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PIANGI CON ME, ARGENTINA! - LA PRESIDENTESSA CRISTINA KIRCHNER SI PREPARA A TENERSI IL POTERE - VESTENDO SEMPRE DI NERO E PIANGENDO A OGNI MENZIONE DEL DEFUNTO MARITO NESTOR, È DIVENTATA UNA STAR POPOLARE MEJO DI EVITA: “HO PRESO LA DECISIONE DI RICANDIDARMI DURANTE LA CAMERA ARDENTE” - L’INFLAZIONE È AL 30%, MA HA IL SOSTEGNO DI TUTTI I SINDACATI (IN GRADO DI PARALIZZARE IL PAESE), E GLI AVVERSARI SONO MOSCI O HANNO GIÀ ABBANDONATO LA GARA…

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Giulia De Luca per "Il Riformista"

Buenos Aires. Ha aspettato quasi l'ultimo minuto per ufficializzare la sua candidatura, ma alla fine la presidente argentina Cristina Kirchner correrà alle prossime elezioni del 23 ottobre. Ad appena quattro giorni dalla scadenza del termine, vestita di nero - come sempre dalla morte del marito - e senza mai usare le parole «candidatura» o «rielezione», la Kirchner ha raccolto applausi e grida di gioia durante il suo annuncio alla Casa Rosada, avvenuto nello stesso salone dove otto mesi fa si tenne la camera ardente dell'ex capo di Stato Nestor Kirchner.

christina kirchner angela merkel lap

«Ci sottoporremo ancora una volta alla volontà popolare» ha dichiarato la presidente, che ha poi ammesso come in un primo momento avesse pensato di aspettare sabato per annunciare la candidatura, ossia l'ultimo giorno legalmente utile. «Ho sempre saputo che la mia decisione sarebbe stata questa, da quando migliaia di persone passarono per questa sala per l'ultimo saluto a mio marito gridando: Forza Cristina!».

Nestor e Cristina Kirchner

Così la Kirchner ha descritto il momento in cui decise di correre per la presidenza, una scelta presa proprio il giorno dopo la morte del marito, amato dall'Argentina intera per essere stato l'uomo forte che aveva guidato la ripresa del Paese dopo il terribile crollo del 2001 e riaperto i processi ai militari della dittatura.

La morte di Nestor Kirchner ha rappresentato, per la moglie Cristina, un punto di svolta nell'opinione pubblica sulla valutazione del suo operato come presidente. Molti analisti concordano sul fatto che in questo periodo la Kirchner è nel suo momento d'oro - rispetto ai dati relativi all'inizio del suo mandato - con un'approvazione da parte del popolo argentino che la porterebbe a vincere al primo turno se le elezioni fossero nei prossimi giorni.

Obama, Michelle Bachelet, Cristina Kirchner e Lula

Certo, in quattro mesi tutto può ancora cambiare, ma secondo gli osservatori le lacrime mostrate dalla Kirchner durante i suoi ultimi discorsi mentre ricordava la figura del marito non hanno fatto altro che aumentare il suo indice di gradimento tra la popolazione. Senza contare che le viene riconosciuta una buona gestione del Paese soprattutto a livello economico, sebbene l'inflazione, costante problema dell'Argentina, sia circa al 30% e non al 10%, come dichiarato dal governo. Il dato è dell'Istituto delle finanze internazionali (Iif), la maggiore associazione di banche a livello mondiale.

MADONNA BETANCOURT E CRISTINA KIRCHNER

Cristina Kirchner può inoltre contare sull'assenza di avversari forti - il principale è Ricardo Alfonsín, figlio dell'ex presidente Alfonsín morto a marzo 2009 - e sull'appoggio sia delle varie organizzazioni per i diritti umani (Madri e Nonne di Plaza de Mayo) che di uno degli uomini al momento più potenti d'Argentina: Hugo Moyano, segretario generale della Confederación General del Trabajo de la República Argentina (Cgt).

RICARDO ALFONSIN

Ossia l'organizzazione che raggruppa tutti i sindacati, circa due milioni e mezzo di affiliati, compreso quello (potentissimo) dei trasportatori in grado di bloccare il paese con uno sciopero generale. Il trasporto su ruote, infatti, in uno stato grande circa nove volte l'Italia e quasi privo di reti ferroviarie, è fondamentale per la sopravvivenza del Paese.

HUGO MOYANO

Moyano non era presente al lancio ufficiale della candidatura di Cristina Kirchner, ma ha rilasciato dichiarazioni inequivocabili riguardo al suo sostegno alla presidente. «Il movimento operaio si sente molto soddisfatto - ha dichiarato - e aspettava questa buona notizia da molto tempo». Poi ha concluso: «da adesso cominceremo a lavorare e a contribuire affinché (Cristina Kirchner, ndr.) trionfi a ottobre prossimo: un trionfo che non solo deve essere raggiunto al primo turno elettorale ma che dovrà essere travolgente».

 

 

 


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