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1- A UN ANNO DAL BLITZ GIUDIZIARIO CHE RIPORTÒ RUFFINI IN SELLA A RAI3 CACCIANDO DI BELLA, I DALEMIANI PREPARANO LA VENDETTA. ALTRO CHE “STUPIDATA” (RUFFINI DIXIT): CASO ANNUNZIATA, IL CAVALLO DI TROIA PER ESPUGNARE L’ULTIMA ENCLAVE DEL VELTRONISMO 2- I BERLUSCONES IN CDA CAVALCHERANNO LA “RIVALSA PERSONALE” DI RUFFINI CHE DANNEGGIA UN PROGRAMMA DI SUCCESSO GIÀ PRESENTATO AGLI INVESTITORI, “IN MEZZ’ORA” 3- NOTE A MARGINE: IL RESPONSABILE PD CULTURA E INFORMAZIONE, IL BERSANIANO MATTEO ORFINI NON SOLIDARIZZA CON RUFFINI; IL NOME DI LUCY FIGURA NEL COMITATO DELLA DALEMONA ITALIANIEUROPEI. SE I DALEMIANI CONQUISTANO RAI3, SCATTA LA SOSTITUZIONE DI RUFFINI (VERSO LA7) CON LA PIDDINA, CARA A LADY LEI, MARIA PIA AMMIRATI 4- SANTORO A CANOSSA! \"SE LA RAI RIVUOLE ’ANNOZERO’ LO DICA E STRACCIO LA TRANSAZIONE\"

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Pier Luigi Bersani

1- I DALEMIANI PREPARANO LA VENDETTA
Paolo Conti per "Il Corriere della Sera"


La Rai dei paradossi. La sinistra televisiva si spacca, come mai era avvenuto prima, e su questo nodo nel Consiglio di amministrazione di giovedì 7 la maggioranza di centrodestra presenterà il conto a Paolo Ruffini, direttore di Raitre rimosso da Mauro Masi e reintegrato dalla magistratura del lavoro e da sempre maldigerito dall'area berlusconiana. Ieri sera c'era chi, in area centrodestra, parlava di atteggiamento «al limite dell'interesse privato in atti d'ufficio».

Descrivendo un Ruffini che, dopo l'intervista di Lucia Annunziata, si sarebbe offeso a tal punto da non cercare più mediazione con l'ex presidente della Rai. In particolare avrebbe pesato la frase di Annunziata a favore di Antonio Di Bella, per breve tempo direttore di Raitre e che lasciò l'incarico proprio quando Ruffini venne reintegrato.

Pier Luigi Bersani e D Alema

Ma secondo il centrodestra non può esserci offesa che possa impedire a una rete del servizio pubblico di condurre in porto una programmazione già presentata alla Sipra.
Chi è invece vicino a Ruffini descrive una reazione eccessiva di Annunziata durante la presentazione dei palinsesti alla Sipra. Nella cartella stampa non c'era la scheda del programma (presente però nei filmati). La giornalista lasciò la sala. Si parlò di incidente tecnico ma lì si accese la miccia che poi ha portato all'esplosione: con tanto di conseguenti accuse di «mafia a Raitre».

Ruffini è andato in effetti lunedì 27 al comitato editoriale ponendo un problema: Annunziata ci accusa di essere mafiosi, nessun funzionario vuole adesso occuparsi del programma, non sarebbe meglio spostarlo su Raidue? Ma la scelta del direttore di Raitre, che ha pochissimi precedenti nella storia della Rai (un responsabile di rete che propone lo spostamento altrove di un prodotto di successo) svela in tutta la sua chiarezza la spaccatura della «sinistra Rai».

WALTER VELTRONI Paolo Ruffini

Matteo Orfini, responsabile pd cultura e informazione, bersaniano, descrive una Rai che «precipita sempre più nel caos. Siamo di fronte a un'azienda che non sa trattenere e valorizzare i propri fuoriclasse». Non una parola, un distinguo su Raitre e su Ruffini, solo una «azienda»: tutti sullo stesso piano. I dietrologi della sinistra Rai spiegano che l'attuale leadership del Pd guarda sempre a Raitre come a un prodotto ancora «veltroniano», a partire dal suo vertice... Cosa accadrà giovedì 7?

2- SANTORO, SE CDA RAI RIVUOLE 'ANNOZERO' LO DICA E STRACCIO LA TRANSAZIONE...
(Adnkronos)
- 'Se il Cda rivuole 'Annozero' lo dica, io straccio la transazione e resto qui. Oppure torno da esterno, purche' smettano di vedermi come un'imposizione da malsopportare e mi vogliano con la necessaria autonomia. Il servizio pubblico resta sempre la mia prima scelta'.

Maria Pia AmmiratiLUCIA ANNUNZIATA

Parola di Michele Santoro che in un'intervista a 'Il Fatto Quotidiano', all'indomani della rottura delle trattative con La7, e alla vigilia del suo 60mo compleanno, racconta la sua verita' dei fatti e promette che in autunno tornera' in onda.

'Una cosa e' certa -afferma Santoro- o alla Rai, o a La7 o da qualche altra parte, noi in autunno saremo in onda. Continuare a esistere, magari su una piattaforma internet-digitale-satellite, anche 'senza il permesso de li superiori', sarebbe il coronamento della mia carriera'. Per il conduttore di 'Annozero' questo 'e' il momento della chiarezza, siamo alla scelta finale: se Rai e La7 non ci vogliono, dobbiamo essere noi a dire 'rivogliamo la Rai' e a riprenderci il servizio pubblico privatizzato dai partiti, di destra e di sinistra, che lo considerano terreno di conquista'.

E sulla retromarcia di La7, Santoro non ha dubbi: 'Evidentemente c'e' stato un intervento esterno per bloccare un acquisto importante per realizzare un terzo polo televisivo che poteva diventare dirompente per il duopolio Rai-Mediaset. Se Sky e La7 raccogliessero insieme la pubblicita' sarebbe un terremoto. Perche' Rai e Mediaset -conclude- sono due aziende in profonda crisi che si tengono in piedi l'una sulle debolezze dell'altra'.

santoro

 


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