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BISI & RISI - BRU-NEO VESPA SCRIVE A “REPUBBLICA”: “MAI PARLATO CON BISIGNANI, SANREMO ME LO PROPOSE MASI E IO RIFIUTAI” - PER PAPA è SEMPRE L’ORA DI COMPRARSI OROLOGI, ANCHE DAI RICETTATORI (PROPONE ADDIRITTURA UNA PERMUTA) - IL FACCENDIERE VOLEVA PORTARE IL BANANA AL COMPLEANNO DELLA MADRE (“MA LA SIGNORA PREFERì UNA CENA TRA AMICI”) - MASI ATTACK: \"la RAI vuole avviare un audit? un’iniziativa opportuna. MA GARIMBERTI CHIARISCA O QUERELO\"...

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1 - BRUNO VESPA: "NON HO MAI PARLATO CON LUIGI BISIGNANI"...
Lettera di Bruno Vespa a "la Repubblica"
- Caro Direttore, non ho mai avuto in vita mia una conversazione con Luigi Bisignani ed è quindi impensabile che lui abbia potuto proporre all'ex direttore generale della Rai Mauro Masi una mia conduzione del Festival di Sanremo. Fu Masi a propormela con amichevole insistenza, ma io risposi testualmente: "Grazie, ma faccio un altro mestiere", come risulta inequivocabilmente dalle agenzie di stampa di quei giorni.

BISIGNANI

2 - PAPA, GLI OROLOGI E I DIALOGHI CON IL RICETTATORE...
Laudia Guasco per Il Messaggero

Alfonso Papa, le donne, i regali. Quando ricompensare le notizie riservate con consulenze ben retribuite non basta più, il deputato del Pdl sceglie un'alternativa assai apprezzata: orologi, bracciali, borse firmate. Peccato che il suo fornitore di fiducia, secondo i pm, non sia un gioielliere bensì Giuliano Gennaro, «noto ricettatore della zona della Maddalena di Napoli».

Il rapporto d'affari tra i due emerge dalle numerose telefonate nelle quali mercanteggiano articoli e prezzi. Il 24 settembre 2010 è Papa a chiamare Gennaro, chiedendogli se può portargli qualche cosa: darebbe in permuta il «Corum grande», acquistato in precedenza dallo stesso ricettatore «a 1.100 euro». Gennaro ha la memoria lunga: «Il prezzo era 800 euro».

BRUNO VESPA

Ma Papa incalza e propone anche la permuta di un Vacheron Constantin per risparmiare ulteriormente. Il napoletano sa che è un buon cliente e lo rassicura, dicendogli che l'ha sempre trattato bene e «gli farà fare un affare sul prezzo d'acquisto». In un'altra occasione la cifra sale: per il «Royal oak con cinturino di pelle» Giuliano spiega che il valore è di 16.200 euro, ma che per l'Onorevole ne bastano 5.500. «Papa ci pensa un po' sopra e accetta».

Quegli orologi verranno impacchettati e regalati senza confezione nè garanzia. Come ha riferito ai pm una delle omaggiate, Roberta Darsena: «Mi donò un Rolex e me lo diede così, nudo, senza una garanzia né un'etichetta. E un braccialetto tennis in oro bianco e diamanti, che non aveva la confezione di un negozio ma solo un astuccio».

Dalle intercettazioni emergono anche i traffici del fornitore di fiducia di Papa. Tratta al telefono con sconosciuti l'acquisto di un Rolex Date just in vendita per 1.400 euro e di un Date senza buchi del valore di 1.200 euro. «Li prendo io, metteteli da parte», ordina Gennaro.

SILVIO BERLUSCONI

3 - PER IL COMPLEANNO TI PORTO DAL PRESIDENTE»...
Dal "Corriere della Sera"
- Per festeggiare il suo compleanno, nel dicembre del 2009, la signora Bisignani, mamma di Luigi, pensava a una cena tra amiche. Volevano andare al ristorante «Al Moro», una trattoria di cucina romana dalle parti di Fontana di Trevi. L'uomo d'affari, invece, aveva un'idea un po' più altisonante: «Bisignani chiede se le tre sue amiche (Eugenia, Maria Virginia e Maria Pia) le vuole portare dal Presidente», cioè Silvio Berlusconi, trascrivono gli agenti addetti all'intercettazione del telefono del manager. Ma la mamma preferisce di no, «è meglio portarle un altro giorno».

ALFONSO PAPA

E al figlio consiglia pure di non farsi vedere nella sede del governo: «La mamma afferma che lui (Bisignani) quel giorno dovrà sparire da palazzo Chigi perché ci saranno delle persone ad osservare».

Poco dopo, comunque, «Bisignani afferma che lui (Berlusconi) ci tiene a fare gli auguri alla mamma» . In una successiva telefonata con la sorella, l'uomo d'affari insiste con la sua idea: «Riferisce che alla mamma piaceva la festa dal "Capo"(Berlusconi) e aggiunge che nel pomeriggio un paio di persone (amiche della mamma) possono passare inosservate... "lì ci sono duemila uffici"»

4- MASI, OK AUDIT MA GARIMBERTI CHIARISCA O QUERELO...
(ANSA)
- Sulle vicende dell'inchiesta della Procura di Napoli ho mantenuto e manterrò il riserbo dovuto all'attività della magistratura. Leggo, peraltro, che la RAI vuole avviare un audit su aspetti dell'inchiesta che riguarderebbero l'azienda. È un'iniziativa opportuna ed io, personalmente, ne sono lietissimo perché rispetto al polverone mediatico emergerà la assoluta correttezza dei comportamenti da me tenuti come Direttore Generale della RAI". Lo afferma con una nota l'ex direttore generale della Rai Mauro Masi ipotizzando anche iniziative legali nei confronti del presidente della Rai.

Masi e Garimberti

"I manager si giudicano dagli atti aziendali (e non dalle conversazioni private con amici o conoscenti). Quelli a me riferibili sono stati sempre assunti, e la indagine interna lo accerterà, nella più totale autonomia di giudizio e nel pieno rispetto delle regole vigenti", aggiunge Masi che così prosegue: "A questo specifico riguardo sono letteralmente sconcertato per le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal dott. Paolo Garimberti. Sono certo siano frutto di informazioni lasche ed approssimative. Se così non fosse lui, come chiunque altro, ne risponderà direttamente e personalmente nelle sedi di giustizia".

 


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