Da "Italia Oggi"
ANTONIO CATRICALA
1 - CATRICALA', CONSULENZA IN AMICIZIA. INCARICO DA 50MILA EURO AL FIGLIO DELL'EX PRESIDENTE DELLA CONSULTA...
La descrizione dell'incarico rende noto che si tratta di un «supporto giuridico al collegio in ordine all'attività istituzionale». Il collegio in questione è l'Autorità garante del mercato e della concorrenza, guidata da Antonio Catricalà. E il beneficiario dell'incarico, retribuito con un gettone di 50 mila euro per un anno, è un giovane giurista che si chiama Francesco Saverio Marini.
Diciamo subito che si tratta del figlio di Annibale Marini, ex presidente della Corte costituzionale, oggi componente laico del Consiglio superiore della magistratura e calabrese di Catanzaro, esattamente come Catricalà. Il figlio ha veramente bruciato le tappe. Classe 1973, Marini junior è stato uno dei più giovani accademici italiani a potersi fregiare del titolo di professore universitario. «A 29 anni», recita un suo curriculum disponibile sul sito dell'Antitrust, «ha vinto il concorso per un posto di professore di prima fascia bandito dall'università di Roma Tor Vergata».
Ancora oggi, del resto, risulta professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico presso lo stesso ateneo capitolino. Coincidenze e curiosità vogliono che Tor Vergata sia il medesimo ateneo nel quale il papà, Annibale Marini, è professore emerito di diritto civile, dopo avervi insegnato per molti anni istituzioni di diritto privato. Ed è proprio la stessa università in cui Catricalà, in passato, ha insegnato diritto privato come professore a contratto. Insomma, la scelta dell'Antitrust, per questo incarico di supporto giuridico (dal primo maggio 2010 al 30 aprile 2011), è caduta su un giovane giurista in grande ascesa.
Annibale MariniGià qualche anno fa, tanto per estrarre un altro esempio dal suo denso curriculum, Marini junior era stato chiamato a occupare l'incarico di esperto presso la presidenza del consiglio dei ministri. Una struttura che Catricalà conosce molto bene, essendone stato segretario generale per diversi anni. Volendosi poi soffermare sull'origine calabrese di Catricalà e Marini senior, si può far notare come i due siano molto attivi all'interno della C3International, che altro non è se non l'associazione dei calabresi nel mondo. Nel comitato d'onore della C3, presieduta da Peppino Accroglianò, figurano sia Catricalà che Marini senior.
A far loro compagnia nel comitato, naturalmente, ci sono tanti altri profili di spicco accomunati dalla medesima estrazione calabrese. Per esempio c'è un altro presidente di Authority, come Corrado Calabrò (Agcom), del quale proprio recentemente, a Montecarlo, la C3 ha celebrato le doti di poeta. Ma ci sono anche Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, Andrea Monorchio presidente della Consap (società 100% Tesoro) ed ex Ragioniere generale dello stato, Cesare Mirabelli, altro presidente emerito della Corte costituzionale, Fulvio Lucisano, produttore cinematografico. Insomma, tutti uniti, per la Calabria. (Stefano Sansonetti)
2 - RATZINGER SCOMMETTE SU VATICANO 2.0, DOPO PASQUA IL NUOVO SITO WEB...
Da piazza San Pietro si parlerà in cinese, grazie a internet. Papa Ratzinger scommette su Vaticano 2.0, il nuovo portale web della Santa Sede che sarà operativo dopo Pasqua: l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, ha anticipato all'Osservatore Romano, sul giornale oggi in edicola, la nuova frontiera dell'evangelizzazione grazie alla cultura digitale.
Si comincerà parlando in italiano, inglese, e francese, per poi dare il via alle altre lingue: «La Chiesa deve certamente imparare ad annunciare Cristo secondo il linguaggio più facilmente e più direttamente comprensibile dall'uomo al quale si rivolge. Oggi si tratta dell'uomo dell'era digitale, della cultura digitale. E il Papa ha orientato la nostra riflessione in questo senso».
Letteralmente, Papa Benedetto XVI aveva chiesto a «quanti hanno responsabilità nella Chiesa a essere in grado di capire, interpretare e parlare il nuovo linguaggio dei media in funzione pastorale». E Celli spiega la strategia vaticana: «Il punto fondamentale è cogliere le dimensioni più profonde dei processi comunicativi che via via emergono. La persona umana, come soggetto comunicativo, si esprime infatti attraverso un'attrezzatura tecnica che veicola un nuovo linguaggio, un modo nuovo di capire il mondo. È questo che va approfondito nei centri formativi della Chiesa, che già adesso vede tanti episcopati in prima linea».
Vittorio SgarbiTanto che, dopo l'incontro delle università cattoliche del mondo a Roma lo scorso anno, «abbiamo avviato noi stessi una serie di riunioni continentali proprio per incentivare questa attività formativa. Siamo già stati in Spagna, Thailandia e Stati Uniti. Prossime mete l'America latina e l'Africa». Avendo ben presente che «non si comunica per sé, perché l'autoreferenzialità è uno dei rischi maggiori di tutta la comunicazione. Da questo pericolo il Pontificio consiglio intende stare molto alla larga». Una regola che nella Chiesa vale da duemila anni? (Pierre de Nolac)
3 - SGARBI CICERONE...
Non capita tutti i giorni di visitare un monumento e trovare come cicerone Vittorio Sgarbi. È successo a Roma ai turisti presenti a palazzo Massimo alle Colonne. Palazzo aperto al pubblico solo un giorno all'anno, il 16 marzo per ricordare la scomparsa, nel 1583 di Paolo Massimo, benedetto in punto di morte dal giovane san Filippo Neri (si racconta che, ponendo una mano sul capo del ragazzo che nel frattempo era tornato in vita, il santo lo accompagnò con la frase: «Va', e che sii benedetto et prega Dio per me». Detto questo, Paolo, «subito tornò di novo a morire»). Da allora la cappella, dedicata al santo, è meta di pellegrinaggi. L'ultimo con Sgarbi come guida d'eccezione. (Donato de' Bardi)
4 - LEI A MESSA, MASI ALTROVE...
Mauro Masi non c'era, alla santa messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco nella basilica di Santa Maria degli Angeli: la Rai, che offriva la diretta dell'evento, era presente con Lorenza Lei, vicedirettore generale, e solo con i consiglieri d'amministrazione di opposizione, Nino Rizzo Nervo e Rodolfo De Laurentiis.
Dei componenti del cda che fanno parte della maggioranza, invece, nessuna traccia. Altra musica nel pomeriggio: a Montecitorio, per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia a camere riunite, il direttore generale della Rai Masi c'era. (Pierre de Nolac)