costituente del partito che si apre oggi a Milano. Il corrieredelmezzogiorno.it ne è in possesso, e dalla lettura dei dati emergono aspetti che definire sorprendenti è poco. Non tanto per la distribuzione dell'elettorato di Futuro e Libertà sul territorio italiano: il 31,6% degli elettori finiani è al Sud, il 29% al centro, il 22,4% al nord-est e il 17% al nord-ovest: che Fli fosse un partito a trazione meridionale era più o meno un fatto acquisito.

congresso italia dei valori bersani e vendola jpeg

Ma alla domanda: «Secondo lei Fli è?», la risposta del 60% degli italiani è da choc: per la maggioranza assoluta il partito di Fini è una forza di sinistra. Proprio così: 6 intervistati su 10 collocano a sinistra il movimento, mentre 4 lo ritengono di destra. Per l'80% degli italiani Fli è un movimento, per il 20% un partito; il 90% lo ritiene antiberlusconiano; il 60% lo reputa un movimento "giustizialista", il 40% "garantista"; il 70% lo vede una cosa "nuova", il 30% "vecchia". Altra sorpresa: bel il 38% dei potenziali elettori del Polo della Nazione reputa "non credibili" le accuse fatte dalla Procura di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi.

Dulcis in fundo, per l'80% degli intervistati Futuro e Libertà è "opportunista", per il 20% "leale". Tra i nomi preferiti per battezzare la coalizione Fli-Udc-Api-Mpa, il preferito è "Polo degli Italiani", con il 28%, mentre il 20% preferisce ""Polo della Nazione". Una simulazione effettuata confrontando tre ipotetiche coalizioni svela forse un sogno del terzo polo: candidare la leader di Confindustria Emma Marcegaglia a premier.

PIERLUIGI BERSANI

Infatti il confronto è tra tre ipotesi di alleanze elettorali: se si votasse oggi, secondo la rilevazione effettuata fino a tre giorni fa, la coalizione Pdl-Lega-Altri con Berlusconi candidato premier sarebbe al 35%; Pd- Id-Vendola e altri con Pierluigi Bersani al 34%; Fli-Udc-Mpa-Api con Emma Marcegaglia al 28%. Infine, le intenzioni di voto: Pdl 28,7%; Lega Nord 10,5; La Destra 1,6; Udc 6,5; Fli 6,2; Pd 24,2; Idv 5,3; Rifondazione Comunista 2%. Lista Pannella - Bonino 0,8%. Exploit di Sinistra e Libertà: i "vendoliani" sarebbero infatti al 9,5%.

 


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