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UNA BANDANA PER CALDORO: I RETROSCENA DEL PATTO D’ACCIAIO TRA DE MAGISTRIS E IL GOVERNATORE PDL DELLA CAMPANIA - UN NEMICO IN COMUNE (COSENTINO) E LA VOGLIA DI FAR FUORI PD E PDL HANNO FATTO NASCERE LA COPPIA DELL’ANNO SOTTO ‘O VESUVIO - I PIDIELLINI AVVERTONO CALDORO: “TI TROVERAI GIGGINO CANDIDATO CONTRO DI TE ALLE REGIONALI, SCAPPA DA QUEST’ABBRACCIO MORTALE !”…

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Carlo Tarallo per Dagospia

1 - UNA BANDANA PER CALDORO: TUTTI I RETROSCENA DEL PATTO D'ACCIAIO CON DE MAGISTRIS...
Un patto d'acciaio tra Stefano Caldoro e Luigi de Magistris per cavalcare l'antipolitica e tagliare fuori Pd e Pdl sotto ‘o Vesuvio e non solo: è questo l'incubo di piddini e berluscones. Un asse inedito, troppo strano per non essere vero, quello tra il governatore socialista, (ex?) berlusconissimo, Stefano "Valium" Caldoro, e Giggino ‘a Manetta.

CALDORO STEFANO

Stamattina l'ennesimo giro di valzer: il presidente della Regione raccoglie in pieno l'invito del sindaco a unirsi nella lotta per il lavoro, a sostegno delle aziende in crisi: "Uniamo le due piazze, la giusta protesta con le migliori proposte (rispettivamente quella di Giggino, e la piazza riformista evocata da Caldoro, NdD) per uscire dalla crisi più forti di come siamo entrati. Il Sud può farlo".

Non solo: anche sulla tarantella-termovalorizzatore spunta una ipotesi di accordo: Giggino non lo vuole in città, ed ecco che la Regione potrebbe accontentare il narcisindaco, localizzando altrove l'inceneritore. Dal Forum delle Culture alla Coppa America, dai viaggi della munnezza verso l'Olanda alla vicenda-Fiat, non passa giorno che i due non mostrino di filare d'amore e d'accordo.

de magistris con la bandana

Ed ecco che gli spifferi interni ai napoberluscones diventano una vera e propria tempesta: "Caldoro - spiega un deputato pdl partenopeo - ha trovato in de Magistris il migliore alleato nella battaglia che sta conducendo contro il suo stesso partito, il Pdl, e contro Nicola Cosentino in particolare. Stefano sta cercando di smarcarsi dal partito per sopravvivere al crollo del berlusconismo. In questo, gli fa gioco la sponda con de Magistris, che oggi come oggi rappresenta il simbolo dell'antipolitica".

Qualcuno guarda più lontano: "E' un abbraccio mortale. Caldoro - sospira un suo buon amico, un pidiellino doc - cerca di tenersi buono de Magistris, ma non ha ancora capito che se lo ritroverà candidato contro di lui alle prossime regionali. E' questo infatti lo sbocco naturale del sindaco, come già accaduto per Bassolino: quando tenterà di sfondare a Roma, per tenerlo buono lo rispediranno a Napoli con in tasca la promozione a governatore".

Ma anche tra i sinistrati la coppia dell'anno provoca scompiglio: "Caldoro e de Magistris - confessa un piddino partenopeo - hanno capito l'aria che tira nei confronti dei partiti, e giocano di sponda. Il sindaco legittima Caldoro come volto del centrodestra buono, il governatore sdogana de Magistris tra i moderati. Naturalmente, il bersaglio di questo accordo sono Pd e Pdl".

Nicola cosentino

E gli "arancioni"? Ecco come un gigginiano graduato descrive il rapporto tra i due: "E' un'intesa istituzionale che si è trasformata in vera e propria amicizia. Quando Caldoro viene a Palazzo San Giacomo è sempre socievole e sorridente, con Luigi c'è grande simpatia umana, a volte si incontrano senza neanche prendere appuntamento. Anche ai tavoli istituzionali - aggiunge lo spifferatore arancione - tra i due emerge sempre una sintonia particolare, si intendono al volo, anche solo con uno sguardo".

2 - DIPENDENTI COMUNALI VS GIUNTA ARANCIONE, NEL MIRINO I DIRIGENTI ESTERNI...
Dipendenti comunali vs giunta arancione a Napoli: un documento di Cisl e Uil preannuncia uno stato di agitazione e denuncia "la reale politica che questa amministrazione intende perseguire in dispregio ai diritti costituzionalmente tutelati e alle più elementari relazioni sindacali". Tra le tante lamentele dei sindacati, "la permissività dell'amministrazione sull'operato dei dirigenti, che continuano a creare disfunzioni nei servizi e conseguenti conflitti gestionali, in controtendenza alle esigenze di risparmio".

SILVIO BERLUSCONI

"Che fine ha fatto - smanetta dall'opposizione il capogruppo di Liberi per il Sud, Domenico Palmieri - l'annunciata volontà di una drastica riduzione di uffici e dirigenti del Comune di Napoli? Malgrado le promesse e gli annunci, la direzione intrapresa dall'amministrazione comunale appare quanto meno in controtendenza rispetto alle dichiarazioni di intenti. Tant'è che ancora oggi restano in pianta stabile uffici tipo Tutela degli animali o Pianificazione delle aree di recente formazione con tanto di dirigenti d'ordinanza al seguito".

ANTONIO DI PIETRO

I dirigenti esterni nel mirino di proteste e polemiche: "Se a questo - aggiunge Palmieri - va poi ad aggiungersi anche qualche episodio di inadempienza delle norme sulla trasparenza amministrativa, come nel caso della mancata pubblicazione sul sito del Comune di almeno un curriculum (servizio Ambiente, NdD) l'impressione che se ne ricava è che se l'obbiettivo della nuova giunta, che non esita intanto a rimpinguarsi lo staff con nuove figure esterne, era quella di ridurre i costi attraverso i necessari accorpamenti, di questo passo l'obiettivo, da conseguire entro fine anno, sarà quanto meno irraggiungibile".

 


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