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forza gheddafi! - Dopo le prime ondate di raid aerei sulla Libia, scoppia nuova battaglia: tra italia e francia - al diavolo il nanoleone dell’eliseo sarkozy, Frattini ha auspicato che sia l’Allenza atlantica a guidare le operazioni militari e non parigi - i distinguo della Lega araba fanno temere un’incrinatura nel fronte anti-Gheddafi - Intanto la situazione a Misurata è sempre più critica...

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La Stampa.it

libia gg

Dopo le prime ondate di raid aerei sulla Libia, si agita il fronte diplomatico. Nell'Ue crescono le pressioni perchè sia la Nato ad assumere il comando dell'operazione Alba dell'Odissea, mentre i distinguo della Lega araba fanno temere un'incrinatura nel fronte anti-Gheddafi.

Alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione a Bruxelles, che ha approvato una terza tornata di sanzioni contro il regime libico, il titolare della Farnesina, Franco Frattini, ha auspicato che sia l'Allenza atlantica a guidare le operazioni militari. Serve «un approccio più coordinato sotto la Nato, perchè ne ha le capacità», ha spiegato.

libia missili usa pp

Ma il ministro degli Esteri francese Alain Juppe, ha detto chiaramente che «entro pochi giorni» la Nato sarà «pronta a sostenere le operazioni», mentre la Lega Araba «si oppone» alla completa assunzione di responsabilità da parte dell'Alleanza atlantica. Frattini ha anche proposto che Ue, Onu, Lega araba e Unione africana promuovano un dialogo nazionale di riconciliazione in Libia, che tenga conto dei gruppi tribali.

Gheddafi e Frattini

La Lega Araba ha ribadito il sostegno alla risoluzione 1973 ma anche la preoccupazione che civili libici possano essere colpiti dai raid. Una puntualizzazione che ha fatto dire al ministro tedesco, Guido Westerwelle, che la Germania aveva «buone ragioni» per temere questa offensiva.

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, in visita al Cairo, ha sottolineato al segretario della Lega Araba, Amr Mussa, l'importanza che il mondo parli «con una voce sola» sulla Libia. Al termine del colloquio una cinquantina di manifestanti pro-Gheddafi hanno circondato Ban in piazza Tahrir, costringendolo a uscire da un ingresso secondario.

Napoleone Sarkozy segue le operazioni militari

Critiche all'intervento militare sono arrivate dalla Russia, il cui premier Vladimir Putin ha definito la risoluzione Onu una «chiamata medievale alle crociate» ma il presidente Dmitry Medvedev le ha definite «inaccettabili».

Intanto la situazione a Misurata è sempre più critica. Un testimone ha riferito che le forze di Gheddafi hanno sparato sulla folla causando almeno undici morti. Mentre i rivoltosi temono l'utilizzo di scudi umani e la città, circondata, è ancora senz'acqua. Il governo libico ha definito «senza senso» la notizia, diffusa dall'opposizione, della morte di Khamis Gheddafi, sesto figlio del Colonnello e comandante della 32ma Brigata.

Sorrisoni per Obama e Medvedev

Smentite anche da testimoni oculari le notizie diffuse da Al Arabiya di bombardamenti sulla capitale nelle prime ore del mattino. Secondo i ribelli le forze leali a Muammar Gheddafi stanno trasportando a Misurata «civili da una città vicina da utilizzare come scudi umani». Gheddafi ha esortato il popolo libico di tutto il Paese a partecipare ad una «marcia verde popolare strategica» verso Bengasi impugnando rami di ulivo per fermare «l'aggressione straniera».

Libia Misurata

Intanto la società napoletana Augusta ha confermato che il rimorchiatore italiano sequestrato in Libia è ancora in navigazione e non ha raggiunto un attracco. Da Ankara, il governo turco annuncia la liberazione dei quattro giornalisti del New York Times arrestati in Libia dai fedeli del colonnello, ora al sicuro, presso l'ambasciata turca a Tripoli.

 

 


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