Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

TELESE-DISEGNI, MISFATTO SECONDO (SEMPRE PIù HARD!) - IL VIGNETTISTA RISPONDE PER LE RIME A LUCA: “CARO ROSICONE, TORNA IN TE, PRIMA NON ERI COSÌ. SEI UN ALTRO DI QUEI NARCISI CHE SE APPAIONO UNA DECINA DI VOLTE IN TV GIÀ SI SENTONO TRA GLI ELETTI E GUAI A CHI LI TOCCA?” - “È VERO, TI HO RUBATO IL PORTAFOGLI, DENTRO C'ERANO LE TUE FATTURE PER ‘IL GIORNALE’ E PER ‘IL FATTO QUOTIDIANO’, TE LE RIMANDO COI DOCUMENTI. I SOLDI NO”...

$
0
0

1 - STEFANO DISEGNI VERSUS LUCA TELESE, PARTE SECONDA. O SARÀ IL CONTRARIO?
Michele Anselmi per "il Riformista"

Stefano Disegni versus Luca Telese, parte seconda. O sarà il contrario? Che le due star del "Fatto Quotidiano" non s'amassero, era cosa risaputa. A fine aprile si punzecchiarono per bene in nome del "Misfatto", il settimanale satirico che esce nel numero domenicale. Telese, dandogli del «babbione», rimproverò a Disegni di aver fatto un colpo di mano, praticamente di essersi impossessato dell'inserto, anche per soldi, dopo averlo parecchio snobbato; Disegni rispose criticando certi titoli goliardici come «Il dentifrocio» o «Gli ani di piombo», accusò il piccolo collettivo raccolto attorno a Roberto Corradi di essere troppo politically correct, poco incline a sfottere idoli della sinistra come Asor Rosa o Grillo.

TELESE DISEGNI ombo ste b

Il ring si animò di interventi e repliche, anche il vicedirettore Marco Travaglio restò coinvolto nella disputa, poi tutto si calmò. Telese, pur invitato a collaborare al nuovo progetto, si guardò bene dall'accettare. Disegni prese in mano la creatura, liquidò qualche collaboratore illustre come Enrico Montesano e Francesco Pannofino, e portò alcuni dei suoi, forte di un budget triplicato.

STEFANO DISEGNI

Ieri la striscia su "Sette" destinata a riaprire le ostilità tra i duellanti del quotidiano diretto da Padellaro. Con lucida perfidia, per la rubrica "Telescherno", il satirico canzona lo spot - in chiave di risveglio dal sogno, un po' "Casa Vianello" - che annunciava il ciclo estivo, quotidiano, di "In Onda" su La7. Non proprio un capolavoro, lo "strillo" pubblicitario, ma i gusti sono gusti, e magari ha funzionato bene, visti gli ottimi ascolti del programma serale pilotato dalla coppia peperina Telese-Costamagna.

Stefano Disegni

Il giorno dopo, però, Telese non sembra così divertito dallo sfottò. La ruggine prevale sull'autoironia? «Guardi, la vignetta mi fa pure piacere. Solletica il mio ego, benché mi colpisca che Disegni abbia usato per Luisella un cliché "velinista", vagamente offensivo» scandisce il giornalista.

Ma... «La verità è un'altra, non ha niente che fare con la satira. Disegni usa il bastone e la carota. Da un lato mi dà del "panzone", demolendo uno spot peraltro delizioso, che piace a tutti. Dall'altro mi chiede di collaborare. In realtà si conferma per quello che: un traditore, un infame, un poveraccio, un miserabile» (aggiunge altri epiteti, ancor più coloriti e pesanti). Ergo: «Lavoriamo per lo stesso giornale, ma non voglio avere nulla a che fare con lui, il Grande Professionista della Satira. Chiuso il discorso».

ANTONIO PADELLARO

Nel pomeriggio, dopo averci pensato un po' su, Telese ha riacceso la polemica sul suo blog con una lunga lettera, ergendosi a difensore della partner e prendendo in giro piuttosto acidamente l'"avversario" («Lui è il tipo che ti dice "Bella Fratè!, vieni in camper con me a scrivere!", come se fosse in un film dei Vanzina, e poi un attimo dopo ti sta fregando il portafoglio»).

Di sicuro Disegni, interpellato dal "Riformista", stenta un po' a credere a quella reazione. «Il cliché "velinista"? Bah. Non capisco proprio dove sia. Stimo Luisella Costamagna, siamo amici; è Telese che in quello spot, francamente ridicolo, la tratta come un'ancella. Perché non risponde nel merito, invece di insultarmi?» si chiede Disegni.

PADELLARO-TRAVAGLIO

«La satira è satira, deve essere caustica, non guarda in faccia a nessuno. Ma non c'è vendetta da parte mia, ci mancherebbe. Ho visto quel promo su La7 e mi sono divertito a schernirlo alla mia maniera. Certo sorprende una cosa». Ce la dica. «In trent'anni di carriera ho sfottuto migliaia di persone. Molte si sono arrabbiate, se penso a come ritraevo la Bellucci: col muso da cagnetta. Alla fine abbiamo fatto sempre pace. Nessuno ha mai reagito come Telese. Gli passerà». Pare difficile.


IL VIDEO DELLA PUBBLICITà DI TELESE-COSTAMAGNA
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=tv2Vgebgwvc

 

2 - LETTERA APERTA DI STEFANO DISEGNI A LUCA TELESE...
Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Rosicone (così a Roma chiamiamo quelli che non sanno stare allo scherzo, o meglio ci stanno benissimo quando tocca agli altri, ma non quando tocca a loro), la tua trattazione antropologica sul sottoscritto è esilarante. Praticamente sono Satana, non me ne hai risparmiata una, compresa la moto usata in chiave fallica (ad agosto io e la mia appendice sessuale da 1200 cc ce ne andremo in Scozia: patologico ma bellissimo, possono confermartelo molti altri patologici), i miei rapporti con le donne (medi, più o meno come tutti), la mia adolescenza protratta (meno male, sapessi quanto è bello conservare certe curiosità) e perfino i peli bianchi del mio petto (!), feticista voyeurone che non sei altro.

DISEGNI_TELESE_CORSERA

Insomma sei partito lancia in resta e me ne hai dette di tutti i colori, tirando in ballo perfino altra gente ('Vauro dice che è un infame') che spero smentirà, sennò ce ne faremo una ragione, anche non capendo. L'unica cosa che non hai fatto è un'analisi attenta della strip. Strano, per uno che si definisce da solo 'intelligente' (io, Satana, non lo farei, lo lo lascerei dire agli altri).

Se avessi sgombrato il cervello dai fumi dell'ira da violato-Ego, ti saresti accorto che: 1) io la Costamagna, cui voglio bene e lei lo sa, non l'ho presentata affatto come una velina ma come l'elemento positivo, vittima di chi da velina seccante la tratta, cioè te, come viene fuori dallo spot 2) Vero, eravamo amici, ma se io non toccassi gli amici non farei onestamente il mio lavoro e magari la critica di un amico aiuta 3) l'obiettivo della strip era quello di riportarti con i piedi per terra, a una più realistica valutazione di te stesso, al momento, secondo il mio opinabilissimo parere, in pieno delirio di onnipotenza.

Dici che apprezzi la satira e immediatamente dopo prendi a insultare scompostamente e personalmente chi la fa su di te: non vedi, non senti l'evidente contraddizione? Torna in te, Luca, prima non eri così. Cos'è stato, la televisione? Sei un altro di quei narcisi che se appaiono una decina di volte già si sentono tra gli eletti e guai a chi li tocca? Penso con grande simpatia a Carlo Verdone: lo avvertii (non lo faccio spesso, ma quella volta non potei trattenermi) che stavo per fare una cosa su un suo film che non mi era piaciuto, mi rispose 'Vai tranquillo, Stè, passo la vita a pija' per culo l'altri, mica me posso incazzà se pijano pe'r culo me'.

Impara la lezione, caro Rosicone e permettimi due ultimi consigli satanici: occhio, che rispondere a una critica senza argomentare in merito ma solo gettando fango su chi critica somiglia molto al metodo Boffo e tieni a mente che da Rosicone a Soggettone il passo è breve; devo citare ancora la mia amata Roma e la periferia in cui sono nato: quando ci si voleva divertire si cercava 'il soggettone', cioè quello che se lo pigliavi per il culo si incazzava. E più bolliva, più sbraitava, più insultava, più si rideva alle sue povere spalle.

Una pratica crudele, lo so, ma se la satira fosse buona che satira sarebbe. D'ora in poi, nei luoghi che frequenti, tendi le orecchie, magari sei già passato, con questa tua sparata, da Rosicone a Soggettone e la gente ride. Non una buona partenza per uno che vuole essere il Santoro di domani. Ciao, vado a far rombare le marmitte e a trattare male le donne.
Stefano Disegni

P.S.: E' vero, ti ho rubato il portafogli, dentro c'erano le tue fatture per Il Giornale e per Il Fatto Quotidiano, te le rimando coi documenti. I soldi no.

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles