LETTERA DI RICCARDO VILLARI CONTRO IL Nosferatu di Fini - Bocchino rievoca la vicenda della vigilanza Rai. E inventa o meglio svela se stesso e i suoi doppi giochi, vendendosi il pacco di aver \"creato\" la presidenza Villari. Italo alla fine si prende a martellate e dimentica che lui, da solo, ha inciuciato con i dalemiani (suo il pizzino a Latorre ad ’Omnibus’)\".....

Riccardo Villari - Copyright Pizzi

LETTERA DI RICCARDO VILLARI A DAGOSPIA

Alla presentazione del suo libro al Tempio di Adriano, Bocchino riceve Veltroni come ospite e rievoca la vicenda della vigilanza Rai. E inventa o meglio svela se stesso e i suoi doppi giochi, vendendosi il pacco di aver "creato" la presidenza Villari. Italo alla fine si prende a martellate e dimentica che lui, da solo, ha inciuciato con i dalemiani (suo il pizzino a Latorre ad Omnibus), ha provato con appelli pubblici ma respinti a far dimettere Villari, così come provò in molte occasioni a far incontrare segretamente i vertici del Pdl con Villari ma inutilmente.

WALTER VELTRONI ITALO BOCCHINO

Bocchino e' ridotto a cercare sponda a sinistra in una captatio benevolentiae a Veltroni al quale tenta di rifilare una versione fantasiosa e accondiscendente di quella lontana vicenda. Insomma anche il torbido di quella storia è originale farina del sacco del Nosferatu di Fini.
Riccardo Villari