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1- SANT’ORO CHIUDE IDENTIFICANDO UMILMENTE LA SUA STORIA E LA FINE DI \"ANNOZERO\" CON LA STORIA E LA FINE DELLA RAI. S’AVANZA UN MARTIRE CHE ROVESCIA LE FRECCE E SI TIENE LE MANI LIBERE: \"NON HO FIRMATO CON NESSUNO ALTRO EDITORE! E ANCHE DA DOMANI POSSO CONTINUARE A COLLABORARE CON LA RAI ANCHE A UN EURO A PUNTATA!\" 2- ANCORA: \"IO SONO DELLA RAI E NON VOGLIO LAVORARE SOLO PER VOLONTà DEI GIUDICI. SE ANDAR VIA SERVE PER TUTTI - FAZIO, DANDINI, GABANELLI, FLORIS, IACONA -, ME NE VADO\" 3- PRECISATO CHE \"CI SIAMO LIBERATI DI MASI\", MICHELONE HA SPARATO UNA SIMPATICA AVVERTENZA PER LA DOPPIEZZA DEL COMPAGNO PRESIDENTE GARIMBERTI: \"NON VOGLIO PORTARE IN PIAZZA I NOSTRI COLLOQUI RISERVATI, PERCHÈ VOGLIO ESSERE BUONO CON LEI...\" 4- COME DAGO-ANTICIPATO, IL TELE-TRIBUNO SI FA PADRONE DI Sé E DEI SUOI PROGRAMMI

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VIDEO- http://tv.repubblica.it/copertina/santoro-a-garimberti-pronto-a-rifare-annozero-a-un-euro/70436?video=&ref=HREC1-2

1- LA SFIDA DI SANTORO: PRONTO A RIFARE "ANNOZERO" PER UN EURO A PUNTATA
La Stampa.it

SANTORO

«Io non ho ancora firmato con nessun altro editore». Michele Santoro nell'anteprima dell'ultima puntata del programma Annozero mette tutto sul tavolo e rilancia. «Nel mio accordo con la Rai c'è scritto a lettere maiuscole che posso continuare a collaborare anche da domani - ha detto ancora Santoro - mi piacerebbe che lei artefice del suo destino (Ndr rivolto al presidente Garimberti) ne discutesse in Cda per una volta vorrei capire se la volete o no questa trasmissione, adesso che siete liberi dai giudici». Ed ha poi aggiunto: «Io sono pronto anche al costo di un euro a puntata nella prossima stagione».

Santoro Corona Stars

Santoro ha infatti ricordato che lui ha fatto un accordo che metteva fine alla vicenda giudiziaria ma non che chiudeva la sua storia trentennale con la Rai. Ed ecco perchè - forte di quelle poche ma ben nette parole inserite nell'accordo - il conduttore ha investito la Rai di questo nuovo problema. Quindi, «Attenzione, presidente Garimberti: anche da domani. Attenzione colleghi della Rai: anche da domani».

E rivolgendosi a Garimberti ha aggiunto:« Non voglio portare in piazza i nostri colloqui riservati, perchè voglio essere buono con lei - ha detto ancora Santoro -, però vorrei che lei questa posizione la prendesse pubblicamente, ne discutesse con il Consiglio, adesso che siete liberi, adesso che i giudici non ci sono più dietro la porta. La volete o non la volete questa trasmissione?».

michele santoro

Nell'anteprima Santoro ha ricordato di lavorare in Rai da più di trent'anni, a partire dallo studio Rai di Napoli, dove c'era un operatore che "non tollerava le imperfezioni" e diceva di essere "un uomo della Rai". Come un autista che lo accompagnava durante una trasferta e che nonostante fosse miliardario perché proprietario di un allevamento diceva "quando mi chiamano vado perché sono un uomo della Rai".

O come l'operatore Marco Ricci che, anche se in appalto, è uomo della Rai, infine come Celentano "che è un uomo della Rai, ma chi è che gli impedisce di fare un programma da più di cinque anni?". Santoro si chiede quindi se il Cda sia della Rai, visto che con le voci della sua uscita verso La7 il titolo di TMedia ha guadagnato il 20 per cento in borsa "seppellendo in un giorno le illazioni sul vero valore di questa trasmissione e sui nostri guadagni".

Masi e Garimberti

Il conduttore ricorda di essere figlio di un macchinista delle Ferrovie che ha mandato cinque figli all'Università: "La vostra visione è che i ricchi devono fare la carità ai poveri. Per me è che la dignità del lavoro è condizione di libertà: e quando si attaccano quelli come me che da figli di macchinisti sono arrivati dove sono si impedisce a persone come mio padre di avere un sogno".

Lorenza Lei - foto Ansa

Santoro ha criticato quindi i vertici Rai che lo hanno portato fino in Cassazione, spendendo anche parte dei soldi entrati grazie alla pubblicità del programma ed è tornato a criticare l'Agcom, rivolgendosi al presidente Napolitano: "Siamo l'unico Paese al mondo dove l'arbitro è espressione dei partiti e lottizzato dai partiti".


IL CASO SANTORO
Lettera di Marco Pannella al "Corriere della Sera"

Nell'articolo di Aldo Grasso sul Corriere di ieri leggo che la Rai aveva « un solo modo per combattere Santoro, fare una trasmissione più interessante della sua. Tentativi ne sono stati fatti, gli esiti li conosciamo: fallimentari». Grasso, naturalmente, sembra dimenticarne uno di questi «tentativi» : quello Fazio- Saviano, con share e ascolti massimi, e proprio per questo notoriamente eliminato ma senza scandalo; nemmeno da parte di Grasso, mi sembra.

Silvio Berlusconi e Marco Pannella

Così se lo si toglie (vero?) anche dal presente, epurandone la memoria come si tenta di fare con i... (mis) fatti, che dispiacciono. È vero che Fazio aveva provato a sostituire con Saviano la Littizzetto. Mal e glien'è incolto e incoglie. È lecito soggiungere che anche sulla tesi di fondo sono in totale disaccordo?

Un servizio pubblico (anche con s e p minuscole, e canoni e statuto a parte) non può - quanto meno lo può solo riconoscendolo e assumendosene la responsabilità - continuare a catapultare la «forza» di un suo investimento ultra ventennale, tradottosi in esiti di efficacia e natura assolutamente goebbelsiana, nell'ambito del sessantennale Regime partitocratico anticostituzionale, antidemocratico antipopolare, italiano. Tanto c'è De Benedetti pronto...

Risposta di Aldo Grasso
Caro Pannella,
veramente parlavo dei tentativi dello schieramento opposto a Santoro. Non mi sembra che Fazio, Saviano e la Littizzetto rientrino nella categoria.

 


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