1 - CPI SPICCA MANDATO DI ARRESTO PER GHEDDAFI...
(ANSA) - "La camera spicca immediatamente un mandato di arresto contro Muammar Gheddafi", ha dichiarato il giudice Sanji Mmasenono Monageng, al termine di un'udienza pubblica tenuta all'Aja. Stessa decisione ha annunciato per il secondogenito del rais Saif al-Islam e per il capo dei servizi segreti libici, Abdullah al-Senussi.
I giudici della camera 'pre-processuale' del Cpi hanno detto di ritenere che esistano "motivi ragionevoli" per credere che Gheddafi, suo figlio e il capo dei servizi abbiano commesso crimini contro l'umanità nel conflitto libico "dal 15 febbraio fino al 28 febbraio almeno", cioé nel periodo che precede la decisione della comunità internazionale di intervenire militarmente in Libia, sulla base della risoluzione 1973 del consiglio di sicurezza dell'Onu.
libia -BUNKER GHEDDAFI2 - CPI,ARRESTO ANCHE PER FIGLIO RAIS E CAPO SERVIZI...
(ANSA) - I giudici della Camera "pre-trial" del Cpi hanno accolto la richiesta del procuratore della Corte penale internazionale dell'Aja, Luis Moreno Ocampo, di spiccare un mandato di cattura contro il colonnello Muammar Gheddafi per crimini contro l'umanità. La stessa richiesta è stata accolta per il suo secondogenito Saif al-Islam e per il capo dei servizi segreti libici, Abdullah al-Senussi: anche loro sono accusati di crimini contro l'umanità. La Corte ha dato mandato di spiccare subito l'ordine di arresto.
3 - DA GHEDDAFI "ATTI INUMANI SU CIVILI". ARRESTO NECESSARIO PER EVITARE PROSEGUIMENTO CRIMINI...
(ANSA) - Ci sono motivi ragionevoli per ritenere che in Libia sia stato "lanciato un attacco contro la popolazione civile e gli oppositori politici" che in meno di due settimane ha provocato centinaia di morti e prigionieri, e che "atti inumani" siano stati inflitti ai civili, privati gravemente dei loro diritti fondamentali. La brutale repressione ha colpito in particolare le città di Tripoli, Bengasi e Misurata. Sono le ragioni che hanno indotto il tribinale penale internazionale a spiccare il mandato di arresto contro Gheddafi, che, secondo la Corte, in quanto "guida riconosciuta e incontrastata" del paese, ha "esercitato potere assoluto" su tutto l'apparato repressivo.
L'arresto, per il Cpi, è considerato per Gheddafi, come per il figlio ed il capo dei sevrizi segreti Abdullah al-Senussi - che avrebbe dato direttamente istruzioni all'esercito e alle truppe mercenarie di attaccare la popolazione e i manifestanti - "necessario", soprattutto per evitare il proseguimento dei crimini. Per questo, la Corte chiede immediatemente a tutti gli stati e le organizzazioni regionali e internazionali coinvolte di "cooperare pienamente con la Corte e il procuratore" per assicurarne la cattura.
Tribunale dell'aia4 - FARNESINA,DECISIONE CPI LEGITTIMA MISSIONE NATO...
(ANSA) - "La pronuncia della Corte penale internazionale (Cpi) sulle comprovate responsabilità di Gheddafi legittima ulteriormente l'assoluta necessità e l'alto valore della missione umanitaria della Nato in libia, su mandato Onu, nel quadro della 'responsabilita' di proteggeré che spetta alla comunità internazionale nelle emergenze umanitarie provocate da atti di repressione di dittatori verso il proprio popolo". Così la Farnesina commenta la decisione dei giudici dell'Aja di spiccare il mandato d'arresto nei confronti di Gheddafi, del figlio Saif e del genero Al Senussi.
"La decisione pronunciata oggi dalla Corte dell'Aja conferma le gravi responsabilità di Gheddafi, di suo figlio Saif e del suo genero Al Senussi per gli omicidi e le persecuzioni commessi dalle forze armate libiche contro gli oppositori al regime a partire dal 15 febbraio, in particolare a Tripoli, Bengasi e Misurata: azioni che ricadono nella categoria dei crimini contro l'umanità", prosegue la Farnesina esprimendo "la propria soddisfazione per la rapidità e serietà con cui la Corte penale internazionale ha dato esecuzione al mandato conferitole dal Consiglio di sicurezza con la risoluzione 1970 sulla situazione in Libia a partire dal 15 febbraio".
FRANCO FRATTINI"Avevamo del resto avuto prova, attraverso numerose immagini e testimonianze, delle crudeltà perpetrate da gheddafi contro il proprio popolo. La decisione conferma altresì - conclude la nota - che Gheddafi ha perso qualsiasi legittimità, morale ancor prima che politica, nei confronti del popolo libico, oltre che della comunità internazionale e che pertanto non può avere alcun titolo per svolgere un ruolo nella futura Libia".