1 - CRISTO CHE FATICA...
Barbara Palombelli per "Vanity Fair"
Cristo che fatica, quanti tribunali - italiani e internazionali, alte Corti - per restare appeso sui muri degli uffici pubblici italiani. Da dove ne vedrai di ogni, ne ascolterai di terribili, di buffe, di tutti i tipi. Sai che soddisfazione, poi. Proprio a te, che hai subìto un processo ingiusto come pochi, una condanna sbagliata accanto a un ladrone, doveva toccarti un altro, ennesimo, giudizio. Hai vinto!
Già ti tocca stare immobile davanti a scolaresche infernali, in aule dove si fanno più canne che vie crucis, magari a sentire lezioni continuamente interrotte. Sei ormai fisso, o dondoli - cominciò una stramba, che prese il nome di tua madre, cantava e si faceva chiamare Madonna - sui davanzali siliconati di certe maddalene superfirmate: ti tengono lì a testimoniare delle loro bassezze notturne, epperò non rinunciano ad averti. Strane contraddizioni per noi, non per te che sulle nostre inadeguatezze hai costruito la prima religione veramente alla pari.
Madonna con il crocifissoAlcune di quelle ragazzacce, ultimamente, avevano proprio preso la tua croce riempita di brillanti come simbolo di appartenenza ad una squadra: ma non erano crocerossine vere. Certamente le proteggi, tu che proteggi tutti, forse le ami un po' proprio perché deboli e senza coscienza. La tua forza straordinaria, evidentemente, fa ancora paura. Quelli che vorrebbero cancellarti, non vederti, dimenticarti, sono gli stessi che non guardano agli indifesi e alle vittime.
Di questi tempi, le crocifissioni sono ovunque, ad ogni latitudine: guerre e terremoti trascinano corpi umani sui nostri schermi. E sulle nostre terre approdano fratelli e sorelle in cerca di futuro: ti assomigliano tanto, quegli uomini e donne disperati, rischiano come te, sono spesso nudi come appari tu nei dipinti delle chiese.
Simona Ventura La PresseAnche per questo, nonostante le persecuzioni contro i cristiani continuino nel silenzio mondiale, abbiamo celebrato la tua ultima vittoria. E' una festa sapere che ci sei ancora, per tutti. Anche per chi non ti vorrebbe.
2 - ANVEDI CHE STIMMATE!
Andrea Marcenaro per "Panorama"
Simona Ventura è donna tutta d'un pezzo, implacabile, severissima. Contrariamente a come si presenta, ella è praticamente la signorina Rottermeier della nostra televisione. Il depauperamento dei valori, come lo chiama lei, provoca a «Simo» infinito sconforto: «Che tristezza vedere queste ragazze disposte a qualsiasi cosa in cambio di soldi e di successo facile», si è lasciata spesso andare ultimamente. Per sollevarsi, subito dopo, con l'impulso dell'educatrice.
Nicole Minetti nella cabina del telefonoLe saprebbe mettere a posto lei, ha detto, «quelle là». Allestirebbe, in quattro e quatti otto, un'Isola dei famosi per loro: "Un'isola cattiva, dove queste ragazze dovrebbero fare dei veri sacrifici, soffrire la fame e il freddo, procurarsi il cibo tra mille difficoltà». Questo ha detto la dolce Simona Ventura, nota per il suo comportamento monacale e i suoi programmi impegnati. Subito dopo aver espresso il giudizio, la signora si è data un'aggiustatina sul davanti. Dove esplodevano due vistose tette rifatte, a prima vista, ma a guardarle con maggiore attenzione erano stimmate.
3 - LA BUCCIA DI BANANA DI ROSY BINDI...
Maria Teresa Meli per "Io Donna - Corriere della Sera"
La politica va di corsa. Macina chilometri, dirigenti e leader: li fa apparire e scomparire, li mette in luce e poi li relega in un cono d'ombra. Ci vuole un niente perché un parlamentare, assurto agli onori delle cronache, da che era amato e vezzeggiato divenga oggetto di biasimo. Un esempio? Quello di Rosy Bindi, presidente del Pd, beniamina delle piazze e degli ultras di sinistra. Solo un mese fa Vendola ha fatto il suo nome per il posto di candidato premier tanto ambito dai maschietti. Anche Prodi le ha profetizzato un futuro da leader.
ROSY BINDIMa ecco spuntare lungo la strada apparentemente in discesa di Bindi una buccia di banana. Da politica esaltata e omaggiata sei diventata lo spauracchio dei gay. Su alcuni siti che trattano le problematiche degli omosessuali campeggia la sua foto con sotto la scritta: omofoba.
È accaduto, infatti, che Bindi, in genere assai attenta alla sua immagine, si sia esibita, paonazza in volto, in una serie infinita di improperi contro una collega di partito, Paola Concia, lesbica dichiarata, il cui torto era quello di volere una legge per certificare le unioni tra omosessuali, che non ricalcasse i già falliti Dico.
Rosy, contrarissima a questa proposta, pensava che quella sfuriata restasse confinata nella stanza dove si riunisce il comitato del Pd per i diritti civili. Così non è stato. E ora la pasionaria del centrosinistra ha svariati fan in meno..