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cose mai viste! la barca governativa del cavalier pompetta è diventata un titanic che, giorno dopo giorno, inchieste dopo inchiesta, corre verso il suo iceberg e, anziché, leggere di deputati che abbandonano la nave dei folli, siamo qui a registrare che Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia lasciano i bocchiniani del fli per aderire al pdl! - magari hanno ragione loro: mejo prenotare subito i posti prossimi venturi...

Next: 1- GIÀ DAL 2008, TREMONTI SAPEVA TUTTO E DI BRUTTO SULLA SUA OMBRA MARCO MILANESE 2- IL MENSILE CAMPANO "LA VOCE DELLE VOCI" AVEVA SCODELLATO UN’ INCHIESTA BOMBASTICA CONDITA CON MILANESE, COSENTINO, TREMONTI, TAVAROLI, MAINOLFI, LA P2, LA P3 3- "COSA AVEVA FATTO DI TANTO IMPORTANTE, IL MILANESE, PER DIVENTARE IN POCHI ANNI L’UOMO PIU’ “ALL’ORECCHIO” DI TREMONTI? L’ALLORA CAPITANO DELLA GUARDIA DI FINANZA ERA PIOMBATO NELLO STUDIO DEL FISCALISTA TREMONTI PER VERIFICHE SULLE AZIENDE DI BERLUSCONI, I CUI SANCTA SANCTORUM ERANO DA SEMPRE AFFIDATI ALLE CURE DI GIULIETTO. NON E’ NOTO CHE FINE ABBIA FATTO POI QUELLA INDAGINE. FATTO STA CHE MILANESE QUALCHE TEMPO DOPO APPENDE AL CHIODO LA DIVISA E PASSA A LAVORARE A TEMPO PIENO PRESSO GLI STUDI DI TREMONTI, DIVIDENDOSI FRA ROMA E MILANO" 4- IL BENSERVITO DI SCALFARI A GIULIETTO: "UN UOMO CHE È AL SUO FIANCO DAL 2005 E CHE È STATO COLTO CON LE MANI NEL SACCO PER DECINE DI REATI, RICATTI, USO DI INFORMAZIONI RISERVATE. DI TUTTO CIÒ IL MINISTRO GARANTISCE DI NON ESSERE MAI STATO AL CORRENTE. DELLE DUE L'UNA: O NON DICE IL VERO OPPURE LA SUA DABBENAGGINE NELLA SCELTA DEI COLLABORATORI RASENTA UN LIVELLO TALE DA MINARE LA SUA CREDIBILITÀ. POTRÀ IN QUESTE CONDIZIONI TREMONTI RESTARE AL SUO POSTO?"
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Corriere.it

Effetto Mirabello. Poche ore dopo la proposta di Angelino Alfano, neo segretario Pdl, ecco che arrivano i primi sostenitori. Esterni. Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia lasciano Fli per aderire a «una costituente popolare per realizzare in Italia un soggetto politico che si ispiri ai valori e ai programmi del Ppe», si legge in una nota degli ex fedelissimi di Gianfranco Fini. Lanciando l'associazione Fareitalia.

RIVELLINI - URSO - RONCHI A BRUXELLES

LE PRIMARIE- Ma non è finita qui. Un'altra ragione dietro la fuga da Futuro e Libertà sono le primarie nel 2013. Non sarà quindi Silvio Berlusconi il candidato premier, ma qualcuno eletto dalla "pancia" del partito. Uno strumento, quello delle primarie, «di rinnovamento e di partecipazione popolare», grazie al quale potrebbero aprirsi «nuovi scenari per il centrodestra italiano». In ogni caso i tre intendono « lavorare, in piena autonomia e senza vincoli di partito, per costruire la nuova casa dei moderati».

Carfagna e Bocchino in Parlamento

LE REAZIONI- E se Angelino Alfano plaude la scelta («bene l'uscita dei tre, ora una riunione tra i moderati»), è scettico Italo Bocchino, vicepresidente di Fli. «È una non notizia essendosi posti da tempo fuori dal partito. La notizia, semmai, sarebbe stata la loro volontà di lavorare per Fli».

Stessa posizione per Enzo Raisi , deputato di Fli e membro dell'ufficio di presidenza del partito, «era da tempo che i tre erano in sofferenza. Le motivazioni politiche che portano per questa scelta sono ridicole: le ragioni sono altre e di carattere prettamente personale». Per Maurizio Gasparri, invece, «La scelta di Ronchi, Urso e Scalia è un dato politico molto rilevante e apprezzabile. È una scelta politica di convisione, non hanno alcun tornaconto, vedremo come vorranno declinarla. È l'ennesima prova della crisi di un non progetto».

 


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