Federica Rinaudo per "Il Messaggero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Spettacolo di luci sotto le stelle, con le fiammelle di mille candele sparse ovunque, a rendere magica l'atmosfera del cortile di Palazzo Torlonia che, ieri sera, ha aperto le porte al Premio Via Condotti che celebra ogni anno «chi non romano, ama Roma ed è amato dai romani».
PAOLO GARIMBERTI UMBERTO VERONESIIl prestigioso ed ambito riconoscimento, assegnato ad illustri personalità nazionali ed internazionali appartenenti al mondo dell'arte, della cultura, dello spettacolo, del cinema e della politica, per questa edizione ha scelto tre monumenti della cultura: Antonio Pappano, Maestro d'orchestra, Bruno Cagli, Presidente dell'Accademia di Santa Cecilia, e il Professore Umberto Veronesi.
LETTA UNIAd accogliere i numerosi ospiti il padrone di casa Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione Via Condotti, che neppure per un attimo ha perso di vista i suoi collaboratori per essere sicuro che anche il più piccolo dettaglio fosse curato. Tutt'intorno un giardino di Calle in fiore, con le delicate corolle affusolate ed i colori tenui, che hanno regalato un ulteriore tocco di eleganza e raffinatezza.
LETTA CAGLI VERONESI PAPPANOMolto scenografico il palco dove suggestivi drappi di velluto rosso hanno ricreato le fattezze di un teatro, dando ancora più enfasi al momento musicale del maestro Armando Trovajoli che ha deliziato gli invitati suonando al pianoforte alcuni celebri motivi romaneschi «scritti tra una commedia e l'altra - ha dichiarato - in omaggio al Ponentino».
GIANNI LETTA GIANNI BATTISTONIPer lui gli applausi interminabili di una platea straordinaria. Tra i tanti Gianni Letta, amicissimo di Via Condotti, Gaetano Gifuni, Paolo Garimberti, Giorgio Forattini, Ennio Morricone, Livia Azzariti, il giudice Antonio Marini, Bruno Piattelli, Gianni Castellaneta e Monsignor Azeglio Manzetti. Durante la cerimonia di consegna anche il Maestro Antonio Pappano ha eseguito alcuni brani, accompagnato dall'orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
ARMANDO TROVAJOLI ANTONIO PAPPANOAl termine ricevimento-fusion con sapori orientali uniti a quelli nostrani, che per la prima volta si è svolto all'aperto evocando le piacevoli notti romane accarezzate dal Ponentino.