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ANCHE I \"COCCODRILLI\", NEL LORO LOCULO, S’INCAZZANO - il New York Times ha reso omaggio A LIZ TAYLOR descrivendola, senza lesinare con gli aggettivi, come \"vetta brillante di Hollywood\". peccato che l’autore del testo, il giornalista Mel Gussow, era morto da 6 anni! - sull’Huffington Post: \"È oramai una consuetudine che i media scrivano i necrologi delle celebrità prima della loro morte, tuttavia, è assai anomalo che chi scrive il necrologio muoia prima della pubblicazione dello stesso\"...

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Elmar Burchia per Corriere.it

new york times

Qualche lettore si sarà forse meravigliato mercoledì pomeriggio scoprendo con quale rapidità i quotidiani online hanno pubblicato gallerie fotografiche di ricordo, documenti storici e soprattutto gli obituaries, i nostri "coccodrilli", subito dopo la morte di Liz Taylor.

LIZ TAYLOR

Com'è noto, infatti, nelle redazioni alcuni necrologi sono pronti in anticipo, in modo da essere usati immediatamente al momento della morte del personaggio famoso. Così anche il New York Times che ha reso omaggio all'attrice scomparsa decrivendola, senza lesinare con gli aggettivi, come «vetta brillante di Hollywood». Tuttavia, l'autore del testo, il giornalista Mel Gussow, era morto da 6 anni.

Il Times ha reagito con una rettifica, ma è oggetto di commenti pungenti da parte dei blogger. «L'ultima diva del cinema»; «La regina di Hollywood»; «La dea dagli occhi viola e il viso angelico»: così i media hanno reso omaggio a Liz Taylor, morta il 23 marzo. L'attrice è sopravvissuta alle grandi colleghe del suo tempo, da Rita Hayworth a Marilyn Monroe. Ed è sopravvissuta anche all'autore del suo necrologio: Mel Gussow, che ha redatto il testo per il New York Times, è morto infatti nel 2005. Gussow aveva lavorato per 35 anni come critico teatrale per il noto giornale della Grande Mela.

bob hope 001LIZ TAYLOR

Tagliente il commento sull'Huffington Post: «È oramai una consuetudine che i media scrivano i necrologi delle celebrità prima della loro morte, tuttavia, è assai anomalo che chi scrive il necrologio muoia prima della pubblicazione dello stesso».

La curiosità ha subito fatto il giro della blogosfera, raccogliendo nei forum e sui blog commenti alquanto maliziosi. Nel frattempo il New York Times ha messo una nota in fondo al necrologio di Liz Taylor. Che ora recita: «Mel Gussow è morto nel 2005. William McDonald, William Grimes e Daniel E. Slotnik hanno attualizzato il testo».

Ciò nonostante, non è la prima volta che una celebrità di Hollywood sopravvive all'autore di un necrologio preparato in anticipo per il New York Times: Bob Hope è morto nel 2003, il critico cinematografico Vincent Canby, che ha steso il necrologio dell'artista, lo aveva preceduto.

 

 


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