1- FORSE NON C'ERA SOLO MARCO MILANESE A PILOTARE NOMINE E A PROMETTERE APPALTI IN CAMBIO DI DENARO E BENEFICI DI ALTRO GENERE Valentina Errante per Il Messaggero
MARCO MILANESEForse non c'era solo Marco Milanese a pilotare nomine e a promettere appalti in cambio di denaro e benefici di altro genere. Almeno questo è il sospetto dei magistrati napoletani, che hanno aperto un nuovo filone di indagine dopo aver scoperto che la stessa società che aveva favorito Milanese acquistando a un prezzo esorbitante la sua imbarcazione, aveva effettuato anche alcuni versamenti alla Fondazione Casa delle Libertà.
E' in questo filone che si inseriscono le perquisizioni disposte nei giorni scorsi negli uffici della Fondazione stessa, una delle quali non è stata portata a termine poiché uno degli indirizzi interessati corrisponde a una residenza del presidente del Consiglio. La Fondazione, hanno accertato gli investigatori, avrebbe ricevuto 165mila euro dalla società Eurotec di Massimo De Cesare, la stessa che ha comprato lo yacht di Milanese al prezzo di 1,9 milioni di euro in cambio, secondo l'accusa, della nomina di Fabrizio Testa a presidente di Tecnosky, una società controllata da Enav.
La pista, che gli investigatori definiscono interessante, sarà approfondita nelle prossime settimane. E il pm Piscitelli sta anche valutando la possibilità di ascoltare nuovamente, come persona informata dei fatti, il ministro Giulio Tremonti. Con il quale il magistrato intende chiarire quale fosse la libertà di manovra di Marco Milanese all'interno del ministero del Tesoro. E quanto venisse informato lo stesso Tremonti delle attività che il parlamentare svolgeva a suo nome.
MILANESEGià oggi, intanto, cominceranno gli interrogatori degli altri due indagati nel procedimento a carico dell'ex consulente del Tesoro, entrambi agli arresti domiciliari. Nel primo pomeriggio giungerà a Napoli il commercialista Guido Marchese, che ha chiesto di essere interrogato dal gip che ha emesso la misura cautelare, Amelia Primavera. È invece fissato per domani l'interrogatorio di Carlo Barbieri, il sindaco di Voghera, che avverrà per rogatoria davanti al gip di quel Tribunale, Luisella Perulli.
Secondo l'accusa, il commercialista avrebbe ottenuto una serie di incarichi professionali in numerose società grazie a Milanese (attraverso il ministero dell'Economia); in cambio, Marchese avrebbe girato al parlamentare 100mila euro, utilizzati per acquistare una villa a Cannes, attraverso una società di cui è titolare insieme a Barbieri.
MARCO MILANESEIntanto alla Camera è stato nominato il relatore che in Giunta per le autorizzazioni si occuperò della richiesta di arresto per Marco Milanese: sarà Luca Paolini, della Lega. E la trattazione del caso comincerà già domani, dopo il voto sulla richiesta di arresto per l'altro deputato del Pdl, Alfonso Papa, nell'ambito dell'inchiesta P4.
2- MILLE STERLINE D'ORO NEL TESORO DI MILANESE - IL VERSAMENTO DA 236 MILA EURO DEL CONSULENTE DI TREMONTI I PM CHIEDONO ALLA CAMERA L'OK PER APRIRE I CAVEAU
Marco Lillo per "il Fatto quotidiano"
Mille sterline d'oro. Ecco la prima parte del tesoro di Marco Milanese. Da mesi il pm Vincenzo Piscitelli si arrovellava su una domanda: cosa nasconde il megaversamento da 236 mila e 700 euro effettuato il 14 maggio 2010 sul proprio conto corrente del Credito Artigiano da parte del braccio destro del ministro Giulio Tremonti?
MANUELA BRAVI PORTAVOCE DEL MINISTRO TREMONTIIl consulente Luigi Evelino Mancini aveva sottolineato con l'evidenziatore nella sua relazione al pm quel versamento corrispondente a un assegno circolare della Cashgold di Roma, una società specializzata in acquisto di oro massiccio con molte sedi a Roma, Milano, Parigi, Londra e in mezzo mondo.
È stata l'amministratrice Carmela Carone a svelare l'arcano. La banca Credito Artigiano nel maggio dello scorso anno ha chiesto alla Cashgold di trasformare in denaro contante una montagna di sterline d'oro appartenenti a un suo cliente, Marco Milanese, ovviamente.
Agli investigatori il deputato Pdl ha spiegato così questa ennesima stranezza dell'andamento del suo conto corrente (che dopo le indagini si è svuotato quasi del tutto): era un'eredità. In realtà la versione non ha convinto a pieno gli investigatori che ora stanno cercando di capire cosa è accaduto in quel periodo della primavera dello scorso anno nella complicata attività privata e pubblica di Milanese.
piscitelliLe mille sterline d'oro convertite in euro (al prezzo di 236 euro circa l'una) però potrebbero essere solo l'antipasto. Proprio ieri è stata ufficializzata dalla Giunta Autorizzazioni a Procedere della Camera l'arrivo già l'8 luglio scorso di una richiesta dei pm napoletani che mira a scoprire il vero tesoro di Milanese.
L'andamento del conto corrente dell'ex finanziere, nel grafico disegnato dal solito consulente Luigi Evelino Mancini, somiglia al percorso delle montagne russe. Dopo avere superato il milione di euro precipita infatti sotto lo zero. Che fine hanno fatto i soldi mancanti all'appello? Mancini nella relazione sottolinea che per rispondere alla domanda è necessario aprire le cassette di sicurezza del deputato . Operazione impossibile senza l'autorizzazione a procedere della Camera.
Insieme alla richiesta di aprire le cassette, il pm Piscitelli ne ha presentata una seconda che riguarda il traffico telefonico. Il pm vuole acquisire i tabulati delle utenze telefoniche di Marco Milanese. Nella richiesta, che si aggiunge a quella già all'attenzione della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio che riguarda la custodia cautelare in carcere, si indicano due utenze a lui intestate (un numero Tim e un altro Wind) dal primo gennaio del 2010 al primo maggio del 2011. La motivazione addotta è quella di "ricostruire i rapporti dallo stesso intrattenuti con esponenti della Guardia di Finanza".
tremonti milanese bigLo scopo di Piscitelli è chiaro: Milanese è accusato di avere venduto all'assicuratore Paolo Viscione le informazioni sulle inchieste che lo vedevano indagato a Napoli dal pm Antonello Ardituro e dalla Guardia di Finanza. Le notizie che - secondo l'accusa - Milanese assumeva da non meglio precisati ex colleghi delle Fiamme Gialle erano spesso giuste e quindi, attraverso i tabulati, l'accusa punta a ricostruire chi erano i suoi interlocutori per poi stringere il cerchio.
Le cassette di sicurezza intestate a Marco Milanese e nel mirino del pm Piscitelli sono quelle aperte in alcune sedi del Credito Artigiano. "Atteso che sono già accertati più episodi corruttivi posti in essere dal Milanese ed accertate disponibilità da parte del Milanese di oggetti preziosi ricevuti in corrispettivo di accordi corruttivi ed altri dei quali non è confermata l'origine lecita asseritamente attribuitegli (...).
tremonti e milaneseAtteso quindi che vi è un fondato motivo per ritenere che presso le cassette di sicurezza (...) possano trovarsi beni o valori di provenienza delittuosa che come tali vanno necessariamente sequestrati in quanto corpo del reato". Domani intanto il magistrato napoletano interrogherà i due professionisti di Voghera che sono stati arrestati mediante la stessa ordinanza trasmessa, al fine di ottenere l'autorizzazione alla Camera, per Milanese.
Pisciteli sentirà il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, accusato di avere pagato Milanese per essere nominato consigliere di amministrazione delle società controllata dal Gruppo FS, Ferservizi Spa. Mentre il professionista di Voghera Guido Marchese è accusato di avere pagato per essere nominato nei collegi sindacali delle società, sempre a partecipazione pubblica Ansaldo Breda, Ansaldo energia, Oto Melara, Sogin e Sace.