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1- UN INIZIO AL BACIO, QUELLO DI PISAPIA, ALL’ASSEMBLEA GENERALE DI ASSOLOMBARDA. LA SANTADECHÉ l’HA ABBRACCIATO E BACIATO SORRIDENDOGLI A 320 DENTI E 360 GRADI 2- C’ERA QUESTO C’ERA QUELLO: VEGAS DELLA CONSOB; PASSERA IL BANCHIERE NEOSPOSO; BRUTI LIBERATI, IL CAPO DELLA NOTA ASSOCIAZIONE DI BONIFICA CHIAMATA PROCURA DI MILANO 3- I DUE PIERFRANCESCHI DELLA NUOVA GIUNTA, FRATELLI-COLTELLI DEL PD MENEGHINO 4- L’AD DELL’EXPO GIUSEPPE SALA E IL PD BOERI SI SFANCULANO SULL’ACQUISTO DEI TERRENI 5- TABACCI REPLICA ALLE CONTESTAZIONI: \"LA QUESTIONE DEL DOPPIO INCARICO? SE UNO PENSA CHE LA LOMBARDIA O MILANO POSSA ANDARE DA SÈ, NON HA CAPITO NIENTE\"

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1- MILANO-SPIA
Franz. B. Perego per Dagospia

pisapia

1- Un inizio al bacio, quello di Pisapippa, stamattina all'assemblea generale di Assolombarda. Il bacio di Daniela Santadeché, anche lei nella sala Verdi del Conservatorio di Milano in qualità di sottosegretario-a-non-si-sa-che. Daniela Tacco12 ha abbracciato e baciato il neosindaco, sorridendogli a 320 denti e 360 gradi, prima di sedersi in prima fila tra il presidente della Regione Formigoni (stranamente con sobria camicia azzurrina) e quello della Provincia Podestà.

SANTANCHE

Mentrel'ex avvocato di Carlo De Benedetti e di Flavio Briatore si è seduto tra Lupi (quello di Comunione & Fatturazione noto per le sue presenze da Santoro) e il prefetto Lombardi. Il vostro Franz. B.Perego, grisaglia tra le grisaglie, badge tra i badge, era lì.

E ha visto Mestizia Moratti in prima fila, ma sul lato destro, seduta accanto al presidente del Tribunale Livia Pomooro, alzarsi compostamente commossa quando Podestà ha chiamato l'applauso per lei (al quale si è unito compostamente con composta compostezza anche il Sindaco Giuliano).

MAURIZIO LUPI

Battesimo dell'industria anche per il giovin neoassessore Pier Francesco Maran, in conversazione con i suoi sodali Fabio Terragni (amministratore delegato della Tangenziale) e Luigi Vimercati, senatore milanese del PD. Con tutte le imprese che a Milano lavorano tra ecologia, ambiente e mobilità, faccia-d'angelo-Maran avrà modo di vedersi spesso con l'associazione guidata da Alberto Meomartini (autore di una relazione ottimista, nella quale si intravedeva la luce alla fine del tunnel).

Gian Valerio Lombardi

C'era questo c'era quello: Vegas della Consob; Passera il banchiere neosposo; Bruti Liberati, il capo della nota associazione di bonifica chiamata Procura di Milano; il segreterio della Camera del lavoro Onorio Rosati, quello che per strada scambieresti per un rugbista degli All Black (al quale il presidente di Assolombarda ha lanciato un accorato richiamo ad abbandonare "i reciproci tabù"); un bel po' di rettori universitari, e centinaia di altre grisaglie-con-badge.

LETIZIA MORATTI

All'uscita (la sala ha cominciato a svuotarsi quando ha preso la parola il povero ministro Sacconi) il vostro cronista ha avuto modo di assistere a un finale vagamente chapliniano: fuori del Conservatorio, oltrepassata la piazza con l'acciotolato intasata da troupe televisive mentre Stefania Craxi rischiava di essere investita da un'auto in retromarcia, l'ex sindaco e modello di intimo maschile Gabriele Albertini se ne è andato da solo per via Conservarorio, nella sua grisaglia stazzonata, un ombrello chiuso nella mano sinistra, incammindosi verso San Babila immerso nei suoi pensieri.

MEOMARTINI

2- Nella foto del primo giorno di scuola erano uno accanto all'altro, sorridenti, lo sguardo rivolto verso le magnifiche sorti e progressive che li attendono. I due Pierfranceschi della nuova giunta milanese, di cui Dagospia si è recentemente interessato, fratelli-coltelli del PD milanese, ostentavano la loro balda giovinezza dietro la maestra Giuliana Pisapippa. Pierfrancesco 1 (per età, 36, cioè Majorino, ala sinistra del partito) ha avuto l'assessorato alle politiche sociali e alla salute.

PASSERA

Pierfrancesco 2 (31 anni, Maran, ala destra) quello a mobilità e ambiente. PF1 - che è scrittore e nipote di poeta - aspirava alla Cultura, ma di quella si è dovuto accontentare l'archistar Stefano Boeri, in mancanza del vicesindacato. PF2 non si accontentava di fare il capogruppo e dall'alto delle sue oltre 3.500 preferenze (secondo solo a Boeri) ha combattuto duramente fino a ottenere un incarico di peso.

All'Atm e alla MM già si stanno chiedendo che intenzioni abbia questo viso d'angelo dal carattere di ferro, uno che a 18 anni ha cominciato a farsi le ossa nei consigli di zona e ha masticato gente e politica per davvero nei mercati, non solo in campagna elettorale.

edmondo_bruti_liberati

Elio Catania - strapagato capo dell'azienda trasporti - da venerdi sera sta compulsando il web e interrogando il suo staff di comunicazione per capire come vestirsi, come presentarsi, che tono di voce usare di fronte a un interlocutore così poco politichese e così tanto politico come il giovin PF1. Intanto il neoassessore sta studiando la pratica più complessa della città dopo l'Expo e i buchi di bilancio: l'Ecopass. Il tutto legato al successo dei cinque referendum cittadini, tutti su temi ambientali.

2- VOLANO STRACCI SULL'EXPO - SALA E BOERI SI SFANCULANO DURANTE L'INCONTRO ORGANIZZATO DA "AFFARI ITALIANI" - TABACCI: "LA QUESTIONE DEL DOPPIO INCARICO? SE UNO PENSA CHE LA LOMBARDIA O MILANO POSSA ANDARE DA SÈ, NON HA CAPITO NIENTE"...
Da www.affariitaliani.it

STEFANIA CRAXI

Grande successo per l'evento organizzato da Affaritaliani.it a Palazzo Visconti, che ha avuto come tema il futuro di Expo. Di eccezione il parterre degli ospiti, moderati dal direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. Ad aprire la discussione è stato Giuseppe Sala, ad di Expo Spa, poi sono intervenuti Bruno Tabacci (neoassessore al Bilancio), Pierfrancesco Majorino (Welfare), Stefano Boeri (Cultura ed Expo) e l'ex assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli.

GIUSEPPE SALA: Domani saremo a Parigi, all'assemblea annuale del Bie. Rispetto ai miei primi contatti con il sindaco rilevo molta sintonia su quel che c'è da fare. Che cosa cambia con la nuova giunta? Non spingerei su questa personalizzazione, io mi riferisco a varie figure apicali, ma alla fine mi prendo le mie responsabilità. Entro luglio lanceremo la gara per la rimozione delle interferenze. La questione di Letizia Moratti commissario? In Expo c'è sempre un commissario generale che ha lo scopo di dirimere diatribe e problematiche che sorgono.

GABRIELE ALBERTINI

Il commissario straordinario è invece una nomina ad personam, la Moratti ha notevoli poteri di natura straordinaria che ad oggi non sono mai stati esercitati. La questione dei terreni? Settimana scorsa sono stato al Bie per mostrare nostra logica. La via è quella dell'acquisto dei terreni che il sindaco ha confermato. La via dell'esproprio è possibile ,ma non ci sono i tempi. Non c'è da esser fieri per alcune cose che sono state fatte nel passato ma così è: ora i tempi sono troppo lunghi.

BRUNO TABACCI: Quando era stato prospettato questo incontro non sapevo che sarei stato assessore al bilancio. E' evidente che il fatto e il non fatto nel passato incide sulle scelte costrette di oggi. L'incarico dal Bie è arrivato nel marzo 2008, siamo nel 2011. Non è che adesso possiamo buttare tutto per aria. Peraltro mi viene da pensare che forse in futuro Expo deve guardare paesi emergenti. Se ci si riferisce alla storia di Lisbona e Valencia, gli ultimi due Expo, capite che stiamo parlando di cose che hanno un difficile equilibrio. Ma quando ci si assumono impegni internazionale bisogna cercare di fare bella figura...

STEFANO BOERI

PIERFRANCESCO MAJORINO: La città ha vissuto Expo come un progetto di Letizia Moratti. Lo sentite vostro oppure no?
Non dobbiamo spiegare a nessuno che sosteniamo Expo. Tra noi c'è chi ha progettato le linee guida di Expo, che è Stefano Boeri. Ma non faremo i notai: non mutueremo meccanicamente quello che è stato fatto. Se abbiamo contestato fin qui la modalità di gestione sulla trasparenza delle scelte e delle risorse, non è che possiamo andare avanti allo stesso modo. Il problema è che cosa vogliamo fare dopo il 2015: dobbiamo pensare al fatto che Expo lascia in eredità grandi funzioni pubbliche, il parco. Non tradiremo lo spirito di Expo neppure dopo. A livello sociale dobbiamo sapere che Milano deve essere pronta sul piano dell'accoglienza. Non possiamo aprirci al mondo per 6 mesi ed essere chiusi per il resto del tempo.

tabacci

STEFANO BOERI: Per quanto riguarda la delega su Expo, c'è una riflessione che non è ancora conclusa. Speriamo di chiudere entro mercoledì. Detto questo, il dossier presentato disegna e precisa con grado di dettaglio significativo i caratteri del parco agroalimentare. Grandi serre per ospitare biomi, più di 200mila mq di spazi che saranno legati a una filiera agroalimentare. Il dossier è un riferimento per tutti noi. Quel dossier ci dice i caratteri, i requisiti, i punti fermi sul valore delle aree, con costi ed eventuali compensi ad enti pubblici. Sarebbe discutibile la scelta di smantellare parte o tutto il parco agroalimentare per farne insediamenti di carattere ordinario.

SALA: Il dossier di registrazione è importantissimo. Però sia verificato con i principali attori di Expo. Vanno analizzati tutti i singoli aspetti, siamo nei momenti caldi in cui il dibattito deve essere sostenuto e finalizzato. Però ribadisco il mio punto: secondo me è sbagliato pensare che un cambio di giunta cambi la logica del nostro lavoro. Boeri sta dicendo che Pisapia sbaglia a venire con me a Parigi per l'acquisto dei terreni.

Pierfrancesco Majorino

BOERI: Non capisco l'atteggiamento del direttore generale. Io ho fatto un discorso molto chiaro: 7 mesi fa abbiamo approvato un dossier. Io non ho dato giudizi su Expo Spa, così come non mi permetto di giudicare i comportamenti del sindaco. Non capisco la reazione di Sala, se ne assumerà la responsabilità.

CARLO MASSEROLI: Devo notare che qualcosa è cambiato: Majorino ha la cravatta, che da arancione è diventata rossa... Intorno a Tabacci è cambiato qualcosa: con la sua presenza in giunta è finita la fragile esperienza del Terzo Polo. E poi: chi oggi governa ha detto no ai doppi incarichi, però tollera Tabacci. Rispetto ad Expo dico che non si può non fare i conti con il tema di fondo: il valore delle aree. Qui si è aperto un dibattito tra Pisapia e Boeri. Il peccato originale è che queste aree sono di privati e non di enti pubblici.

CURIEL GIUSEPPE SALA

L'esproprio? Si può fare, ma genera contrapposizione di natura legale. Quindi instabilità di fronte al Bie. E poi sono culturalmente contrario all'esproprio. Non mi metto a sindacare il progetto architettonico o paesaggistico di Boeri, auguro a loro però di non schiantarsi sul problema del valore dell'area. Io dico: andiamo avanti con Expo, poi decidiamo che cosa farci su dopo. Io propongo un concorso internazionale di grandi proposte. Facciamo un sondaggio sulla città.

milly moratti

MILLY MORATTI: A questo tavolo sono emersi tutti i pezzi di verità. Progetto Boeri? Non è quello che piace a Stefano, ma quello che ha vinto. Il tema è l'alimentazione urbana. Non ci deve essere discontinuità rispetto a quello.

MAJORINO: La cittadinanza domanda che là ci sia un orto. E questa è una realtà ineludibile. L'indice edificatorio? Non è mai stato sancito da alcuna decisione in consiglio comunale. Non sono spaventato da una dinamica di confronto tra noi.

BOERI: Abbiamo oggi due grandi riferimenti: il referendum e il dossier. E' sbagliato e improprio metterli in discussione. La soluzione dell'esproprio non può però essere usata con i piccoli proprietari e non quelli grandi: diventa un atteggiamento non corretto. La strada maestra è sedersi davanti ai proprietari privati per regalare alla città una grande struttura di interesse collettivo.


IL VIDEO DELL'INCONTRO:
http://affaritaliani.libero.it/coffee/video/esplode_grana_expo_e_rottura_tra_boeri_sala.html

 


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