Chiara Giannini per Libero
Il "comunista al sole", tanto per ricordare il titolo di una sua nota canzone del 2008, stavolta ha affondato la lama nel costato di un'amicizia che da quasi quarant'anni è fatta di litigi e rappacificazioni. E lo ha fatto tutt'altro che al sole, ma nella semioscurità della sala stampa dell'Olimpico di Roma.
dalla-degregori
L'occasione è stata quella, venerdì sera, di quello annunciato come il concerto d'addio di Vasco Rossi, il LiveKom 2011, che ha radunato allo stadio oltre 65mila persone, almeno secondo i dati ufficiali. In prima fila, ad ammirare il Blasco nazionale, Antonello Venditti, seduto in tribuna centrale, quella dedicata alle personalità.
vasco rossi
L'autore di "Benvenuti in paradiso" e "Alta marea", però, prima di sparare a zero su una performance che ha ammesso non essergli piaciuta del tutto, ha puntato il dito contro Francesco De Gregori, riportando alla mente antichi screzi e battibecchi, incomprensioni che forse ancora si celano, come carboni ardenti, sotto una patina fatta di cenere.
È il caso di dirlo, "Ci vorrebbe un amico" per Antonello Venditti, almeno per fargli capire che deve proprio avere il dente avvelenato se dopo anni di dissapori ancora riesce ad affermare che: «De Gregori è un caso patologico. Perché uno che dà retta a Dalla è un coglione. Eravamo un duo, lo sapete». Parole pronunciate usando l'inconfondibile accento romanesco che lo caratterizza e qualche termine non proprio adatto a quello che dovrebbe usare un personaggio pubblico
Antonello venditti e Morgan Rai per una Notte Ansa
LA REGISTRAZIONE
Per registrare la conversazione ci è bastato un semplice iPhone, attivato al momento giusto, nel corso dell'after show organizzato da UrbanWavee dedicato a pochi intimi. Venditti stava spiegando ad alcuni ragazzi, in modo particolare a un blogger, che il concerto di Vasco non gli era piaciuto.
LELLA E FAUSTO BERTINOTTI ANTONELLO VENDITTI «Soprattutto la prima parte» ha detto «perché non va bene che esca e rientri. Noi puoi fare così, altrimenti sembra di essere sulle montagne russe. Se no tutto questo apparato non serve a un c...o». Venditti ha proseguito: «La stronzata è che purtroppo, oggi, in Italia esistono solo Ligabue e Vasco. Vasco era la controinformazione degli anni Ottanta e adesso è la canzone popolare degli anni Duemila. Tu sei Vasco Rossi, non puoi avere un balletto di quelle proporzioni. Ma Lady Gaga l'hai vista, porca puttana? Ma non esiste» ha proseguito «tu devi essere trasgressivo. Se usi un'apprendista della Scala che c...o me ne frega. Il cabaret è cabaret. Semmai ci voleva una spogliarellista». Se l'è poi presa col tricolore che ha sventolato per alcuni minuti di fronte al palco: «Ma se tu fai vedere la bandiera italiana non mi puoi dire mai la parola Italia. Appena pronunci "Italia" è una cagata».
degregori moglie Visto
De Gregori
È quindi tornato a inveire contro il vecchio amico: «De Gregori quando parla Dalla fa così» accennando un sì con la testa «e io dico va bene,ma è finito il mondo. E comunque Dalla non può parlà d'un c...o. De Gregori può parlare, ma parla sempre di meno. So' dei morti». I tempi del Folkstudio sembrano lontani. Era l'inizio degli anni Settanta quando i due si conobbero nel locale di Trastevere allora frequentato da tanti altri musicisti, tra i quali Giorgio Lo Cascio, Paolo Pietrangeli, Stefano Rosso ed Ernesto Bassignano.
PINO STRABIOLI ANTONELLO VENDITTI GIUSEPPE BAMBAGINI
L'AMICIZIA TRADITA
L'unione, non solo artistica, fu suggellata dal primo lavoro insieme "Theorius Campus", in cui Venditti suonava il pianoforte e De Gregori la chitarra. Ma nel 1975, dopo alcuni anni di collaborazione, il rapporto si incrinò, tanto che proprio De Gregori nella sua canzone "Piano Bar", che fa parte dell'album "Rimmel", scrisse "è un pianista di piano bar/vende a tutti tutto quel che ha".
Molti indicarono un riferimento chiaro proprio all'ex amico. Che rispose con il testo "Compagno di scuola", in cui parla di un'amicizia tradita. Poi l'apparente rappacificazione, alcuni anni fa, con l'uscita di "Io e mio fratello" di Venditti. Nel cielo dei due artisti sembrò tornato a splendere il sole, ma fu appunto una calma apparente, perché questa storia fatta di amore e odio, lo dimostrano le parole pronunciate da Venditti, non ha ancora un suo lieto fine.
Antonello venditti
Antonello Venditti e Morgan Rai per Una Notte Ansa Intanto le loro carriere continuano a correre su binari paralleli. Antonello ha annunciato l'uscita del suo prossimo lavoro: «Sto a fa' un disco fighissimo» ci ha detto ancora «una storia che ha un filo logico, almeno metto le canzoni in fila». Sarà prodotto dalla sua etichetta: «Che però » ha tenuto a dire Venditti «è a metà con Sony. Anche se sono il presidente, faccio quello che mi pare. Non quando mi pare però. Adesso devo fare un disco ogni tre anni. Però mi dà vita. Uscirà il prossimo 29 novembre e inizierò subito dopo il tour. Canterò nei palazzetti e l'8 e il 9 marzo, visto che sarà la mia festa, suonerò a Roma».
Chissà se De Gregori deciderà, dopo le ultime dichiarazioni al fulmicotone, di metterci una pietra sopra e assistere a una delle sue performance artistiche, o se, invece, preferirà pronunciare la sua definitiva risposta: "Amici mai".