Dario Del Porto per "la Repubblica"
a53 giannilettaL´epicentro è a Napoli ma sono i palazzi romani che tremano dopo il terremoto giudiziario scatenato dall´inchiesta su dossier e ricatti che vede Luigi Bisignani agli arresti domiciliari e il deputato del Pdl Alfonso Papa destinatario di una richiesta di custodia in carcere. Silvio Berlusconi ostenta sicurezza: «Non ho paura dei giudici, la maggioranza tiene assolutamente». E in consiglio dei ministri conferma la sua «solidarietà» al sottosegretario Gianni Letta.
Ma poi, intorno a mezzogiorno, il premier convoca un vertice ristretto al quale partecipano Niccolò Ghedini, il ministro della Giustizia e coordinatore del Pdl Angelino Alfano e lo stesso Letta. Interrogato dai magistrati, Bisignani ha sostenuto di aver «sicuramente informato» Letta delle notizie acquisite da Papa su «tutte le vicende che potevano riguardare direttamente o indirettamente» il sottosegretario.
Luigi Bisignani«Cado dalle nuvole», ha replicato Letta. In consiglio del ministri, Berlusconi ha espresso solidarietà al suo braccio destro, lasciando trasparire amarezza e preoccupazione per un´indagine dalla portata amplissima: i pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio con il procuratore aggiunto Francesco Greco hanno sentito circa 100 testimoni salendo ai piani più alti del potere. Anche Letta è stato ascoltato come teste, il 23 febbraio 2011. E di Bisignani ha detto: «È persona estroversa, brillante e bene informato ed è possibile che qualche volta dica più di quello che sa... Bisignani è un amico di tutti; Bisignani è l´uomo più conosciuto che io conosca; Bisignani è un uomo di relazione».
NAPOLITANO fini bIeri Letta ha avuto colloqui con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente della Camera Gianfranco Fini, e ha ricevuto attestati di stima bipartisan: «Sulla sua onestà e correttezza metterei due mani sul fuoco», ha detto il leader dell´Udc Pierferdinando Casini. «Lo conosco come un onesto servitore dello Stato», ha affermato Marco Follini, del Pd. Il Pdl lo blinda. Per Gaetano Quagliariello è vittima di una «cortina fumogena». Chiede invece una commissione d´inchiesta sul caso un altro esponente del Pd, Roberto Zaccaria.
PIERFERDINANDO CASINI MARCO FOLLINIIl 22 giugno la giunta per le immunità discuterà la richiesta di arresto per Papa, difeso dall´avvocato Giuseppe D´Alise. Lunedì sarà interrogato Bisignani, assistito dagli avvocati Fabio Lattanzi e Gianpiero Pirolo, che si dicono «delusi» per l´arresto ma «fiduciosi». Nell´ordinanza il gip Luigi Giordano esprime «perplessità» dinanzi al fatto che una persona, Bisignani, «condannata per violazione delle norme sul finanziamento ai partiti e appropriazione indebita per fatti fino al 1991 nonché corruzione per fatto del luglio 1993 possa godere di enorme credito da parte di appartenenti alle istituzioni e di una così fitta ragnatela di contatti».
GIULIO TREMONTIRoberto Mazzei, presidente del Poligrafico dello Stato, sentito dai pm definisce Bisignani come «un triangolatore. Difficilmente dice i fatti suoi a qualcuno, è uno che separa». Interrogato il 9 marzo, Bisignani aveva detto di aver «sicuramente segnalato Mazzei al professor Tremonti per fargli ottenere la nomina di presidente del Poligrafico dello Stato». Ma la circostanza viene seccamente smentita dal ministro dell´Economia: «Non ho mai visto Mazzei, mi chiese di essere ricevuto ma io non l´ho mai ricevuto», sottolinea Tremonti.
ROBERTO MAZZEI