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1- COME MAI BOCCHINO, L’UOMO CHE DENUNCIA A DESTRA E A MANCA LA \"MACCHINA DEL FANGO\", HA BISOGNO DI RICORRERE ALL’\"AUTISTA\" DELLA FANGOSA AUTO, ALIAS LUIGI BISIGNANI, PER FAR INCONTRARE IL CANDIDATO ALLA DIREZIONE DEL SERVIZIO SEGRETO MILITARE, ADRIANO SANTINI, E IL PRESIDENTE DEL COPASIR, MASSIMO D’ALEMA? 2- E PERCHÉ IL MAGO DALEMIX ACCETTA L’INCONTRO SOLO SU PRESSIONE DI BISIGNANI? 3- UN’ORA DI FACCIA A FACCIA TESISSIMO DAVANTI AI PM. L’INCARFAGNATO BOCCHINO E BISIGNANI SI CONOSCONO DA UNA VITA E IL LORO RAPPORTO ERA DIVENTATO STRETTO DOPO LA MORTE DI TATARELLA. MA LUNEDÌ SERA, MESSI A CONFRONTO, ERANO DUE NEMICI 4- WOODCOCK INDAGA SUI CONTATTI CON L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’ENI PAOLO SCARONI (DA PARTE DI BISIGNANI, MA ANCHE DEL SOTTOSEGRETARIO LETTA AL QUALE IL MANAGER È MOLTO VICINO) PRIMA DI INCONTRI COL PREMIER BERLUSCONI 5- LE ATTIVITÀ D’INDAGINE DEGLI ULTIMI GIORNI HANNO RIGUARDATO ANCHE IL RUOLO DI VISIBILIA E DANI SRL, SOCIETÀ DI RACCOLTA PUBBLICITARIA ENTRAMBE RICONDUCIBILI A DANIELA SANTADECHÈ, A SUO TEMPO LEGATISSIMA ALL’UOMO-OMBRA DI GIANNI LETTA

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1- L'AFFARE S'INGROSSA: FACCIA A FACCIA BOCCHINO E BISIGNANI
Francesco Bonazzi per il Secolo XIX

Un'ora di faccia a faccia tesissimo davanti ai pm. Italo Bocchino e Luigi Bisignani si conoscono da una vita e il loro rapporto era diventato stretto dopo la morte di Pinuccio Tatarella. Ma lunedì sera, quando Francesco Curcio e Henry John Woodcock li hanno messi a confronto, sono sembrati addirittura nemici.

ITALO BOCCHINO GIANFRANCO FINI

Da quando ha contribuito a fondare Futuro e libertà, Bocchino si è sentito "massacrato" da inchieste uscite su giornali di area berlusconiana. Parallelamente, i pm che indagano sulla presunta P4 stanno focalizzando la propria attività su genesi e funzionamento di quella che Bocchino ha definito "macchina del fango".

Dago Bocchino

Non solo, proprio quando Fli ha imboccato la strada della scissione, i rapporti tra Bocchino e Bisignani sono improvvisamente cessati. E le attività d'indagine degli ultimi giorni hanno riguardato anche il ruolo di Visibilia e Dani srl, società di raccolta pubblicitaria entrambe riconducibili a Daniela Santanchè, a sua volta legatissima all'ex caporedattore dell'Ansa già incappato nella P2.

Intanto, i pm hanno chiesto all'Eni di Paolo Scaroni di chiarire quanta pubblicità è stata affidata alle due società

2- L'INCONTRO TRA D'ALEMA E IL GENERALE BISIGNANI: È STATO BOCCHINO A CHIEDERMI DI ORGANIZZARLO
Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera

Luigi Bisignani organizzò l'incontro fra il candidato alla direzione del servizio segreto militare, Adriano Santini, e il presidente del comitato parlamentare di controllo, Massimo D'Alema, su richiesta di Italo Bocchino, all'epoca vice presidente dei deputati del Pdl. Così l'uomo d'affari ha raccontato ai magistrati che indagano sul suo conto per una presunta associazione segreta ribattezzata «P4» .

bocchino almirante article

Ma fra la richiesta e la visita (avvenuta il 9 febbraio 2010) passò del tempo, e così quando l'appuntamento si realizzò il generale Santini era stato nominato da cinque giorni al vertice dell'Aise, sebbene non ancora nell'esercizio delle funzioni. Bocchino, riascoltato dai pubblici ministeri di Napoli Curcio e Woodcock, nega però di essersi interessato della questione.

Bocchino

E di fronte alle conferme di Bisignani, l'altra sera i magistrati hanno messo faccia a faccia l'indagato e il testimone, in un confronto dove ciascuno ha ribadito la sua versione. Nei suoi interrogatori Bisignani ha spiegato che nel corso del 2009 era stato lo stesso generale Santini a cercarlo, ma per vari motivi i due non erano riusciti a parlarsi. Finché a chiamarlo fu Bocchino, che gli chiese conto del mancato contatto e se avesse qualche problema con Santini.

Bisignani negò, e annunciò che si sarebbe attivato per far incontrare il candidato alla guida dell'Aise con D'Alema, come poi successe. Durante la precedente gestione dell'Aise, Bocchino aveva denunciato indebiti pedinamenti e «attenzioni» da parte di agenti segreti.

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E il 4 febbraio 2010, giorno della designazione del nuovo capo del Servizio, le agenzie di stampa diffusero un'entusiastica dichiarazione del deputato: «La nomina di Santini alla guida dell'Aise rappresenta un'ottima scelta fatta dal governo, e può essere l'occasione per il rilancio dei nostri servizi di intelligence che recentemente erano apparsi indeboliti in alcune aree strategiche» .

Per gli inquirenti, l'episodio della visita a D'Alema mediata da Bisignani rappresenta un ulteriore indizio dell'influenza del manager sospettato di aver messo in piedi un «sistema parallelo» in grado di condizionare l'attività delle istituzioni e della pubblica amministrazione.

luigi bisignani

Così come i contatti con l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni (da parte di Bisignani, ma anche del sottosegretario Letta al quale il manager è molto vicino) prima di incontri col premier Berlusconi, di cui pure i magistrati si starebbero interessando.

3- BISIGNANI IL "FARO" DI PAOLO SCARONI - L'AD DELL'ENI SI RIVOLGE AL FACCENDIERE PRIMA DI UN INCONTRO CON BERLUSCONI
Antonio Massari per Il Fatto Quotidiano

sca24 letta paolo scaroni moglie

L'inchiesta sulla "P4" continua a svelare i retroscena del potere. Siamo nel 2010 e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi convoca l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, a poche ore dal summit con il presidente russo Vladimir Putin.

Stiamo parlando, quindi, dell'incontro tra la massima autorità politica del Paese e il vertice della più grande azienda petrolifera italiana. Un incontro che, a sua volta, prelude il vertice con Putin dove - evidentemente - si discuterà di gas russo e si consolideranno accordi e progetti internazionali.

Gheddafi abbraccia DAlema

È questo il livello che bisogna tenere a mente quando si scopre - come emerge dall'inchiesta napoletana - che il "numero uno" dell'Eni, Paolo Scaroni, in una sorta di gioco d'anticipo sull'appuntamento con Berlusconi, decide di rivolgersi a Luigi Bisignani. Un incontro preliminare. Il sospetto degli investigatori è che l'uomo forte dell'Eni, prima di parlare con il presidente del Consiglio, abbia cercato un orientamento.

Su cosa, precisamente, ancora non è chiaro. Ma c'è un fatto: la cronaca del 2010, ad aprile, registra il vertice italo-russo di villa Gernetto, a Lesmo, in provincia di Monza. E al vertice partecipano, oltre Scaroni, Putin e Berlusconi, anche il ministro russo Serghej Shmatko e Alksej Borisovich, presidente della Gazprom spa e diversi ministri di entrambi gli Stati.

Berlusconi e Putin piu pilu per tutti

Quanto avranno pesato, se hanno pesato, le parole di Bisignani con Scaroni, nella politica energetica italiana e internazionale? Come mai - dopo la sua condanna , negli anni '90 per la maxitangente-Enimont, il nome di Bisignani continua a influire sul nostro colosso petrolifero? - di lì a poco, comunque, Gazprom ed Eni annunciano un progetto comune, il "South stream", al quale parteciperà anche la francese "Edf". "La collaborazione - dice Scaroni all'Ansa - è stata discussa anche con riferimento ai colloqui di lunedì, alla presenza di Putin e Berlusconi".

il generale Adriano Santini

Quello del South stream è il progetto di un gasdotto che dovrebbe attraversare Turchia e altri paesi tra Italia e Russia: nasce dalla collaborazione tra Gazprom ed Eni e si allarga a diversi partner di caratura mondiale. A ottobre entra in scena la tedesca "Wintheshall" e Putin chiede a Berlusconi la sua opinione in merito: "Un fatto eccezionale" è il commento del premier, mentre il commento di Scaroni, riportato dall'Ansa come "laconico" è un freddo "non mi stupirebbe". A questo punto - visti gli altri episodi emersi dall'inchiesta - non stupiscono neanche gli incontri tra Scaroni e Bisignani.

Lo scenario sembra quello già incontrato in altri passaggi di quest'indagine: Bisignani appare ancora una volta il "consigliere". Un consigliere parecchio influente sull'amministratore delegato dell'Eni, se Scaroni s'affretta a fissare un appuntamento, e a volerlo incontrare, prima di parlare con Berlusconi.

Henry John Woodcock

Un "consigliere" davvero molto potente se la sua parola è talmente utile, per Scaroni, da ritenerla necessaria, nell'orientarsi Berlusconi sulla fu-tura visita di Putin. Non sappiamo quanta rilevanza pena-le abbia questo retroscena, inquadrato dai pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio, nell'inchiesta sulla "P4", l'associazione segreta che avrebbe influenzato nomine istituzionali e gestito informazioni riservate.

Ma come una "wikileaks" italiana, sappiamo che l'indagine sta svelando un altro volto dei rapporti di potere in Italia, che vedono al centro Luigi Bisignani e ruotare, intorno a lui, personaggi pronti a chiedergli aiuto per situazioni nevralgiche negli equilibri del Paese.

È l'ombra di Bisignani che spunta, tra i vertici dell'Aise, l'ex Sismi, e l'ufficio di Massimo d'Alema, quando il direttore dei servizi segreti esterni, Adriano Santini, sta per essere nominato. È Bisignani che accompagna Santini da d'Alema, presidente del Copasir, il nostro comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. E' Bisignani che "convoca" Santini nelle more della sua nomina.

CLEMENTE MIMUM MAURO MASI DERBY ROMA LAZIO

È ancora Bisignani, come ha rivelato il Fatto Quotidiano pochi giorni fa, che fa giungere i propri consigli al direttore della Rai, Mauro Masi, sui provvedimenti disciplinari da adottare contro Michele San-toro, direttore di Annozero.

Ed è sempre a Bisignani che bisogna tornare, stando alle notizie che trapelano dalla sua "collaborazione", per comprendere l'origine d'una nomina governativa: quella di Daniela Santanché, pasionaria del Pdl, dal marzo 2010 sottosegretario al ministero dell'Attuazione del programma.

C'era un veto dei finiani, ha spiegato ai pm, e ho soltanto contribuito a superarlo, visto che nelle precedenti elezioni s'era candidata con la Destra.

maglietta pro woodcock

Ma il potente Luigi, sulla Santanché, dice anche altro, fa riferimento alle sue società di comunicazione e relazioni pubbliche, la "Visi-bilia" e la "Dani comunicazioni", tanto che la procura ha inviato - a Eni ed Enel - una lettera ufficiale per sapere se hanno mai avuto rapporti commerciali con le due aziende.

Un ultimo dato: Bisignani tre giorni fa è stato interrogato dai pm napoletani dopo aver annunciato di voler collaborare alle indagini per fornire la propria versione. Una versione che, però, inizia già a risultare contrastante con le dichiarazioni di altri testimoni, come il parlamentare di "Fli" Italo Bocchino, che non è indagato ma è stato sentito più volte dai pm. Nella serata di tre giorni fa, infatti, il tribunale di Napoli s'è trasformato nel set d'una scena degna d'un film: il faccia a faccia tra Bisignani e Bocchino proprio sul versante delle nomine.

Prima i pm interrogano Bisignani, per circa cinque ore, poi è il turno di Bocchino. Le versioni dei due, rispetto ad alcune domande, non collimano. Woodcock e Curcio decidono una mossa ulteriore. Bisignani, che aveva atteso nei corridoi, viene invitato nuovamente a sedersi per l'interrogatorio: di fronte a lui c'è Bocchino e i pm cercano di scoprire chi stia mentendo e perché.

 

 

 

BISIGNANI

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