Antonio Massari per "il Fatto quotidiano"
mor120 luigi bisignaniQuattro appartamenti a Roma, un'operazione in titoli azionari, il rientro dei capitali con lo scudo fiscale del 2001, il primo targato Giulio Tremonti. Così è stata usata, da Luigi Bisignani, quella che la cronaca definì "maxitangente Enimont". È lui stesso a spiegarlo ai pm Henry John Woodcok e Vincenzo Piscitelli, il 29 marzo, quando racconta come utilizzò i quattro miliardi di lire per cui fu condannato a 3 anni e 4 mesi per appropriazione indebita, nel 1996.
Nega che si tratti del frutto della maxi tangente, o dell'appropriazione indebita, poiché spiega che i soldi arrivati dalla "famiglia Ferruzzi, mi furono dati per l'attività da me svolta in Ferruzzi, ma che tuttavia sono stati oggetto di un processo che mi ha visto condannato per appropriazione indebita". Nega che si tratti di tangente, ma spiega come li ha usati: "Un miliardo e mezzo lo utilizzai nel 1991 per acquistare le case dal Salini, gli altri 3 miliardi circa furono quelli dell'operazione Codepamo che io, tramite la Tucci, volevo far rientrare dall'estero".
John Henry WoodcockLa commercialista Stefania Tucci, vecchia amica di Bisignani, è indagata con lui in un procedimento per violazione della normativa fiscale (per Bisignani non si tratta di riciclaggio, come scritto ieri, ma di un reato simile, l'attribuzione fittizia ad altri di titolarità o disponibilità di denaro, con iscrizione nel registro degli indagati che risale al 2006). E Bisignani continua a spiegare: "Nel 2001 avevo la necessità di far rientrare alcuni capitali dall'estero e siccome ci fu lo scudo fiscale, la Tucci mi propose un''operazione che doveva passare attraverso la società Codepamo. Ritengo di aver fatto personalmente lo scudo".
Raul GardiniLa Codepamo è il filo che lega la vecchia inchiesta sulla violazione della normativa fiscale a quella sulla "P4", condotta da Woodcock e Francesco Curcio, che perquisendo l'autista di Bisignani hanno trovato 19 titoli al portatore della Codepamo. La prima operazione, però, risale al 1991 e riguarda l'acquisto di quattro case: "Le altre quattro case di via Trionfale sono state acquistate nel corso del 1991 senza che il rogito venisse perfezionato perché, nel frattempo, vi fu la vicenda Enimont. Vennero acquistate in parte con i cct (per 1,5 mld di lire) datimi dalla famiglia Ferruzzi. (...). Nel 1991 diedi un anticipo al venditore, Simone Salini, e poi, una volta conclusa la vicenda Enimont, nel 1996 gli versai un saldo".
chcco52 stefania tucciE le somme all'estero? "Le avevo accantonate sulla Bruxelles & Lambert in Svizzera". Nessun conto alle Bahamas, aggiunge, mentre sulla Tucci dice: "Non ci fu bisogno di spiegarle la provenienza di tali somme. La vicenda Enimont e il mio processo erano un fatto noto, tanto più per la Tucci che era una mia amica".
Nel frattempo, l'inchiesta sulla "P4" prosegue, con un interrogatorio tenutosi ieri: quello del poliziotto Giuseppe Nuzzo, arrestato due giorni fa nell'ambito di un'altra inchiesta e che, sospettano gli inquirenti, potrebbe aver fatto parte del gruppo di persone che acquisivano notizie riservate finite poi in mano alla "P4", nel suo livello napoletano che, sempe secondo la procura, vede il magistrato e parlamentare del Pdl, Alfonso Papa, tra i membri principali.