Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
ALFONSO PAPASi circondava di belle donne Alfonso Papa, il magistrato diventato nel 2008 parlamentare del Pdl. Ma alla fine sono state proprio loro a tradirlo, confermando come attraverso la sua «rete» fosse in grado di ricattare imprenditori e uomini delle istituzioni. Secondo l'accusa, acquisiva notizie sulle inchieste «con le sue truppe» e prometteva «protezione e aiuto» agli indagati. Ma in cambio pretendeva soldi e costosi regali per le sue amanti. Le ricompensava con una casa, una Jaguar a disposizione, Rolex e altri gioielli.
Ma le preferite ottenevano un impiego o una consulenza negli Enti pubblici. Si faceva valere anche con i potenti Papa. E proprio grazie alla sua capacità di carpire informazioni segrete sarebbe riuscito a farsi inserire nella lista del Pdl. Letta: «Sollecitazioni anche a Berlusconi» Sono due donne a raccontare come fosse stato Luigi Bisignani a «far entrare Papa in Parlamento» e lo stesso Bisignani conferma: «Mi chiese di appoggiare la sua candidatura alle elezioni del 2008 e io ne parlai con Verdini che compilò le liste. Papa fu sicuramente appoggiato da Pera e da Castelli» .
Anche Gianni Letta, sentito come testimone il 23 febbraio, conferma il proprio interessamento: «Ho conosciuto l'onorevole Papa quando era al ministero della Giustizia, dove è rimasto sia con Castelli che con Mastella. Ricordo che un giorno Papa mi disse che aveva aspirazioni politiche. In seguito di Papa e delle sue aspirazioni politiche mi parlò anche Bisignani. Io rappresentai tale aspirazione del Papa a Berlusconi che mi disse che aveva ricevuto molte altre sollecitazioni riferite sempre al Papa.
luigi bisignani mor120 luigi bisignaniDopo l'elezione mi chiese di fare il sottosegretario ma non è mai stato accontentato» . Di una sollecitazione al presidente Berlusconi per far assumere nei servizi segreti il carabiniere Enrico La Monica - «fonte» privilegiata di Papa e adesso latitante- parla anche Bisignani: «Papa mi disse che il maresciallo si era rivolto a La Vitola (Walter, direttore de «L'Avanti» che ha preannunciato querela a Bisignani, ndr) per essere raccomandato per entrare all'Aise... il colonnello Sassu mi disse che il La Vitola aveva raccomandato il predetto maresciallo a Berlusconi che aveva poi parlato con qualcuno all'Aise» .
DENNIS VERDINI - Copyright PizziSui rapporti di Papa con politici e dirigenti di azienda molti dettagli li aggiunge Maria Elena Valanzano che è stata la assistente parlamentare dal momento dell'elezione e poi ha avuto rapporti anche con Bisignani: «Preciso che già nell'estate 2010 volevo andar via da Papa... Lui mi presentò Francesco Borgomeo dell'Irses e Rino Metrangolo di Finmeccanica e precisamente di Selex. Ho fatto colloqui e ho stipulato contratti di consulenza con Irses e con Selex per 1.500 euro al mese ciascuno. Attualmente sono nello staff del presidente Caldoro... Credo che il referente politico (di Papa ndr) sia stato Letta; certamente conosceva bene Previti, inoltre mi diceva che era stato vicino a Pera» .
marcello pera - Copyright PizziEstorsioni e promesse agli imprenditori Quale fosse il sistema utilizzato da Papa per ottenere favori e soldi lo racconta ai magistrati l'imprenditore Alfonso Gallo, che costruisce centrali elettriche per conto di Ansaldo Energia. A lui Papa avrebbe raccontato di avere «rapporti con ambienti della Guardia di Finanza... oltre a Pollari mi ha parlato del fatto che conosceva o vedeva il generale Poletti, il generale Adinolfi, il generale Mainolfi e forse altri che non ricordo. Io non ho mai visto Papa con costoro, tranne che con Poletti...» .
castelliAggiunge Gallo: «Ho familiarizzato con Alfonso Papa nel settembre 2006... Più volte mi è "venuto sotto"e cioè mi ha avvicinato dicendomi che sarei stato coinvolto in varie inchieste giudiziarie e che addirittura vi sarebbero stati provvedimenti cautelari nei miei confronti.
VIGNETTA GIANNI LETTAIn questa ottica Papa mi proponeva di offrirmi protezione e di acquisire notizie al riguardo e nel corso del tempo mi ha fatto richieste e ho sentito che anche altri imprenditori hanno ricevuto richieste simili...» . Dettagli li aggiunge Luigi Matacena, imprenditore che fornisce mezzi nel settore della Protezione Civile: «Papa mi disse che era a disposizione per il mio lavoro e per aiutarmi... mi propose di farmi ottenere delle commesse in particolare con altre pubbliche amministrazioni... devo dire che ho sempre tenuto a distanza Papa che mi ha sempre fatto un po' paura... È capitato in due occasioni che Papa mi chiamasse, circa un anno fa, chiedendomi di pagare il conto all'Hotel De Russie di Roma per una sua amica che aveva il nome sovietico, ricordo di aver pagato 2.000 euro per volta. Ho messo a disposizione del Papa e della sua amica una macchina che ho sempre a Roma».
maria elena valanzanoGIANNI LETTAL'immobiliarista Vittorio Casale, arrestato due giorni fa a Milano, ammette di aver pagato «una casa in via Giulia, perché fu Papa a pretenderla e preciso che la pretese al centro di Roma. Cominciò a "farsi sotto"dopo che furono pubblicate le intercettazioni tra me e Consorte inerenti la vicenda Unipol/Bnl... mi disse che ero fortemente attenzionato dalla Procura di Milano mi disse che poteva "darmi unamano"... fece riferimento a miei presunti rapporti con D'Alema riferiti alla scalata Unipol/Bnl che invece non vedevo da vent'anni» .
ulp01 cesare previti«Notizie per ricattare Vietti del Csm»
Sono le donne a raccontare quanto Papa si spendesse per loro. Dichiara Valanzano: «Papa aveva anche la disponibilità di una villa all'Olgiata dove praticamente viveva con tale "Luda"ragazza dell'est con cui aveva rapporti da anni e che poi, tramite Bisignani, ha fatto assumere all'Eni» . Luda conferma e aggiunge: «Sono stata ospite di Papa all'hotel De Russie e all'hotel Mareblu di Ischia Ponte. A Milano per la Scala ho alloggiato al Principe di Savoia e in crociera sulla Regent. Mi ha regalato un Rolex».
Orologi e gioielli anche per Maria Roberta Darsena che ai magistrati racconta: «Per il mio compleanno del 2010 papa mi ha regalato la sua Jaguar, abbiamo fatto il passaggio di proprietà e la macchina era intestata a me. Dopo qualche mese gli dissi che aveva costi troppo elevati e l'avrei data in conto vendita al concessionario Bardelli. Dopo qualche mese con sorpresa ho appreso che Papa aveva mandato qualcuno a ritirare la macchina... Lo chiamai e mi spiegò che aveva falsificato la mia firma reintestandosi la macchina e mi mandò anche il fax del Pra da cui risultava».
VITTORIO CASALEÈ proprio lei a svelare di aver «conosciuto il presidente del Csm Vietti a una cena e quando lo dissi a Papa mi fece un sacco di domande e mi chiese con insistenza morbosa quale fosse il ristorante e i dettagli della serata» . Una vicenda che secondo l'accusa «dimostra come si raccogliessero «notizie e informazioni su "dati sensibili"e strettamente personali su esponenti delle istituzioni per "infangare"ovvero per poter poi ricattare» .