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FERMATE QUELLA STREGA DI MIELI! - RIZZOLI VUOLE TORNARE A VINCERE IL PREMIO DOPO QUATTRO ANNI DI DOMINIO MONDADORI - PER FARLO, DOPO AVERLO PRESO IN QUEL POSTO CON LA AVALLONE LO SCORSO ANNI, MIELI VUOLE CALARE IL DIVINO ARBASINO - MA A 81 ANNI, CON UN LIBRO CHE è UN SAGGIO DI ARTICOLI PUBBLICATI, PERCHè IL PIù GRANDE SCRITTORE VIVENTE DEVE RISCHIARE DI FARSI BATTERE, IN MEZZO A MANOVRE E VELENI, DALL’ULTIMO SCRIBACCHINO?....

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1 - PREMI STREGA: FONDAZIONE BELLONCI, RICONOSCIMENTO AD ARBASINO? NON PREVISTO DA REGOLAMENTO...
(adnkronos)
- Un riconoscimento alla carriera 'non e' previsto dal regolamento del Premio Strega'. E' quanto si fa notare alla Fondazione Bellonci di Roma, ente a cui fa capo lo Strega, riguardo all'ipotesi circolata in questi giorni di creare ad hoc un premio alla carriera per lo scrittore Alberto Arbasino da consegnare nell'edizione 2011.

ALBERTO ARBASINO

Sempre fonti della Fondazione Bellonci osservano: 'Il Premio Strega e' un riconoscimento che va ad un libro e non ad un autore, purche' il libro abbia i requisiti necessari: presentazione da parte di due Amici della Domenica nei tempi e nei ternini previsti dal regolamento e pubblicazione tra il 1 aprile dell'anno precedente e il 31 marzo dell'anno in corso'.


2 - STREGA, FELTRINELLI RINUNCIA E GLI ALTRI GRANDI ASPETTANO...
Da "la Repubblica"

Dopo un´altra giornata di contatti e colloqui, la partecipazione di Alberto Arbasino al Premio Strega non è ancora ufficiale. E, tra l´altro, la candidatura del suo America Amore potrebbe non sbrogliare del tutto la matassa: sarebbe in gioco anche la possibilità di un premio alla carriera destinato al libro e al suo autore, benché il regolamento dello Strega non lo preveda.

In questo modo, pur rendendo omaggio all´autore che ha attraversato decenni di letteratura italiana, resterebbe anche aperta la gara tra i concorrenti più giovani e le case editrici per cui pubblicano. Tutto rinviato, comunque, dopo una pausa di riflessione, forse a stamattina. Intanto anche Mondadori non ha ufficializzato il nome. Nel frattempo Feltrinelli annuncia che per quest´anno non parteciperà al premio, rinunciando a candidare Troppo umana speranza di Alessandro Mari.

Paolo Mieli MarinoPaoloni


3 - IL PREMIO SI RISCALDA...
Silvia Truzzi per "il Fatto quotidiano"

Lo sponsor, non a caso, è un liquore. Utilissimo per digerire i molti bocconi amari che partecipanti e postulanti del premio intitolato al distillato sono annualmente costretti a digerire. È lo Strega, il riconoscimento dei maghi dell'italica editoria che inaugura, come di consueto, la primavera letteraria con i trucchi più disparati. Le candidature si possono presentare fino all'8 aprile, per una iniziale scrematura di 12: è il primo step (con l'iniziale minuscola: almeno Federico Moccia non è della partita). Ma manovre e veleni sono già nell'aere.

CARLO FELTRINELLI

Il tam tam di questi giorni illumina Alberto Arbasino, di cui Adelphi ha pubblicato America amore, imponente tomo di quasi 900 pagine che per scelta, c'è da scommetterci, non ha una virgola infilata tra le due parole del titolo. Copertina scarlatta, su cui troneggia Liz Taylor, versione Cleopatra (nella mestizia del lutto, fortunata scelta di marketing). Dentro, gli Stati Uniti dai mitici Sessanta: protagonisti, istantanee, jazz e rock, politica, skyline nitide, albe per nulla elegiache.

Molta Italia nel melting pot di America Amore. Memorabile, tra i molti, il racconto dell'incontro con Jack Kerouac, talmente stralunato che a un certo punto Arbasino dubita che sia proprio lui. Basta un piccolo frammento: "Questi scrittori americani sono molto diversi da noi, e quelli alcolici tutti uguali tra loro. Cerco di immaginare delle analogie mentre racconta: per esempio io con Sanguineti oppure Testori che andiamo a trovare Ottieri oppure La Capria e lì invece di parlare del Gruppo 63 ci tiriamo dei pugni per giocare, e a un tratto giù i calzoni, e poi fuori le bottiglie, e poi giocare a dadi fino all'alba con Parise".

Logo Premio Strega

Arbasino fu in concorso nel 1960, ma vinse Cassola con La ragazza di Bube. È uno dei pochi a essersi conquistato un Meridiano in vita, di premi ne ha vinti molti dal Piero Chiara al Flaiano (primo autore che nel '47, tout se tient, vinse lo Strega). Molti però avanzano dubbi di natura regolamentare. Per partecipare allo Strega il libro deve essere pubblicato in Italia tra il 1º maggio dell'anno precedente e il 30 aprile di quello in corso. Nulla quaestio, rispetto alla legittimità? Non proprio: il volume non è un romanzo e la narrativa è senza dubbio la cifra degli Amici della domenica.

Alessandro Dalai, che partecipa con Fabio Geda (Nel mare ci sono i coccodrilli, presentato da Valeria Parrella e Marino Sinibaldi) spiega: "Arbasino di Strega dovrebbe vincerne due, ma non con una raccolta di articoli degli anni '60". In queste ore però, perfino in Rcs ci sono dubbi: ieri Roberto Calasso, dominus di Adelphi, ha incontrato Tullio De Mauro, presidente del direttivo dello Strega.

America Amore di Alberto Arbasino

Oggi l'editore dovrebbe sciogliere le riserve. A Calasso lo Strega non fa proprio simpatia: fu in concorso nell'89 con Le nozze di Cadmo e Armonia, suo più grande successo (15 ristampe, ad oggi), ma vinse Giuseppe Pontiggia con La grande sera (Mondadori). Calasso, uno dei pochi autentici bibliofili a capo di una casa editrice, come tutti gli intellettuali non brilla per leggerezza, fatalismo e autoironia. Se la legò al dito e da allora Adelphi restò, ottima narrativa ma puzza sotto il naso, lontano dallo Strega.

La genesi della candidatura di America Amore pare essere stata una lunga - verosimilmente e consuetamente affettuosa - telefonata di Paolo Mieli (presidente di Rcs libri, gruppo di cui Adelphi fa parte) ad Arbasino. "In linea di massima non ho niente in contrario a partecipare, purché non sia una cosa troppo faticosa" ha detto Arbasino al Corriere della Sera. La macchina Rcs, assicurano i soliti molto bene informati, si precipiterà in aiuto degli 81 anni dello scrittore (e qui la definizione non è usata per comodità o generosità: sarà bene ricordare che 2008 fu premiato al Ninfeo di Villa Giulia, Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi).

Insomma Rcs quest'anno vuol vincere, dopo quattro anni di Mondadori piglia-tutto e si gioca una carta pesante: ma il jolly può entrare nel mazzo? Lo Strega è anche un bel gioco, regole all'italiana, non si contano bluff e assi nella manica negli ultimi anni. De Mauro assicura che si andrà a rileggere il regolamento, ma a occhio e croce non vede grossi ostacoli: "Comunque valuteremo scrupolosamente".

fer15 editore alessandro dalai tiziana ferrario

E che succede a Segrate? Einaudi stile libero si tuffa con l'esordiente Mariapia Veladiano. Ma la candidatura forte è quella di Mario Desiati (Ternitti, Monda-dori). L'autore è giovane (Martina Franca, 1977), il romanzo impegnato. Puglia ancestrale, la "tragedia del lavoro che nutre e uccide" (dalla quarta di copertina). Un "vendolismo" (anti-uolterveltronismo?) che è sia strizzata d'occhio alla sinistra, sia bandiera da agitare contro le polemiche sulle censure (Marina B-Saviano), sia risposta alle non poche defezioni (dall'editor Turchetta, migrato in Rizzoli, ad alcuni scrittori come Augias, Vito Mancuso, Ammaniti, Buttafuoco).

Non tutti hanno gradito la scelta, specie Chiara Gamberale, che dicono abbia fatto fuoco e fiamme e che perciò dovrebbe essere dirottata sul Campiello (ma perseverare non era diabolico?). È verosimile che quest'anno Mondadori abbia deciso di ipotecare lo Strega 2012 e che metta sin da ora in conto una sconfitta: preoccupata forse più dai lodi giudiziari che dalle lodi letterarie. Naturalmente ci sono gli altri, e non sono certo tutte piccole realtà.

Paolo Giordano

Da alcuni di loro Arbasino può temere la vittoria di un outsider. Fazi presenta Giorgio Nisini (La città di Adamo). Stefano Mauri, presidente del gruppo Gems, ha scelto Guanda, con Bruno Arpaia (L'energia del vuoto). Carlo Feltrinelli si ritira (forse troppo impegnato a convincere Roberto Savia-no?): così il più accreditato Troppa umana speranza dell'esordiente Alessandro Mari non andrà allo Strega.

Minimum Fax sembra in attesa di vedere le mosse definitive dei grandi gruppi. La scelta, in case, sarebbe Carlo D'Amicis, con La battuta perfetta. Ma, scrive Antonio Prudenzano su Affaritalia  ni.it  , "la casa editrice romana vuole prima essere certa di poter ambire alla cinquina...". Nottetempo ci sarà con Luciana Castellina, autrice de La scoperta del mondo (i due Amici sono Rosetta Loy e Antonio De-benedetti). L'editore Manni con Lorenzo Greco, Il confessore di Cavour (presentato da Antonio Tabucchi e Giovanni Russo), Newton Compton porta Franco Matteucci con Lo show della farfalla, presentato da Piero Gelli e Giorgio Montefoschi.

Chiara Gamberale

C'è poi da segnalare il divertente caso di Marsilio: Cesare De Michelis sembra non fosse molto convinto della Nina dei lupi di Alessandro Bertante. Ma la pagina Facebook aperta per lanciare il romanzo verso Villa Giulia ha raccolto un buon successo. Sarà presentato da Antonio Scurati e Sergio De Santis. In totale gli editori che si stanno muovendo sono 22: verranno accettate 12 candidature.

E poi? Quando sarà formalizzata la cinquina, sarà il solito balletto di voti e pacchetti. Gli Amici della domenica, quattrocento giurati, soliti noti nonostante il numero non esiguo. Tutti comunque con una vita che (collaborazioni con le case editrici, consulenze, prefazioni da conquistare, rubriche sulle riviste) ruota attorno al mondo dell'editoria: molti buoni motivi per andare oltre la qualità letteraria delle opere in concorso. Si è parlato, qualche tempo fa, di una rotazione della giuria. Forse, l'unico modo sarebbe adottare l'anonimato dei giurati. Come al Campiello. Ma delle bacchette magiche che fanno sortilegi artimetici e letterari, poi, si perderebbero le tracce.

 


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