Andato a vuoto (per il momento) l'assalto al Corriere della Sera, il patron di Tod's Diego della Valle e il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo hanno messo gli occhi su un altro quotidiano nazionale. È Il Tempo, che rumor provenienti dai palazzi romani danno in odore di vendita.
Luca Cordero Di Montezemolo e Diego Della Valle - Copyright PizziL'INCONTRO A GENOVA CON GLI SCAJOLIANI. Della questione Montezemolo ha intenzione di parlare con alcuni esponenti vicini all'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, incontrati in occasione del convegno «RiforMare: una nuova politica per l'economia del mare» organizzato dalla Fondazione Italia Futura il 28 giugno a Genova.
Montezemolo può contare su un consenso diffuso tra le maglie dell'imprenditoria e della borghesia genovese e ligure. Non è un caso che a partecipare all'incontro ci sia pure Flavio Repetto, presidente della Fondazione Carige, sponsorizzato a suo tempo su questa poltrona proprio da Scajola.
CLAUDIO SCAJOLA jpegSCAJOLA E LA FAMIGLIA ANGIOLILLO. L'ex ministro ha avuto sempre un ottimo rapporto con gli ambienti romani vicini alla famiglia Angiolillo, fondatrice del quotidiano. E il ruolo di Scajola in questa operazione avrebbe probabilmente un valore più ampio. Potrebbe essere una prima mossa nella direzione di un nuovo centrodestra, o comunque di una forza politica lontana dagli attuali schemi di Pdl o Pd.
LA VOGLIA DI VENDERE DI BONIFACI
Del resto, Domenico Bonifaci, proprietario del giornale diretto da Mario Sechi, è da molto tempo impegnato nella cessione di questo asset che non ritiene più fondamentale nella sua galassia societaria. L'idea di spostarsi sul digitale non alletta questo imprenditore 75enne che acquistò Il Tempo nel 1996 dalla famiglia Caltagirone per 70 miliardi di lire.
DEBITI PER 20 MILIONI. Bonifaci spera di poter portare a casa dall'operazione almeno 30 milioni. L'attuale conto economico segna una perdita di 10 milioni, e debiti complessivi per circa 20. Negli ultimi tempi però, sotto la direzione di Sechi, pur restando in rosso le cifre sono migliorate lasciando presagire alla fine dell'attuale esercizio il possibile dimezzamento delle perdite. Il giornale, dopo aver fatto pulizia di tutte le copie omaggio, conta su una diffusione di 40 mila copie, per lo più nelle zone di Roma e di Arezzo.
Giuseppe RotelliIL DUO IN CERCA DI UN QUOTIDIANO
Tra gli altri imprenditori interessati si era fatto il nome di Giuseppe Rotelli, l'imprenditore sanitario milanese già secondo azionista del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera, il quale avrebbe pronta un'offerta per rilevare il 70% de Il Tempo. Congelata sarebbe al momento invece la trattativa con la famiglia Angelucci, già editore di Libero, impegnata a rilevare quotidiani del Sud.
MONTEZEMOLO IN CERCA DI UN GIORNALE. I numeri del quotidiano non spaventano il duo Della Valle-Montezemolo, in cerca al più presto di una testata che possa fiancheggiare il progetto politico dell'ex presidente di Confindustria. I due imprenditori, nonché soci in alcune attività industriali, starebbero trattando anche per le ex Gazzette del costruttore marchigiano Edoardo Longarini. Ma è ora sull'opzione Tempo che si concentrano tutti gli sforzi.
Senza dimenticare che il presidente Ferrari ha da poco perso la poltrona nel consiglio di amministrazione di Rcs (vi entrò quando era presidente Fiat) e quindi tenderebbe a riposizionarsi in altri lidi dell'editoria.
IL QUOTIDIANO DEL POTERE ROMANO. Il Tempo potrebbe essere uno snodo interessante, crocevia per molti anni della galassia del potere romano, dal vecchio fondatore Renato Angiolillo fino all'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che fu direttore per ben 15 anni.