Antonio Massari per Il Fatto
"Aveva l'uomo giusto a Singapore". Rifiutò di corrompere i calciatori, di versare un centesimo per questo scopo, ma sulle scommesse in Asia, anche per le partite di serie A, il livello da raggiungere era quello di Beppe Signori. Era lui ad avere l'uomo giusto a Singapore, l'uomo in grado di far lievitare le scommesse sui siti asiatici, l'uomo al quale bastava una telefonata per puntare cifre astronomiche sulla fiducia.
signori GetContent asp jpegEra per questo che Erodiani e Antonio Bellavista ci tenevano particolarmente a entrare in contatto con il gruppo dei "bolognesi". E non solo. Signori, proprio in virtù della sua credibilità, anche finanziaria, era in grado di anticipare grosse somme, ma gli inquirenti si sono concentrati sulla figura di Gigi Sartor, amico di Signori. Potrebbe essere lui l'uomo ponte.
signori bettarini doniÈ questo che sta emergendo dagli atti d'indagine della Procura di Cremona, dagli interrogatori dei giorni scorsi, che hanno visto salire al primo piano della procura, quello del pm Roberto di Martino, i principali indagati dell'inchiesta sulle scommesse e le partite taroccate: Massimo Erodiani è stato il primo a fare il nome di Signori durante gli interrogatori, il primo a fornire indicazioni utili, ma a lui sono seguiti anche Francesco Giannone, commercialista dell'ex bomber laziale, e il "piccolo scommettitore" Manlio Bruni.
E proprio la convergenza tra gli interrogatori ha influito sulla credibilità degli indagati, scarcerati ieri, e passati agli arresti domiciliari. Ma se contattano Signori è perché sanno che lui può muoversi molto bene nell'ambiente degli scommettitori, soprattutto quelli asiatici, dove non esiste limite di puntata e si possono vincere cifre enormi.
Con chi altro "scommetteva", in Italia, Signori? Questo stanno cercando di scoprire gli inquirenti, analizzando ancora tabulati e intercettazioni telefoniche. Centrale, in questi giorni, la ricostruzione dell'appuntamento a Bologna, nello studio di Giannone e Bruni, tra l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista, Massimo Erodiani e Beppe Signori.
signori Calcio scommesseUn incontro che Giannone, Erodiani e Bruni hanno raccontato al gip Guido Salvini e al procuratore capo Roberto di Martino. Due personaggi diversi, Giannone e Bruni, più spigliato il secondo, capace addirittura di far sorridere gli inquirenti, più teso il primo, spesso in difficoltà emotiva, a causa di una situazione imprevedibile.
calcio scommesse signoriDopo il contatto, tra Erodiani e Bellavista da un parte, e Bruni dall'altra, l'incontro del 15 marzo può essere fissato. Si parla di partite sulle quali puntare. La prima: Atalanta - Piacenza. Secondo la ricostruzione emersa dagli interrogatori, il duo Erodiani Bellavista, la propone come una partita "loro". Ma non doveva essere soltanto loro, visto che al momento dell'apertura delle scommesse, il banco inizia a crollare per l'alto numero di scommettitori sullo stesso risultato.
A ben guardare, quindi, già il primo affare non è dei migliori. Il secondo, però, è pure peggio. Parliamo di Inter - Lecce. Bellavista ed Erodiani, per quanto emerso dagli interrogatori, e comunque confermato dalle intercettazioni, la spacciano come una partita sicura. La certezza arriva dal portiere Marco Paoloni che, a sua volta, dice di aver ricevuto garanzie dal difensore del Lecce Corvia.
paoloni fc beab b e a bd dbf fb BEPPE SIGNORIErodiani e Bellavista dicono di sapere che, della combine, sono al corrente ben tre difensori del Lecce. Signori capisce di aver creduto a una bufala e proverà, anche tramite Giannone, a farsi restituire i soldi puntati - 150mila euro - da Paoloni. Signori chiedeva delle garanzie. Gli assegni scoperti durante le perquisizioni nello studio di Giannone ne sono la prova.
MICHELA MOGLIE DI PAOLONIErano garanzie che poi, nell'iter della scommessa giocata a Singapore, diventavano importanti, sebbene nei fatti, visto che Paoloni era al verde, risultavano carta straccia. Ma è il principio che conta: quella carta straccia, in realtà, trasformava Signori in una sorta di bancomat per le scommesse più alte.
Marco Paoloni portiereImbroccata una, si poteva scommettere ancora, senza aver mai investito dei grossi soldi. Le due puntate sono andate male. Il gioco con Signori è finito. E proprio a lui, adesso, tocca spiegare la parte più dura. Giannone ed Erodiani sono stati scarcerati, sono agli arresti domiciliari, segno che la procura ha creduto nella collaborazione e la linea difensiva ha dato frutti. "il ridimensionamento delle misure cautelari - dice Fausto Bruzzese, difensore di Giannone e Bruni - dà conto della personalità dei miei assistiti.