Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
SIGNORE DAI CAPELLI ROSSI
1- IL LIBERALE ORTIS VA DA BERSANI...
Donato de' Bardi per "Italia Oggi" - Per parlare con Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico, ieri pomeriggio c'era una processione, nella sala conferenze di piazza Montecitorio. Era sul palco, Bersani, in attesa di presentare il libro "Sono un liberale", di John Maynard Keynes, evento voluto da Giorgio La Malfa: per interrompere la sfilata, Pier Luigi si è messo a parlare con l'ex direttore del Corriere della Sera. Ma qualcuno non ha saputo resistere alla voglia di salutarlo, come Alessandro Ortis, già presidente dell'authority per l'energia.
Così, Bersani ha dovuto salutarlo, sfoggiando per l'occasione un grande sorriso, da vero diplomatico: «Parlavam proprio di liberali. Cosa fa di bello adesso?», ha detto a Ortis. E quest'ultimo ha rivelato a Bersani le sue nuove attività, finalmente libero da un incarico pubblico.
2- CASINI, TREMONTI SCARICA LA CRISI SULLE FAMIGLIE DEL CETO MEDIO. BERSANI, SERVE UNA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO...
(Adnkronos) - Il governo, con la politica dei tagli lineari messa in atto da Giulio Tremonti, "ha scaricato il debito pubblico sulle spalle delle famiglie del ceto medio". Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, alla presentazione di un libro di John Maynard Keynes, con Pier Luigi Bersani e Giorgio La Malfa, curatore del volume.
"I tagli lineari di Tremonti -prosegue Casini- non sono un'operazione neutra e indolore, perche' vanno a tagliare quei servizi che servivano a socializzare le difficolta' del ceto medio". Ma il leader centrista 'giustifica' in qualche modo Tremonti: la sua, dice, e' una "posizione minimalista" e deriva dal fatto che il governo "non ha un disegno e non ha neanche il coraggio di scelte impopolari" che invece sarebbero necessarie.
Anche Bersani ha evidenziato la necessita' di una 'redistribuzione del reddito', che oggi "e' concentrato sul 10% dei piu' ricchi. Senza redistribuzione non c'e' ripresa, non c'e' crescita, perche' quel 10% dei piu' ricchi non mangia 10 volte al giorno. Serve qualcosa che spinga la domanda aggregata".
PAOLO MIELI GIORGIO LA MALFA PIERLUIGI BERSANI PAOLO CIRINO POMICINOCasini ha quindi aggiunto poi che, a suo parere, visto l'impoverimento del ceto medio, occorrerebbe che chi ha di piu' dia una mano: "Nessuno dice a Tremonti di spendere in piu', ma di tagliare gli sprechi. E poi e' oggi possibile continuare a escludere una tassazione sulle rendite finanziarie, esclusi naturalmente i Bot che possiedono famiglie e pensionati? Oppure e' possibile chiamare i piu' ricchi a una sorta di maggiore solidarieta'?", conclude il leader centrista.