1 - G20:USA;SE ITALIA CAMBIA GOVERNO NON CAMBIANO PROBLEMI ++
(ANSA) - Nessun bilaterale tra Barack Obama e Silvio Berlusconi. Lo dice uno dei consiglieri del presidente Usa, Ben Rhodes. Alla domanda se gli Usa siano preoccupati da un eventuale caduta del governo Berlusconi, Rhodes ha detto: "Per l'Italia vale il discorso della Grecia. Se ci sono cambiamenti di governo non cambiano i problemi del Paese".
2 - CRISI: BRUNETTA, NO AI GOVERNI TECNICI
(ANSA) - "No ai governi tecnici": lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. In un intervento sul sito della Free Foundation, Brunetta sottolinea come "in tre anni e mezzo, le riforme strutturali realizzate dal governo Berlusconi hanno prodotto risultati evidenti: risanamento dei conti pubblici, avanzo primario record in Europa (0,9% nel 2011 e, in previsione, 5,7% nel 2014), anticipazione del pareggio di bilancio al 2013 e debito pubblico ricondotto sul sentiero di progressiva riduzione".
3 - GOVERNO: CICCHITTO, BERLUSCONI NON HA ALTERNATIVE
(ANSA) - "Questo governo non ha alternative. Sul terreno dei contenuti, perché per realizzare la lettera all'Ue certamente non può agire il centrosinistra, visto che metà Pd l'Idv e Vendola hanno parlato di macelleria sociale. E poi perché noi siamo alternativi al Pd e non è ipotizzabile un governo tecnico insieme. I nostri voti non ci saranno mai". Lo dice il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto in conferenza stampa con Alfano, il capogruppo al Senato Gasparri dopo aver incontrato al Quirinale Giorgio Napolitano.
4 - GOVERNO: PANIZ,BERLUSCONI MANGERA' PANETTONE FINO A 2013
(ANSA) - "Berlusconi? Mangerà il panettone, e anche la colomba, fino al 2013": lo ha detto Maurizio Paniz, deputato Pdl, che oggi è stato ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'. Lei smentisce le voci secondo cui, ieri, avrebbe chiesto a Berlusconi di fare un passo indietro? "Si - è la risposta - io non sono mai stato indeciso". Voterà la fiducia al Governo ancora una volta, quindi.
"Certamente sì". A chi gli chiede cosa ne pensi della lettera, firmata da alcuni deputati del Pdl, in cui si chiede al Premier di fare un passo indietro Paniz risponde: "Ognuno fa le sue scelte, se loro hanno ritenuto opportuno utilizzare quel mezzo, hanno fatto bene". Alla domanda se sia stato contattato da qualcuno di loro per fargli firmare il documento l'esponente del Pdl afferma: "Mi ha chiamato Giustina Destro ieri sera per chiedermi se ero disponibile a firmare, e ho risposto di no", conclude.
MAURIZIO PANIZ5 - CRISI: PIPPO GIANNI, FIDUCIA? ALL'80% VOTERO' CONTRO
(ANSA) - "Voterò la fiducia solo dopo aver visto il decreto. Se conterrà delle norme sull'occupazione nel meridione e nel centro Sud lo voterò, altrimenti non lo voterò. Io non sono stato nominato da Berlusconi e non vengo dalla maggioranza...". Lo afferma Pippo Gianni, deputato di Popolo e Territorio ospite della trasmissione Un giorno da Pecora, ospite della trasmissione Radio2. Che percentuale c'é, ad oggi, che lei voti contro la fiducia, se questa verrà posta alla Camera? "Molto alta, direi al 75-80%".
6 - GOVERNO:BONCIANI,MIA SOFFERENZA ANTICA, ALLARGARE MAGGIORANZA (ANSA) - "Le ragioni per cui ho deciso di lasciare il Pdl sono tante, la mia sofferenza è antica. Credo che sia arrivato il momento di allargare la maggioranza, anche in chiave elettorale quando ci saranno le elezioni". Lo afferma Alessio Bonciani, a proposito della decisione di lasciare il Pdl e aderire all'Udc, una scelta aggiunge il deputato "in linea con i valori in cui credo" e cioé "quelli del Ppe". Il parlamentare ex Pdl spiega di aver incontrato nei giorni scorsi Angelino Alfano, segretario del Pdl: "Mi ha chiamato lui - precisa - ma non abbiamo parlato di questo. La mia non era una trattativa, non ero in cerca di prebende, non avrò nulla e non mi è stato promesso nulla. Tant'é - sottolinea ancora - che sono passato dalla maggioranza all'opposizione".
RENATO BRUNETTA7 - IANNACCONE-PORFIDIA-BELCASTRO LASCIANO PT PER MISTO
(ANSA) - I deputati di Popolo e territorio Amerigo Porfidia, Elio Belcastro e Arturo Iannaccone lasciano il gruppo, per costituire una componente autonoma nel Misto, dal nome 'Noi per il partito del Sud-Lega Sud'. "Confermiamo la fiducia al governo", dice Iannaccone raggiunto al telefono.
8 - GOVERNO: MOFFA, FUORIUSCITI GRUPPO PT RESTANO IN MAGGIORANZA
(ANSA) - I tre fuoriusciti? "Nessun commento. Hanno dichiarato che restano in maggioranza. Credo che tutto nasca dall'idea di fare un movimento del Sud". Silvano Moffa, capogruppo di Popolo e Territorio alla Camera, minimizza il passaggio di Arturo Iannaccone, Elio Belcastro e Americo Porfidia dal Pd al gruppo misto. "Non ci siamo sentiti, ma ci sentiremo - prosegue - Non si tratta di questioni personali. Non capisco l'agitazione".
9 - CRISI: RUTELLI, MI ASPETTO ALTRE DEFEZIONI DA MAGGIORANZA
(ANSA) - "Mi aspetto ulteriori defezioni nei prossimi giorni da una maggioranza che non è in grado di governare il Paese": lo dichiara il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli. "Le prescrizioni che vengono dal vertice di Cannes del G20, ulteriormente rafforzate sul fronte del debito, impongono una nuova leadership e una larga maggioranza per affrontare le tempeste che abbiamo di fronte e che una maggioranza ormai in pezzi non è più assolutamente in grado di affrontare", conclude Rutelli.
10 - GOVERNO: STORACE, VOLTAGABBANA MERITEREBBERO FUCILAZIONE
(ANSA) - "Quei deputati che in queste ore cambiano partito mentre Berlusconi è a Cannes per l'Italia, meriterebbero di essere fucilati alla schiena". E' quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
11 - G20: FIDEL CASTRO, RIUNIONE DI OLIGARCHIA MULTIMILIONARIA
(ANSA) - Fidel Castro, in un articolo pubblicato dalla stampa ufficiale cubana definisce il G20 di Cannes una riunione "dell'oligarchia multimilionaria". Il lider maximo accusa i Paesi più ricchi, con gli Stati Uniti in testa, di cercare di "monopolizzare le tecnologie ed i mercati attraverso i brevetti, le banche, i mezzi più moderni e costosi di trasporto, il dominio cibernetico dei processi produttivi complessi, il controllo delle comunicazioni e dei mezzi di informazione di massa, per ingannare il mondo". E aggiunge: "Ora che gli abitanti del pianeta sono 7 miliardi, gli stati che partecipano al summit rappresentano solo una ogni sette persone, che a giudicare dalle imponenti proteste in Europa e negli Stati Uniti non sono molto felici, mettendo a rischio la sopravvivenza della nostra specie".
12 - G20: AGENZIA VESCOVI; NESSUNO HA IDEE CHIARE, ITALIA VA A VISTA
(ANSA) - "L'impressione è che nessuno abbia le idee chiare, cioé abbia soluzioni: si naviga a vista con grande incertezza". Così il Sir, l'agenzia dei vescovi, vede sia il panorama internazionale che la situazione italiana di fronte alla crisi economica, nei giorni del G20 di Cannes. "L'impressione - scrive il Sir - è che, al di là delle micro-decisioni che potranno venire da questo come dagli infiniti vertici internazionali che segnano in particolare l'area euro, oggi la più esposta, dalla crisi non si esce se non con idee nuove e forti di politica globale. E di conseguenza con comportamenti coerenti".
D'altra parte, aggiunge, "le difficoltà economico-finanziarie della leadership americana, il difficile sviluppo politico dell'area euro e le grandi contraddizioni sociali delle economie emergenti disegnano una fase, non si sa quanto lunga, di riassetto globale". A proposito del quadro nazionale, poi, "anche qui l'incertezza regna dominante". "Se infatti i maggiori leader dell'area euro, Merkel e Sarkozy, sono in attesa di elezioni cui si presentano con sondaggi non favorevoli - sottolinea -, in Italia la navigazione politica è sempre più a vista".
Secondo il Sir, "d'altra parte dalla politica in senso stretto gli italiani si aspettano sempre di meno, salvo alcuni buoni esempi e alcune buone pratiche, sempre annunciate, ma ancora non attuate". E proprio per questo "é ancor più necessario concentrarsi sui punti strutturali dell'agenda". Per l'agenzia dei vescovi, "la sola cosa certa è che le uniche politiche che potranno avere successo saranno quelle che aumenteranno la coesione attraverso la responsabilità. Questo vale in tutti i sensi e in tutte le prospettive. Nessuna categoria o nessun gruppo può farla franca, da solo".