1. BARROSO, ITALIA HA CHIESTO MONITORAGGIO FMI...
(ANSA) - "L'Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere al Fondo monetario internazionale di monitorare i suoi impegni": lo ha detto al G20 di Cannes il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso.
2. ALEMANNO, MIO PARTITO CON POLVERINI? NON CREDETE A SITI...
(ANSA) - "Ancora a Dagospia credete...". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ridendo, a margine della cerimonia del 4 Novembre a Piazza Venezia a Roma, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sui boatos pubblicati dal noto sito di indiscrezioni, che vorrebbero il sindaco pronto a formare una sua formazione politica insieme con la presidente della Regione Lazio Renata Polverini.
3. POLVERINI, PARTITO CON ALEMANNO? SITO LAVORA FANTASIA...
(ANSA) - "E' un sito che lavora molto di fantasia. Spesso e volentieri poi non si riscontra nella realtà quelle che sono le anticipazioni". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a margine dell'inaugurazione della mostra statica delle Forze armate al Circo Massimo a Roma, commentando quanto riportato dal sito 'Dagospia', secondo il quale sarebbe pronta a fondare un partito insieme con il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
4. SACCONI: GOVERNO TIENE, MA SE CADE ELEZIONI...
(ANSA) - Il Governo "tiene assolutamente", ma "se cade si va a nuove elezioni". E' la previsione del ministro del welfare, Maurizio Sacconi. "La nostra volontà - ha aggiunto - è di andare a scadenza ordinaria. Ma se cade si vada a nuove elezioni. Non saremo mai disponibili ad una larga intesa". In uno scenario di "partiti che si sono così radicalmente contrapposti sarebbe un non senso, specie - ha concluso - se sono così contrapposti proprio sulle misure per contrastare la crisi, le quali sono respinte dall'opposizione per nove decimi".
5. VIZZINI, BASTA, LASCIO PREMIER, SERVE NUOVA COALIZIONE
(ANSA) - "E' evidente che quando si balla sull'orlo del precipizio, prima di tutto viene il Paese. E allora oggi occorre un comune senso di responsabilità per un governo sorretto da una maggioranza più vasta. Sul modello tedesco, se vogliamo". Lo afferma a Repubblica, Carlo Vizzini, che lascia il Pdl e trasloca nel gruppo dell'Udc che comprende anche autonomisti, liberali e repubblicani. "Ognuno per superare questa impasse deve fare la sua parte.
Anche Berlusconì aggiunge Vizzini che spiega di essere stato 'aiutato' nella sua decisione da Angelino Alfano. Il segretario 'ha detto che il Pdl si propone di diventare il raggruppamento dei cattolici democratici. Una Balena bianca piu' piccola di prima, insomma. Ma io, che con Occhetto e Craxi, nel 1992 fondai il Partito socialista europeo, non morirò democristiano'. Vizzini annuncia inoltre la sua astensione al voto di fiducia in Senato.
Carlo Vizzini6. FORMIGONI, GOVERNO TECNICO? MEGLIO IL VOTO
(ANSA) - Per un eventuale governo tecnico "mancherebbe la base parlamentare". Dunque, se il governo non avesse i numeri per approvare i provvedimenti chiesti dalla Ue, "l'unica strada sono le elezioni anticipate". In questi termini ha risposto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. "La cosa migliore - ha spiegato - è approvare subito i provvedimenti di modernizzazione che l'Italia doveva affrontare da tempo. Ma se il parlamento non sarà in grado, l'unica strada sono le elezioni anticipate".
7. CAZZOLA, IO FEDELE MA PREMIER FACCIA PASSO INDIETRO...
(ANSA) - "Berlusconi deve capire che deve fare un passo indietro". E' quanto afferma il vicepresidente della commissione Lavoro della Camera Giuliano Cazzola (Pdl), ospite di "24 Mattino" di Radio 24, annunciando di non volersi ricandidare alle prossime elezioni. "Berlusconi - dice l'esponente del Pdl - deve cercare di salvare la sua eredità e consegnare il suo partito e la coalizione a un futuro, non resistere come in Valtellina fino all'ultima raffica. Non dico che Berlusconi è come il Duce, è lo spirito dei duri e puri che non mi piace, in politica un'ultima trincea non esiste.
Bisogna avere piani B, essere flessibili". Cazzola non esclude poi la possibilità di un governo alternativo: "Io rimango fedele alla linea del partito ma viviamo alla giornata" e, aggiunge, "trovo assurdo che si debba dire o noi o le elezioni, con una logica da suicidio. Se andassimo alle elezioni noi regaleremmo il Paese a una sinistra che non se lo merita e farebbe peggio di noi perché è ancora più in polemica con la linea dell'Europa di noi".
8. PANIZ, FEDELE A MAGGIORANZA, VOTERÀ SEMPRE TUTTO...
(ANSA) - "Non chiedo e non auspico un passo indietro di Berlusconi", "puntiamo ad arrivare a fine legislatura". E' quanto ha spiegato, in sintesi, Maurizio Paniz (Pdl), intervenuto questa mattina, a la Telefonata di Belpietro, in onda su canale 5. "Se il governo Prodi ha retto due anni con due voti di scarto non si capisce perché dovremmo cadere noi", ha detto Paniz.
9. VIALE (RADICALI), IMPROBABILE NOSTRA FIDUCIA...
(ANSA) - I Radicali ritengono improbabile una loro fiducia al governo. "Una cosa - spiega il presidente Silvio Viale - è valutare le proposte e i provvedimenti nel merito ed eventualmente votarli, altra cosa è dare la fiducia al governo."
Silvio Viale, che è stato confermato alla presidenza del movimento nel recente congresso di Chianciano, ha precisato: "Se Berlusconi porrà la fiducia, mi sembra difficile che possa ottenerla dai deputati radicali, dissociando il merito dal contesto. Del resto si può dire che la mozione di Chianciano abbia congelato la situazione con il PD, confermando tutte le critiche e tutti gli attriti, ma guardando con attenzione a tutte quelle iniziative politiche che, anche dall'interno del Partito Democratico, possono riportare attenzione verso gli obiettivi storici radicali".
Maurizio Paniz phMarinoPaoloni"Il punto -ha aggiunto Viale- non è solo quanti deputati daranno la fiducia al governo, ma quanti e su quali contenuti siano disposti ad una maggioranza diversa. Tutte le indiscrezioni strumentali e interessate che indicano i radicali verso la fiducia al governo non hanno fondamento".
10. MILANESE ANNUNCIA AZIONI GIUDIZIARIE CONTRO L'ESPRESSO: MIA CONOSCENZA CON TREMONTI RISALE A GIUGNO '01
(ANSA) - L'on. Marco Milanese annuncia azioni giudiziarie contro il settimanale L'Espresso per le "gravissime inesattezze" - sostiene - contenute nell'articolo dal titolo 'Il segreto di Giulio', pubblicato sull'ultimo numero del settimanale. Nell'articolo si fa riferimento ad una vicenda giudiziaria, conclusa con l'archiviazione, che avrebbe riguardato nel 1996 il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e che non avrebbe avuto un seguito tributario - sostiene L'Espresso - proprio per l'intervento di Marco Milanese, allora maggiore della Guardia di Finanza, "Tra le varie inesattezze - dice Milanese in una dichiarazione - occorre segnalare che la mia conoscenza con il prof. Tremonti risale al mese di giugno 2001, e non a quando, invece, falsamente e maliziosamente riportato nell'articolo.
Dunque, non è affatto vero, perché impossibile, che mi sia occupato di vicende giudiziarie di cui non avevo alcuna conoscenza. Tutto ciò risulta pacificamente da una agevole verifica dei fatti e degli atti". "Ancora una volta - aggiunge l'on. MIlanese - occorre stigmatizzare come l'informazione abbia tradito il dovere di verità asservendolo a oscuri interessi di parte, per cui mi vedo costretto a dare mandato ai miei legali di intraprendere ogni opportuna e necessaria iniziativa legale a tutela della mia onorabilità ".
Silvio Viale