Dall'articolo di Alexandre Counis per "Les Echos"
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Il Belgio sta per togliere il segreto bancario su circa 250mila conti esteri. La decisione è in linea con quanto previsto dalla direttiva europea sul risparmio transnazionale del 2003, fondata su un principio chiaro: chi apre un conto in un paese della Ue che non è il suo, deve pagare le tasse previste nel paese in cui ha la residenza. La maggior parte dei risparmiatori interessati sono francesi: circa 100mila.
BANCA"Prevediamo di trasmettere queste informazioni bancarie entro il primo luglio", ha detto ieri il portavoce di Didier Reynders, ministro delle Finanze del Belgio. La decisione alza così il velo su migliaia di francesi (ma non solo) che hanno portato i loro soldi in Belgio, dati i vantaggi fiscali che ne derivano: nessuna imposta di solidarietà sul patrimonio e niente tasse sui beni immobiliari.
I dati in procinto di essere rivelati (identità, residenza e numero del conto) chiamano in causa tutti e 26 i paesi membri. Dopo la Francia arriva l'Olanda, con circa 50mila conti. Poi ce ne sono 22mila 500 tedeschi, 15mila britannici e 15mila spagnoli. Nell'elenco potevano forse mancare gli italiani? Ci sono, ovviamente, anche se in misura minore: circa 12mila. Il Lussemburgo contribuisce con 10mila 700 conti e c'è anche la Svizzera con un totale di circa 200 conti.
euroI dati sono stati passati al Fisco belga da una sessantina di banche tra cui Bnp Paribas Fortis, Ing, Kbc e Dexia, che da sole arrivano a circa 183mila conti sul totale di 250mila. L'obiettivo è quello di permettere ai paesi di residenza dei titolari dei conti di provvedere a far pagare le tasse dovute, in base alle proprie leggi fiscali.