DAGOREPORT DA "THE GUARDIAN"
http://bit.ly/iLc7VJ
http://bit.ly/l7r0GB
Il Primo ministro David Cameron parla dall'Afghanistan, lo definisce un comportamento "tremendo" e "scioccante" e chiede che si indaghi a fondo. Il leader laburista Ed Miliband lo segue a ruota e invita Rebekah Brooks a "considerare la sua posizione". Dal canto suo, la direttrice del gruppo "News International" l'ha già ripetuto più volte: non si dimetterà.
Lo scandalo, però, la colpisce direttamente: c'era lei alla direzione del tabloid inglese "News of the World" ("NoW") quando, stando alle rivelazioni del quotidiano "The Guardian", il giornale avrebbe intercettato illegalmente il telefono di Milly Dowler, una ragazzina di 13 anni scomparsa nel nulla il 21 marzo del 2002, mentre tornava a piedi verso la sua casa di Walton-on-Thames, Surrey.
È solo l'ultimo, ma il più scabroso, dei capitoli dell'"Hacking case", la saga che vede protagonista il giornale della News Corp. di Rupert Murdoch (di cui il gruppo "News International fa parte") e che ruota attorno a una miriade di intercettazioni illegali organizzate per ottenere scoop esclusivi. Sull'intera vicenda indaga Scotland Yard e qualche giornalista ed ex giornalista della testata è già finito agli arresti. Solo che finora erano saltate fuori soltanto le conversazioni rubate ai vip come Hugh Grant e altri.
Murdoch squaloOra le cose cambiano, soprattutto per come tutta quanta la storia viene recepita nel paese. Di mezzo c'è una ragazzina di appena 13 anni e una famiglia disperata. Ad aggravare il quadro, inoltre, c'è il fatto che le intercettazioni sarebbero avvenute mentre la polizia stava indagando sulla scomparsa. La prova delle accuse contro Rebekah Brooks sarebbe stata trovata in mezzo alle 11mila pagine di appunti su cui indaga Scotland Yard, sequestrati a Glenn Mulcaire, l'investigatore privato assoldato dal "News of the World".
MILLY DOWLERLe intercettazioni sarebbero state effettuate nei primissimi giorni della sparizione. Il "NoW" era a caccia di una storia da spiattellare in prima e mentre i genitori di Milly lasciavano sulla segreteria vocale del suo telefonino messaggi in cui la imploravano di tornare a casa, i giornalisti del tabloid di Murdoch stavano lì ad ascoltare. Di più: per lasciar spazio a nuovi messaggi, provvedevano anche alla cancellazione di quelli già ascoltati. Con il risultato i familiari di Milly si illusero che fosse ancora viva.
Logo News of the world BSKYB LOGORebekah Brooks, che oggi dirige l'intero gruppo "News International", secondo quanto riferito dalla "Bbc", stamani sarebbe stata interrogata insieme al resto dei vertici societari. La giornalista, rifiutandosi di rassegnare le dimissioni invocate a gran voce da più parti, ha definito "inconcepibile" il fatto che si sostenga che lei fosse a conoscenza dei fatti e ha detto di aver scritto una lettera alla famiglia Dowler, assicurando che "News International cercherà con ogni sforzo di stabilire la verità sulla faccenda e che loro saranno i primi ad essere informati su qualunque sviluppo delle indagini".
Sulla scia dello scandalo, vacilla anche l'accordo che Rupert Murdoch ha ormai quasi chiuso con il governo inglese per l'acquisto del 100% di BSkyB. Le prime avvisaglie corrono su Twitter, dove l'ex vice Primo ministro Lord Prescott ha scritto che contatterà il segretario alla Cultura Jeremy Hunt chiedendogli che venga bloccato tutto. Si vedrà come andrà a finire, anche se più di una persona ha già fatto notare come il gruppo "News International" faccia capo a "News Corp.", ma sia allo stesso tempo una realtà autonoma.