1 - RITO IMMEDIATO PER IL MADOFF DEI PARIOLI...
Domenico Lusi per "Il Sole 24 Ore"
Sarà processato con rito immediato Gianfranco Lande, l'ex numero uno di Egp Italia al centro dell'indagine della Procura di Roma sulla truffa a vip, aristocratici e professionisti della Capitale, nota come il "caso Madoff dei Parioli". Il gip Simonetta D'Alessandro ha accolto la richiesta avanzata in tal senso dal pm Luca Tescaroli, ritenendo evidenti le prove raccolte e fissando per il prossimo 27 settembre la data di inizio del processo davanti alla Nona sezione penale del Tribunale di Roma.
Insieme a Lande, sul banco degli imputati siederanno tutte le altre persone finite in carcere lo scorso 24 marzo: la sua compagna, nonché direttore di Egp Italia, Raffaella Raspi, il fratello Andrea Raspi, gli amministratori delle società del gruppo Eim, Roberto Torregiani e Giampiero Castellani de Villanova. I reati contestati sono, a seconda delle posizioni, l'associazione per delinquere, l'ostacolo alla vigilanza, l'abusivismo finanziario.
Lande Il perfetto truffatoreIn base alle indagini condotte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, guidato dal generale Leandro Cuzzocrea, gli imputati avrebbero truffato almeno 1.687 investitori gestendo un portafoglio di investimenti compreso tra i 170 e i 300 milioni di euro. La maggior parte sarebbero svaniti nel nulla, inghiottiti in conti cifrati o in società con sede in paradisi fiscali.
I soldi, si legge nelle 17 pagine del decreto che ha disposto il giudizio, sono stati investiti «in azioni, obbligazioni, fondi di investimento creati ad hoc, strumenti derivati e liquidità nelle Bahamas, in Lussemburgo, in Gran Bretagna e Belgio, fuori dal circuito dei controlli legali previsti dalla normativa vigente, derivanti dall'iscrizione all'albo delle imprese di investimento con succursali in Italia tenuto dalla Consob».
I clienti venivano convinti ad investire somme ingenti in obbligazioni emesse dalla lussemburghese Dharma Holdings (la controllante di Egp) in cambio di rendimenti dal 5% al 12%. Gli investimenti venivano rimborsati regolarmente solo ad alcuni clienti che, tramite il passaparola, convincevano altri conoscenti ad investire.
Luca TescaroliAl momento, delle circa 1700 vittime del raggiro solo 200 hanno presentato denuncia. È il caso di Francesca De Cecco, sorella del re della pasta, del cantante Massimo Ranieri, dell'attore David Riondino. Ma i vip ingannati sono molti di più. Nell'elenco figurano, tra gli altri, i registi Carlo ed Enrico Vanzina, l'attrice Sabina Guzzanti, insieme al padre Paolo e alla sorella Caterina, i calciatori Giovanni Stroppa, Ruggiero Rizzitelli, e Donieber Marangon, il deputato del Pd, Pier Domenico Martino, la soubrette Samantha De Grenet, la principessa Claudia Ruspoli.
Il processo che inizierà a settembre riguarda solo alcuni dei reati su cui si indaga. Il pm ha infatti stralciato dal troncone principale dell'inchiesta la parte relativa alle truffe, all'appropriazione indebita e al riciclaggio.
DAVID RIONDINOResta aperto anche il filone sul ruolo esercitato nel 2008 dalla Vector Aerospace di Lande nella commessa da quattro miliardi per la fornitura di 14 caccia Eurofighter al governo austriaco da parte di Eads Deutsche Gmbh.
2 - TRUFFA DEI PARIOLI, ECCO I NOMI DEI VIP "CRIPTATI"...
Federica Angeli e Francesco Viviano per "la Repubblica-Roma"
Gianfranco Lande e soci, "la gang dei Parioli", a giudizio immediato. La richiesta è stata consegnata al gip Simonetta D´Alessandro ieri dal pubblico ministero Luca Tescaroli, il magistrato che dalla fine di marzo coordina l´indagine su una delle truffe più complesse degli ultimi anni in città, truffa in cui sono coinvolte quasi 2mila persone e che ha bruciato investimenti di vip, calciatori, politici e di molti nobili romani. L´evidenza della prova è tale per cui, secondo l´accusa, si può saltare l´udienza preliminare.
E mentre il lavoro degli uomini del nucleo valutario della guardia di finanza ha portato a galla i meccanismi complessi della stangata, ripercorrendo tutti i tortuosi percorsi che i soldi consegnati al Madoff dei Parioli (circa 500 milioni di euro) hanno fatto, la lista dei personaggi coinvolti nella truffa è completa. O quasi.
Massimo Ranieri phMarinoPaoloniAll´appello ne mancano ancora settanta ma i più sono stati decifrati. I nomi "eccellenti", quelli criptati, quelli usati per non farsi identificare, sono stati scoperti grazie a una serie di interrogatori. Si tratta di funzionari del ministero degli Esteri, degli Interni, mogli di facoltosi uomini della nobiltà romana, campana e calabrese, dirigenti dell´Unesco, proprietari di stabilimenti balneari del litorale laziale. L´elenco degli ex criptati è lungo.
Su tutti salta all´occhio il nome dell´ex manager dell´Alenia (società di Finmeccanica) Pierluigi Romagnoli, mai comparso negli elenchi: legato al nome del Madoff dei Parioli per l´affare Eurofighter, la vendita al ministero della Difesa austriaca di 14 caccia, nella lista del 1768 clienti è l´uomo che ha investito di più. Diciotto milioni di euro, oltre a quelli dati dalla moglie, Maria Pia Paolantoni, proprietaria del Caffè Palombini all´Eur (60mila euro) e a quelli consegnati dai due figli e dalla ex consorte.
Poi c´è Paolo Famiglini, direttore marketing dell´America Express alias "Nicoletta", che ha consegnato nelle mani di Lande 300mila euro. Decisamente più modesto (37mila euro) l´investimento di "Edo. x", al secolo Edoardo Recchi, impiegato del ministero degli Interni. "Nettuno" era invece lo pseudonimo scelto dalla principessa Claudia Ruspoli (287mila euro). E ancora: ci sono Sabina Vetere (150mila euro) ed Elena Marra (200mila), dipendenti del Ministero degli Esteri. "Magnolia" è Luciano Meldolesi, autore di programmi per Rai International.
SABINA GUZZANTIAsia x., il primo della "lista segreta" corrisponde alla "Asia trade international srl" di via Savoia 78, una società alle spalle di Villa Borghese. "Habibi" è Giovanni Calone un investitore napoletano con residenza in via degli Scipioni, che ha lasciato a Lande & co 936mila euro. Franco Pedrotti, il commercialista della gang, sulla lista aveva scelto il nome di "Enrico Coluzzi". Marco. x è Marco De Fazi avvocato che ha investito in due tranche 94 e 30mila euro.
Diamante. x è Federica Diomei, una dirigente delle Warner Bros Italia di via Varese. C´è anche un investitore della repubblica popolare cinese, Chang Yafen, residente in via del Babuino: i suoi risparmi dati a Lande sfiorano il milione di euro. Scienza. x forse, ipotizzano gli inquirenti, si riferisce a Giuseppe Scienza, il calciatore attualmente alla guida del Brescia, che col nome in chiaro ha investito 385mila euro con quello criptato 833mila.
Dama. x e molti altri non hanno ancora un´identità. Tra questi spunta la sigla P2 r. x.
3 - "UN CODICE SEGRETO PER NASCONDERE CHI CONSEGNAVA SOMME DA CAPOGIRO"...
Federica Angeli e Francesco Viviano per "la Repubblica-Roma"
I nomi dei clienti "eccellenti" di Lande & co finivano su un cartoncino giallo con i dati anagrafici e i relativi recapiti. Era nel momento della registrazione, assegno alla mano, che l´investitore poteva scegliere se essere segnato col suo vero nome o con uno pseudonimo, e se finire in un file di excel o nel "librone" segreto. E´ Susanna Ruggieri, segretaria del broker Roberto Torregiani a spiegare il meccanismo dei nickname scelti dai clienti per non farsi identificare.
«Non credo che il motivo era solo per ragioni fiscali, bensì, talvolta, per una questione di privacy, non farlo sapere alla moglie, o ad altri promotori della Eim. A tal proposito faccio presente che anche mio padre, Ruggeri Domenico, ha effettuato investimenti con la Eim ed ha utilizzato il nickname "Michele", per una ragione di mia privacy nei confronti della Eim».
Ruggiero RizzitelliAscoltata in procura dal pm Luca Tescaroli la donna non ha saputo fornire indicazione su altri pseudonimi scritti su un foglio che gli inquirenti gli hanno mostrato - cosa che le altre segretarie ascoltate dai magistrati e gli stessi indagati nel corso degli interrogatori hanno via via fatto - ma ha svelato tutto un sistema di codici e cifre impiegate dalla gang dei Parioli per nascondere e camuffare i propri affari.
Pm. «In ordine alle seguenti sigle: Alb, Bwf, Cal, Ebef, Ebf, Ecm, Eeg, Ehl, Ele, Gcv, Gdz, Gen, Gfl, Ggg, House, Mar, Msv, Rfr, Rrt, Ssv, Ste, Sus, cosa può identificare?
Ruggieri. «Alcune sigle non so a cosa ricondurle. Mentre Bwf si identifica nel fondo Blue Water Fund; Cal nel promotore Eim Alessandro Calicchio, Eeg nel fondo Eurogroowh, Ehl nel fondo Eim Hl Fund, Ele in Elenita Pentinaca (segretaria, ndr), Gcv in Giampiero Castellacci, Gdz nel promotore di Eim ed Egp, Gen nel conto Generale, Gfl in Gianfranco Lande, Ggg nel promotore Eim Giuseppe Gambacorta, House si identifica nel conto della casa, Mar in Marcella Pentinaca (segretaria, ndr), Rfr in Raffarella Raspi, Rrt in Roberto Torregiani, Ssv e Ste ne promotore finanziario Eim Stefano Salvini, Sus si identifica in me stessa. Per quanto riguarda la sigla Gen veniva assegnata quando non si riusciva ad attribuire il cliente a Torregiani o Lande, mentre House si riferiva a un conto che non conosco».
CLAUDIA RUSPOLIPm. «Ci può spiegare nel dettaglio il lavoro che effettuavate?
Ruggieri. «Nel caso in cui veniva fornita la documentazione relativa a un nuovo cliente investitore, io e/o le altre colleghe facevamo la scansione dell´assegno con la relativa ricevuta, se contanti la ricevuta dei contanti, su carta intestata Eim Inc e del cartoncino contenente i dati anagrafici, specimen di firma ed eventuale nickname, dopodichè si accendeva il rapporto di conto e si inserivano al computer (sul predetto database formato access) le operazioni d´investimento così come indicate da Torregiani su un foglio chiamato "librone" ove venivano indicate le ripartizioni delle somme da investire o comunicate via e-mail da altri promotori».
Pm. «Lei ha riferito che i versamenti dei clienti avvenivano in assegni o in contanti, può essere più precisa?».
Ruggieri. «La stragrande maggioranza dei versamenti avveniva con assegni, ma capitavano anche versamenti in contanti a volte anche consistenti ovvero 50/60 mila euro».