a cura di Minimo Riserbo e Falbala'
LampedusaNANO-POLITICS (A CHI I NEGRI? A VOI!)
"Profughi, vertice Italia-Francia. Sarkozy chiama Berlusconi. Oggi il premier a Tunisi in cerca di un accordo. Rivolta a Lampedusa, ancora fughe dalle tendopoli. Nuova strage in mare: 70 morti" (Repubblica, p.1). "Frattini: 150 milioni alla Tunisia" (Stampa, p. 1)
Prendi due leaderini in scala 1 a 2, con il braccino teso da Ventennio a colori, e affida loro gli aeroplanini, i carriarmatucci e tanti bei poliziotti sugli autoblindi. E magari anche a cavallo, come nel far west. Ed ecco la magia: torna il colonialismo straccione.
CavalleriaPoi prendi la Chiesa di due nazioni ultracattoliche (la domenica), falla accogliente ma silente. E i cittadini in coda per il rientro dal mare entro cena, con la radio sintonizzata sull'informazione di Stato. Cristodio! Ne arrivano 600; mille, forse addirittura 5900!. E dove cazzo li mettiamo tutti 'sti negri alla vigilia della stagione turistica? Ai caselli, c'e' coda. Alla mensa della Caritas, c'e' coda.
Davanti ai multisala, c'e' coda. Una volta, nella famosa Europa cristiana, c'erano famiglie dove i genitori dicevano: dove c'e' posto per tre c'e' posto per quattro. C'era l'Italia dell'Albero degli zoccoli. Abbiamo tagliato gli alberi e sono aumentate solo le zoccole (meglio se minorenni ed extracomunitarie).
GIUSEPPE RECCHINON SIETE STATO, VOI
Il Governo c'è e governa. Il duello Tremonti-Letta partorisce
un amerikano General Electric all'Eni, con gli occhi puntati sull'asse Putin-Gheddafi-Banana, e un ex dipendente dell'ex studio Tremonti e super-commercialista di Mediaset all'Enel. Più cauta l'analisi dei giornalisti economici: "Chiusa la partita delle nomine, nuovi presidenti per Eni ed Enel" (Repubblica, p. 2).
Alla presidenza dell'Eni va Giuseppe Recchi, dell'omonima famiglia di costruttori torinese, attuale capo di General Electric per il Sud Europa. Alla presidenza dell'Enel va Paolo Andrea Colombo, amicone del finanziere Arnaldo Borghesi e super-commercialista di Mediaset.
TREMONTIPaoletto Pilkington Scaroni e Fulvio Conti restano inchiodati tranquilli sulle loro sacre cadreghe di amministratori delegati, come il Gran Postino (di raccomandazioni) Sarmi Massimo. Confermato anche Bellicapelli Cattaneo a Terna (gli tocca solo un ciellino alla presidenza, l'infinito Roth).
PAOLO SCARONIIn Finmeccanica, invece, la Lega(?) piazza Giuseppe Orsi come ad, al fianco di un ridimensionato (forse) Guarguaglione. Ma a Dagospia risulta che il marito di Marina grossi potrebbe saltare per far posto all'ex ambasciatore a Washington, l'amerikano Castellaneta. Nel dubbio, oggi i giornali leccano il culo più o meno a tutti e parlano di ringiovanimento (si ride).
FULVIO CONTI GIANNI LETTAIntanto torna l'Iri, con la scusa di salvare la poltrona a Enrichetto Bondi e sgravare Intesa da Granarolo. Massimo Giannini verga un signor pezzo in cui smonta la politica economica di Giulietto Tremendino (Repubblica, p. 3). Quando scrive di quel che sa, l'ex cantore di Geronzi è davvero bravo.
GIUSEPPE ORSINESSUNO LO PUO' GIUDICARE
"Ruby, la Camera vota. Il Csm attacca. Domani in aula il conflitto con i pm. Prescrizione, settimana di fuoco. I falchi del Pdl: adesso l'improcedibilita' per bloccare il dibattimento" (Repubblica, p. 12). Un quadro semplice e chiaro della settimana giudiziaria del Capo lo si trova in una bella pagina della Stampa (p. 11).
Poi, sul Corriere, passa il professor Ferrarella e ci dimostra la profonda inutilita' della via giudiziaria per liberarsi del CaiNano: "Caso Ruby, dopo mercoledì' prossima udienza tra due mesi. E se interverra' la Consulta, sospensione quasi certa"
(p. 9). Sui muri di una citta' del nord, ieri sera, abbiamo letto questa scritta: "La crisi ve la cagate voi!". Togliete la parola "crisi", metteteci "il Banana" ed ecco fatto il nostro modesto editoriale
MA FACCE RIDE!
Mentre Bersani chiama in piazza quel che resta del Piddi' sulla giustizia (un po' tardi, magari, dopo che le violante e le finocchiesse hanno partecipato a qualunque mediazione per anni), il Mago Dalemix torna sulla prima pagina del Giornale. "Le carte sui fondi esteri fanno tremare D'Alema. Diventano pubblici i documenti sugli affari dei Ds; i pm li hanno ignorati per anni. Un vortice di denaro, prestanome e misteriose raccomandazioni di silenzio". Bel colpo di Gian Marco Chiocci e Luca Fazzo. Ok, e' la famosa roba della ditta Cipriani-Tavaroli-Tronchetti Dovera. Ma leggere e' sempre meglio che distruggere.
REGOLAMENTO DI CONTI IN SINAGOGA
Sulla Stampa di Mariopio Calabresi il valoroso Coccolino Molinari scrive: "Goldstone ritratta su Gaza: "Sbagliato il mio rapporto". Nuovi dati sulla guerra del 2008."Israele non diede l'ordine di colpire i civili". Netayahu reagisce chiedendo al Palazzo di Vetro di "buttare quel documento nel cestino della Storia" (p. 14).
FREE MARCHETT
"Vendo all'estero il brand Italia. Il prossimo passo, nella moda". Andrea Bonomi: Investindustrial pronta a sfilare in passerella con 200 milioni" Sulla Stampa, il massiccio Teodoro Chiarelli s'innamora del nipote di Anna Bonomi Bolchini e scrive cose tipo "Per Bonomi il mondo e' più' facile di quello che sembra" (p. 23). Un po' s'era capito. Anche fare il giornalista, a volte, e' più' facile di quello che sembra.
CARO, PRENDITI UNA VACANZA
attacco dell'editoriale, un filo egocentrico, che trovate oggi in prima sul Giornale di Mortimer Sallustioni: "Il primo dicembre del 2005 incontrai Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli offrendogli la mia disponibilita' ad assumere la responsabilita' di un nuovo dicastero, che denominai ministero dell'Integrazione, dell'Identita' nazionale e della Cittadinanza". Lo firma un palloncino gonfiato che si spaccia per Magdi Cristiano Allam. Pesce d'Aprile scaduto?