1. MANOVRA: IN AULA AL SENATO DAL 19 LUGLIO...
(ANSA) - L'iter della manovra economica approderà nell'Aula di Palazzo Madama da martedì 19 luglio. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo del Senato. Le commissioni di merito si occuperanno del decreto nella settimana precedente, da martedì 12 luglio a venerdì 15 luglio.
2. GASPARRI, DECISIONE SAGGIA TOGLIERE NORMA...
(ANSA) - "Ho appreso che la norma sul Lodo Mondadori non c'é più nella manovra. E' una decisione saggia". Lo dice il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, al termine della conferenza dei capigruppo. "Fuori dal contesto la norma in sé ha una sua plausibilità. La ratio era giusta. Ma - afferma Gasparri - condivido il giudizio critico espresso da parte di molti esponenti del mondo politico perché difendo il principio della norma nel merito, ma non il modus operandi". "Serviva un maggior approfondimento", conclude il capogruppo del Pdl al Senato.
3. BINDI, RITIRATA LA NORMA RESTA INDIGNAZIONE...
(ANSA) - "Berlusconi ritira la norma sul Lodo Mondadori? Ora Tremonti potrà fare la sua conferenza stampa senza troppi imbarazzi. Resta la nostra indignazione per quanto accaduto e tutta la nostra contrarietà ad un decreto che scarica sui soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati, i costi dell'incapacità di governare la crisi e favorire la crescita". Lo afferma in una nota Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e Presidente assemblea nazionale Pd.
4. BERSANI, BERLUSCONI CI HA PROVATO...
(ANSA) - "Ci ha provato, ora noi apriremo bene gli occhi perché sappiamo con chi abbiamo a che fare". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta l'annuncio del premier Silvio Berlusconi sul ritiro della norma che riguarda il lodo Mondadori. "L'ho già detto e lo ripeto - afferma Bersani - su tutti i carri in cui mettono i problemi per gli italiani ci deve essere però una soluzione per lui e poi quando viene smascherato fa marcia indietro".
5. CASINI, BALLETTO INDECOROSO, SEGNO ARROGANZA...
(ANSA) - La norma sul 'lodo Mondadori' prima inserita a sorpresa nella manovra e poi ritirata è la prova di un "balletto indecoroso" del Governo e se ora Silvio Berlusconi ha fatto marcia indietro, resta il fatto che "non doveva nemmeno andare avanti". Lo afferma il leader Udc Pier Ferdinando Casini conversando con i giornalisti alla Camera. "Questa norma non ha né padri, né madri... E' strano, perché per una norma così importante dovrebbe esserci chi si assume la responsabilità di dire 'l'ho messa iò. Il fatto che non ci siano né padri, né madri è segno di confusione, pressappochismo e anche arroganza nel Governo", conclude.
6. PD, INIZIATIVA FRONTE MATTARELLUM, PRONTI 2 REFERENDUM...
(ANSA) - Due quesiti referendari che abrogano il "Porcellum" al fine di tornare al Mattarellum, sono stati messi a punto da un fronte trasversale del Pd, che è intenzionato a depositarli la prossima settimana in Cassazione. Il fronte, a cui aderiscono Pierluigi Castagnetti, Arturo Parisi, Walter Veltroni, Rosy Bindi, Stefano Ceccanti e Giorgio Tonini, Sandro Gozi e diversi altri parlamentari, terrà domattina una riunione riservata per affrontare gli aspetti organizzativi.
7. BERSANI, PD NON PROMUOVE REFERENDUM. STUPORE SE LO FACESSERO DIRIGENTI...
(ANSA) - "Mi stupirei se dirigenti del Pd promuovessero un referendum" sulla legge elettorale. Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'iniziativa di alcuni parlamentari democratici di promuovere un referendum abrogativo del "Porcellum" e tornare alla precedente legge elettorale, cioé il "Mattarellum". "La mia linea generale - ha detto Bersani a Montecitorio - é che il Pd non promuove i referendum, perché si tratta di strumenti a disposizione della società civile". "Il Pd può appoggiare un referendum - ha concluso il segretario dei Democratici - ma non promuoverli se vogliamo avere un buon equilibrio tra partiti e società civile".
8. CAMERA, RESPINTO INTERO TESTO DELL'IDV PER LA SOPPRESSIONE DELLE PROVINCE...
(ANSA) - L'Aula della Camera ha interamente respinto la proposta di legge sulla soppressione delle province. Il testo è stato respinto con 275 sì, 179 no e 193 astensioni. Contro l'affossamento del testo si sono espressi il terzo Polo e l'Idv oltre ai radicali. Si è astenuto il Pd. A favore ha votato la maggioranza.
9. BERSANI A DI PIETRO, NO A TIRATE DEMAGOGICHE...
(ANSA) - "Noi abbiamo le nostre proposte, non ci facciano tirate demagogiche. La nostra proposta è di ridurre e accorpare le Province perché bisogna anche dire come si fa perché alcune cose nelle Province sono inutili e altre utili come ad esempio il fatto che si occupino dei permessi per l'urbanistica". Il leader Pd, Pier Luigi Bersani, replica così, in Transatlantico, al leader Idv Antonio Di Pietro che aveva criticato il Pd per essersi astenuto sull'abolizione delle Province.
10. GIP BOCCIA NUOVO PATTEGGIAMENTO PER EX PREFETTO NAPOLI FERRIGNO...
(Adnkronos) - Nonostante l'aumento di pena, 'salta' per la seconda volta l'accordo di patteggiamento raggiunto tra il pm Stefano Civardi e i difensori di Carlo Ferrigno, l'ex commissario nazionale antiracket accusato di aver ottenuto sesso da giovani ragazze, due anche minorenni, in cambio di false promesse.
Se un mese fa il gip di Milano Anna Maria Zamagni aveva ritenuto la pena concordata per un anno, 11 mesi e 15 giorni di reclusione, troppo lieve rispetto ai reati contestati all'imputato (prostituzione minorile, millantato credito, divulgazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo a sistema informatico), oggi e' stato il gip Andrea Ghinetti a bocciare il nuovo accordo raggiunto con la procura: 2 anni e 8 mesi di carcere.
Anche per Ghinetti l'entita' della pena non e' congrua rispetto ai reati contestati. Gli atti sono dunque tornati al pm che ora dovra' procedere con una nuova richiesta di giudizio immediato per l'ex prefetto di Napoli ancora oggi ai domiciliari dallo scorso aprile.