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1- LUCIA DEMOLISCE LA RAITRE DI PAOLO RUFFINI: \"PICCOLE MAFIE, RAPPORTI NON CHIARI, PRIVILEGI ATTRIBUITI NON SECONDO IL MERITO. VOGLIAMO RICORDARE COME È STATO MANDATO VIA ANTONIO DI BELLA? IL MIO PROGRAMMA VA IN ONDA DA SETTE ANNI. E DA SETTE ANNI È SISTEMATO LÌ SENZA ATTENZIONI. COME UNA RISERVA INDIANA. \"POTERE\", UN PROGRAMMA BELLISSIMO GESTITO COME UN FONDO DI MAGAZZINO. ORARI VARIABILI, NESSUNA PROMOZIONE. POTEVANO METTERLO DOPO FAZIO O LA GABANELLI, NO?\" 2- LUNEDÌ L’ANNUNZIATA AVEVA ABBANDONATO LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI PERCHÉ NON ERA STATA INSERITA NELLA BROCHURE UFFICIALE DELLA RETE DI RUFFINI

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Alberto Guarnieri per Il Messaggero

Paolo Ruffini

Si sono mossi vari pacieri, ma Lucia Annunziata resta indignata e offesa. Nonostante il direttore Paolo Ruffini le abbia detto privatamente e ribadito pubblicamente, che il suo In ''1/2 ora'' è una risorsa importante di Raitre e che il programma verrà ampliato e migliorato, l'ex presidente Rai al momento resta sull'Aventino. Anzi, rilancia la polemica che l'ha portata lunedì ad abbandonare la presentazione dei palinsesti Rai perché non era stata inserita nella brochure ufficiale della rete.

Eppure il suo programma va in onda, non le sembra di esagerare?
«Il mio programma va in onda da sette anni. E da sette anni è sistemato lì senza attenzioni. Come una riserva indiana».

LUCIA ANNUNZIATA

Veramente lei ne ha appena realizzato un'altro sul potere, con una collocazione serale.
«Un programma bellissimo e invece gestito come un fondo di magazzino. Orari variabili, nessuna promozione. Potevano metterlo dopo Fazio o la Gabanelli, no? Non voglio
certo mettermi a fare paragoni, ma la differenza con altre trasmissioni, con altri conduttori è evidente: nei palinsesti e, ultima goccia, nella brochure».

fabio fazio chetempochefa002 lap

La rete si è scusata, non le basta?
«Hanno raccontato anche tante bugie. No, non mi basta. Adesso vado in ferie, ma con certe persone non voglio più avere a che fare. Non ho mai protestato perché ritengo la libertà troppo importante per invocarla su ogni singolo problema di un giornalista. Ma dopo sette anni in rete credevo proprio di meritare un altro trattamento».

Prima direttore del Tg3, poi presidente, tra l'altro di garanzia. Cosa è successo tra lei e Raitre, tra lei e la sinistra?
«Ho sempre dimostrato, come quando ero presidente, di saper lasciare le cariche. Ora non mi faccia dire di più, non voglio certo passare per berlusconiana».

gabanelli

Non è un rischio che corre. Cosa vuol dire?
«Che anche nel rapporto tra sinistra e televisione, in specie su Raitre, ci sono cose che proprio non vanno».

Quali?
«Le stesse che vengono rimproverate al centrodestra. Piccole mafie, rapporti non chiari, privilegi attribuiti non secondo il merito».

ANTONIO DI BELLA E SIGNORA

Lei è giornalista, almeno un esempio.
«Vogliamo ricordare come è stato mandato via Antonio Di Bella?».

 


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