IL MAGO SILVIO BERLUSCONI 1. SORPRESE...
Jena per "La Stampa" - Berlusconi non vuole morire berlusconiano.
2. TORNATA LA CALMA IN PIAZZA MONTECITORIO...
(ANSA) - E' tornata la calma a piazza Montecitorio dopo i momenti di tensione vissuti quando un gruppo di manifestanti ha lanciato uova, ortaggi e almeno un petardo contro la polizia schierata davanti alla Camera dei deputati. Il blitz partito dalla zona in cui stamani si svolge un presidio dei Cobas della scuola, in occasione del discorso in Aula del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Per terra, in piazza, restano i segni di quanto accaduto: uova rotte, pomodori, buste di ortaggi. Gli autori dell'incursione si sono subito allontanati. La piazza è presidiata da alcuni mezzi dei reparti antisommossa della polizia.
BOSSI BERLUSCONI
3. BERLUSCONI, GRANDISSIMO SACRIFICIO RESTARE A PALAZZO CHIGI...
(Adnkronos) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'informativa alla Camera ripercorre quasi integralmente i passaggi del suo intervento di ieri al Senato. Ma quando ribadisce che non e' sua intenzione restare a vita a palazzo Chigi, le opposizioni rumoreggiano e lui di rimando: "Vi assicuro che un grande sacrificio. Grandissimo".
4. PRESTIGIACOMO ASCOLTA BERLUSCONI DA SCRANNO DEPUTATO...
(ANSA) - Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sta seguendo l'intervento alla Camera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non dal banco del governo, ma dal suo scranno da deputato del Pdl. La scelta del posto della Prestigiacomo non sembra essere casuale: quando il ministro è entrato in Aula, infatti, al banco del governo c'erano ancora posti liberi, ma lei si è invece diretta al suo posto da deputato. Peraltro, il ministro non si è ancora unita a nessuno degli applausi che i deputati della maggioranza hanno sinora fatto tratteggiando alcuni passi del discorso del premier: sta al suo posto, con una mano sull' iPad e l'altra a sorreggere il volto che appare assorto.
STEFY PRESTIGIACOMO
5. BERLUSCONI IN AULA, E ALLA FINE PRESTIGIACOMO APPLAUDI'...
(Adnkronos) - Occorre attendere l'applauso n. 15 per vedere il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, seduta fra i banchi della maggioranza e non a quelli del governo, battere le mani come gli altri deputati del Pdl al discorso del premier. Nel farlo, il ministro si e' rivolta platealmente verso la tribuna stampa: evidentemente, qualcuno deve averle recapitato le agenzie che poco prima avevano scritto come il ministro fosse rimasta a braccia conserte, senza applaudire.
6. BERLUSCONI LODA BOSSI, PD GRIDA 'BACIO, BACIO!'...
(ANSA) - Silvio Berlusconi ricorda nell'aula della Camera l'amicizia che lo lega ad Umberto Bossi. Mentre ribadisce il legame con il leader della Lega, poggia la mano sulla spalla del senatur che gli siede accanto e che, a sua volta, prima batte con la mano sul banco per unirsi all'applauso della maggioranza, poi guarda compiaciuto il premier e si rivolge a Roberto Calderoli, che gli offre una mentina. Dai banchi dell'opposizione si leva subito un grido ironico: "Bacio, bacio!".
7. BOSSI, BERLUSCONI BELLO A PAROLE, ASPETTIAMO FATTI...
(ANSA) - "Bello a parole, aspettiamo i fatti". Così il leader della Lega, Umberto Bossi, ha commentato con i cronisti il discorso del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla Camera.
8. LA RUSSA, SFUMATO PER SINISTRA CLIMA ELETTORALE...
(ANSA) - Dopo il voto di fiducia di ieri per le opposizioni è "sfumato" il clima creatosi dopo i successi alle elezioni amministrative ed ai referendum. Lo ha detto Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl, parlando con i cronisti a Montecitorio. "Quello di Berlusconi - ha detto La Russa - è stato un intervento puntuale e preciso, che ha ricordato i punti già sottolineati ieri in Senato.
gianfranco micciche
Il combinato disposto del voto di fiducia di ieri alla Camera, in cui abbiamo avuto la maggioranza assoluta, e del discorso del premier di oggi, ha fatto sfumare nella sinistra il clima di fittizia soddisfazione creatosi dopo il voto". "Vedo l'avvio - ha concluso - di una fase di depressione politica nella sinistra, che si sta accorgendo di andare contro un muro".
9. MICCICHÉ MOLLA TUTTO E VA NEL GRUPPO MISTO...
Ivan Mazzoletti per "La Discussione" - «Quella di oggi è l'ultima fiducia che votiamo. Per il futuro vedremo volta per volta. Sia che si tratti di decreti sia che si tratti di voti decisivi per la tenuta del governo». Il senso delle parole di Gianfranco Miccichè, leader di Forza del Sud e sottosegretario con delega al Cipe, è stato più o meno questo. Il numero uno degli "arancioni" a Montecitorio, infatti, ieri pomeriggio ha riunito i suoi alla Camera dopo la "chiama" sul dl Sviluppo.
I toni del confronto con i deputati del suo nascente partito sarebbero stati decisamente aspri e la controprova sarebbe il mandato affidato all'onorevole Pippo Fallica che si sta preoccupando di redigere le lettere con le quali la pattuglia di Miccichè comunicherà l'addio al Popolo della libertà con conseguente passaggio nel gruppo Misto.
«Noi iniziamo ad andare via, poi ci aspettiamo che altri seguano il nostro esempio» ha confermato un deputato di Fds. La tensione tra Miccichè e Pdl era abbastanza nota. Complice la golden share della Lega ma soprattutto l'investitura del Guardasigilli Angelino Alfano a segretario politico del partito.
La nomina di Alfano, infatti, avrebbe contribuito ad allontanare Forza del Sud da Berlusconi visto che da diversi mesi in Sicilia con Miccichè va in scena una lotta intestina che ha addirittura portato alla creazione di un Pdl lealista (Alfano appunto con Schifani passati all'opposizione nell'assemblea regionale siciliana) e un Pdl-Sicilia di matrice miccicheiana.
http://www.ladiscussione.com/archivio-pdf/doc_view/177-numero-147-del-22-giugno-2011.raw?tmpl=component
Marco-Reguzzoni
10. LATORRE, RIFORMA LEGGE ELETTORALE E' STRUMENTO SOPRAVVIVENZA GOVERNO...
(Adnkronos) - "L'esperienza ci insegna che quando un governo e' in difficolta' si tira fuori la legge elettorale come strumento per sopravvivere. La legge elettorale che c'e' fa schifo, bisogna dirlo. Il tema fondamentale e' restituire ai cittadini la scelta degli eletti". Cosi' Nicola Latorre, vice presidente del Pd al Senato, a Omnibus, su La7.
"La legge elettorale deve farla il Parlamento", ha continuato Latorre. "Se c'e' una proposta seria, ma in tempi brevissimi, noi siamo pronti. Ma non crediamo ci siano le condizioni. Dal bipolarismo non si puo' tornare indietro: si discuta come preservare il bipolarismo ma in uno schema non bipartitico".
11. IL BERGAMASCO STUCCHI PER LA SUCCESSIONE A REGUZZONI...
Da "la Stampa" - Acque agitate nella Lega per il caso Reguzzoni. Gli occhi sono puntati sull'attuale capogruppo alla Camera: il suo posto, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, sembra essere a rischio, in vista della riunione di oggi del Gruppo. Nei corridoi del Transatlantico, a Montecitorio, si parla con insistenza di Giacomo Stucchi come successore di Marco Reguzzoni, come segnale della nuova fase politica che si è aperta dopo Pontida. Secondo le stesse fonti, nulla però è scontato.
Anche se Umberto Bossi lascia aperta la porta a diverse interpretazioni: «I capigruppo parlamentari dopo un po' di tempo vengono rieletti, è passato un anno». In queste ore qualcuno azzarda anche la possibilità che se Reguzzoni dovesse lasciare la poltrona di presidente dei deputati «lumbard» potrebbe accomodarsi su quella di ministro per le Politiche comunitarie, vacante da mesi dopo la fuoriuscita di Andrea Ronchi verso Fli.
12. BOSSI, CAPOGRUPPO CAMERA SARA' VOTATO...
(ANSA) - "Non lo so, lo voteranno". Così Umberto Bossi ha risposto ai cronisti che gli hanno domandato a Montecitorio, chi sarà il capogruppo della Lega, per il quale é previsto un rinnovo della carica.
MOKBEL
13. CONCESSI IDOMICILIARI A GENNARO MOKBEL. L'UOMO D'AFFARI E' IN SCIOPERO DELLA FAME DA ALCUNI GIORNI...
(ANSA) - Il tribunale di Roma ha concesso per ragioni di salute gli arresti domiciliari nei confronti dell'uomo d'affari Gennaro Mokbel, uno dei principali imputati nella vicenda su un presunto maxiriciclaggio da due miliardi di euro. L'uomo si trovava in carcere dal febbraio dello scorso anno. La decisione della prima sezione tribunale è giunta dopo l'istanza presentata dai legali di Mokbel, Cesare Placanica e Ambra Giovene, alla luce delle condizioni di salute del loro cliente in sciopero della fame da circa dieci giorni. Una decisione che Mokbel ha motivato denunciando in aula, nel corso del processo che lo vede alla sbarra insieme anche ad alcuni ex manager di Fastweb e Telecom Italia Sparkle, le "drammatiche condizioni" del carcere di Civitavecchia dove si trovava recluso. Sulla richiesta di scarcerazione la Procura aveva espresso parere negativo.