Dagoreport da "The New York Times"
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A un anno dalle elezioni presidenziali la sfiducia degli americani nei confronti del governo tocca il livello massimo. I risultati di un sondaggio realizzato da "The New York Times" e "CbsNews" sono inequivocabili, con quasi la metà della popolazione convinta che le istanze portate avanti dal movimento di indignati "Occupy Wall Street" rifletta il sentimento della maggioranza dei cittadini statunitensi.
Quasi tutti temono che l'economia sia malata. Molti ritengono sia ferma (49%) se non addirittura in peggioramento (36%), mentre un terzo pensa che la ricchezza debba essere distribuita più equamente nel Paese. Sette americani su 10 pensano che le politiche dei repubblicani al Congresso favoriscano i ricchi. Circa due terzi degli intervistati puntano il dito contro gli sgravi fiscali alle grandi imprese e altri due terzi sono favorevoli a un aumento delle tasse per i milionari.
BARACK OBAMAMa il dato che meglio di ogni altro descrive la generale disaffezione nei riguardi della politica è senza dubbio quello che registra la profonda sfiducia dei cittadini Usa nel governo di Barack Obama: l'89% afferma di non credere che sia in grado di attuare le giuste scelte. Il 74% dice che è il Paese ad essere sulla cattiva strada, mentre l'84% disapprova l'operato del Congresso, riferendosi tanto ai Repubblicani quanto ai Democratici.
L'indice di gradimento del presidente degli Stati Uniti è al 46%, aiutato dalle ultime prese di posizione in materia di politica estera e, probabilmente. Dalla fine della guerra in Libia, con la morte di Gheddafi. Il 60% degli intervistati dice di approvare la sua gestione della questione irachena (Obama ha annunciato venerdì scorso il ritiro delle truppe entro fine anno).
GHEDDAFI MORTO DA AL JAZEERADi contro, anche chi si dice scontento di lui, rappresenta il 46%. A pesare è soprattutto la questione occupazionale degli Stati Uniti, con oltre la metà delle persone sentite che ritengono il piano per il lavoro di Obama poco chiaro sulla creazione di posti. E questo nonostante l'impegno profuso nelle ultime sei settimane dal Presidente nel vendere le proprie proposte in giro per tutto il Paese. Con il tasso di disoccupazione al 9,1%, la questione della disuguaglianza di reddito resta centrale: quasi 9 democratici su 10, due terzi degli elettori indipendenti e un terzo dei Repubblicani dicono che la distribuzione della ricchezza dovrebbe essere più equa.
MITT ROMNEYGli elettori conservatori restano privi di entusiasmo verso i candidati a sfidare Obama per la Casa Bianca. Otto su 10 pensano sia ancora troppo presto per sceglierne uno e solo quattro su 10 dice di seguire con attenzione la gara tra i concorrenti. La competizione si è fatta più serrata tra Mitt Romney e il governatore del Texas Rick Perry, mentre l'incertezza della situazione ha visto emergere anche Herman Cain.
rick perrySe Obama non deve stare allegro, ai Repubblicani al Congresso va anche peggio: il 71% degli intervistati ritiene non abbiano le idee chiare per creare nuovi posti di lavoro. E anche il sostegno alle altre loro proposte risulta essere più tiepido rispetto a quello che riscuotono le iniziative prese dal Presidente Usa per risollevare l'economia. Il sondaggio è stato realizzato mercoledì 19 e lunedì 24 ottobre, su un campione di 1650 persone, di cui 1475 sono elettori registrati. Il margine di errore di tre punti percentuali.
herman cain