Vittorio Malagutti per "il Fatto quotidiano"
Brera che passione. Dopo la Ferrari e la Bentley, i gioielli e gli orologi di pregio, la villa in Costa Azzurra e la vacanza a New York in suite extra lusso, Marco Milanese non poteva farsi mancare neppure il pied à terre all'ombra della Madonnina. Sì, proprio a Brera, nel quartiere elegante a due passi dal Duomo di Milano. L'ex consigliere politico del ministro Giulio Tremonti, l'anno scorso ha sborsato più di un milione di euro per comprarsi un appartamento di circa 80 metri quadrati in un'elegante palazzina d'epoca appena ristrutturata in via dell'Orso.
GIULIO TREMONTI Per uno come lui, un tipo che a leggere le carte giudiziarie non si faceva mancare davvero niente, la casa a Brera è l'ultimo acquisto di una sterminata collezione di oggetti di lusso. Una collezione finanziata grazie alle mazzette ricevute vendendo informazioni coperte dal segreto istruttorio, oppure ricattando imprenditori e professionisti. Questo almeno è il sospetto del pm napoletano Vincenzo Piscitelli che nel chiedere alla Camera l'arresto del deputato Pdl ne ha tra l'altro ricostruito i movimenti bancari. E gli atti giudiziari descrivono flussi in uscita per centinaia di migliaia di euro l'anno tra il 2006 e il 2010. Patrimonio e depositi bancari appaiono fuori misura rispetto ai redditi dichiarati da Milanese. Ovvero 111 mi-la euro nel 2010 e 405 mila l'anno precedente.
GIULIO TREMONTI
Proprio da uno dei conti all'esame della magistratura parte il denaro che a luglio del 2010 è servito a comprare l'appartamento di via dell'Orso. Chi vende ? Dalle carte risulta che l'immobile è stato ceduto dalla Aedilia due, una piccola società che però fa capo a un gruppo quotato in Borsa la Aedes.
MARCO MILANESE
Il venditore, a ben guardare, non è che se la passi molto bene. Tra il 2009 e il 2010 Aedes ha perso 140 milioni e a fine 2010 aveva debiti per più di mezzo miliardo di euro. Colpita in pieno dallo sboom del mercato, la Aedes è stata salvata grazie all'intervento delle banche creditrici e di un gruppo di azionisti guidati dalla famiglia vicentina Amenduni.
Tra i soci che hanno scelto di non gettare la spugna c'è anche la Fininvest di Silvio Berlusconi, che possiede una piccola quota del 2 per cento. Non bastassero perdite e debiti, Aedes ha anche problemi sul fronte del fisco. Almeno tre pagine del bilancio raccontano i contenziosi aperti in seguito a verifiche della Guardia di Finanza o dell'Agenzia delle Entrate.
MANUELA BRAVI PORTAVOCE DEL MINISTRO TREMONTI
Insomma, da qualunque parte la si prenda, Aedes non sembra esattamente nella posizione di tirare sul prezzo con un potenziale compratore. Tanto più di fronte a un compratore come Milanese, uomo legato a doppio filo al ministro dell'Economia e soprattutto dotato di solidi appoggi ai vertici delle Fiamme Gialle. Così l'affare viene concluso senza problemi. L'ex colonnello della Guardia di Finanza, in congedo dal 2004, stacca un assegno di quasi 1,1 milioni di euro.
Luigi Zunino ex re del mattone
Nella relazione allegata alla richiesta d'arresto del deputato, il consulente tecnico del pm inserisce però l'assegno a favore di Aedilia come un'operazione meritevole di approfondimento. Si vedrà. Intanto la compravendita è andata in porto. Milanese però non compra per sè. La casa risulta infatti intestata alla figlia diciottenne. Va segnalata però un'altra singolare coincidenza. Giusto un anno prima, a giugno del 2009, anche Tremonti decide di investire sul mattone. E si compra un'intera palazzina a Milano.
Brera MilanoCome il Fatto Quotidiano ha già raccontato (3 settembre 2010), la scelta del ministro cade su un immobile di via Clerici. Tre piani che vengono acquistati per oltre 7 milioni di euro dalla Immobiliare Crocefisso, controllata dal ministro e dalla moglie. Ebbene, anche via Clerici si trova nel quartiere di Brera, a poche decine di metri da via dell'Orso dove invece ha comprato Milanese. Una semplice coincidenza. A cui ne aggiunge un'altra. Anche Tremonti però ha comprato da un venditore in forti difficoltà finanziarie. Anzi, addirittura sull'orlo del crac. Era Luigi Zunino, un ex rampante protagonista di lì a poco di un flop miliardario.