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SFORMATO GIUSTIZIA: IL CAV. POMPETTA VUOLE VOTARLA GIOVEDÌ NONOSTANTE L’OPERAZIONE - LE OPPOSIZIONI NEL PALLONE: CASINI, FINOCCHIARO, BONGIORNO, TUTTI PRONTI AL CONFRONTO MA NESSUNO VUOLE LEGGI AD PERSONAM (STATE FRESCHI) - VIOLANTE: IL DIALOGO È UNA PERDITA DI TEMPO - COPPOLA CHE CANDIDATO PER IL PDL - YARA: PROCURA CONTRO SANTADECHÉ - BRUNETTA VUOLE GLI STATI GENERALI DELL’ECONOMIA - 8 MARZO, PARLANO NAPOLITANO E CARFAGNA (LEGGERà GLI SMS DI BOCCHINO?)…

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1 - GIUSTIZIA: BERLUSCONI CONCENTRATO SU RIFORMA, PREOCCUPATO PER CASO MONDADORI...
(Adnkronos) -
Silvio Berlusconi fara' di tutto per essere a Roma giovedi' e presiedere il Cdm convocato in via straordinaria per il varo definitivo della riforma costituzionale della giustizia. Neanche l'intervento alla mandibola ferma il Cavaliere, che e' concentrato sulle sue vicende giudiziarie, dal caso Ruby a Mediaset.

Berlusconi insanguinato in piazza duomo

A chi ha avuto modo di sentirlo prima dell'operazione, il Cavaliere, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, avrebbe confidato tutta la sua preoccupazione per la composizione del collegio giudicante nella causa civile sul risarcimento a Carlo De Benedetti per il caso Mondadori.

Sono stati nominati tre giudici che fanno parte di Magistratura democratica, e' un vero scandalo, avrebbe sottolineato il premier, in ambasce perche' stavolta non c'e' solo un attacco politico, ma anche sul piano economico, visto che potrebbe rischiare di essere condannato a pagare milioni di euro, mettendo in difficolta' le sue aziende.

DEBENEDETTI BERLUSCONI

2 - GIUSTIZIA: BONGIORNO, SE RIFORMA MIGLIORA SISTEMA LA VOTERO'...
(ANSA) -
"Non vedo l'ora di leggere i testi della riforma della giustizia; io sono favorevole alla separazione delle carriere quindi se dovesse essere una riforma diretta a migliorare il sistema e a creare la terzietà del giudice la voterei. Se invece fosse una riforma ispirata ai principi che hanno guidato questi 2 anni con leggi come 'cavalli di Troia', che creano un involucro ma dentro solo norme punitive, allora non la voterei". Lo ha detto a Sky Tg24 Mattina il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno.

Giulia Bongiorno e Angelino Alfano

"E' ovvio che c'é una sorta di diffidenza - ha aggiunto il deputato di Fli - perché veniamo da due anni in cui tutte queste leggi in materia di giustizia non hanno rispecchiato quello che dicevano. Cioé ci sono stati una serie di annunci, poi si leggevano i testi e tradivano gli annunci. Io sono la prima a dire che se i testi creano le condizioni per una rivoluzione epocale della giustizia, allora nessuno si farà frenare da questa diffidenza. Alfano ci proponga dei testi con leggi che creino i presupposti per una giustizia nuova e saranno votati". Quanto al conflitto di attribuzione, Bongiorno osserva che "lo spostamento di temi specifici mi pare anomalo, in realtà non so quanto possa essere considerato coretto. Fli approfondirà la questione nei prossimi giorni"

3 - GIUSTIZIA: CASINI, SI' CONFRONTO MA VIA LEGGI AD PERSONAM DISPOSTI A DIALOGO SE PRIORITA' RIFORMA E' INTERESSE COTTADINI...
(ANSA) -
L'Udc è pronta al confronto sulla riforma della giustizia purché la maggioranza sgombri il campo dalle leggi ad personam. Lo ribadisce il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. "Noi del Nuovo Polo - ha spiegato - siamo orientati ad una precisa assunzione di responsabilità. Siamo disponibili a discutere della riforma se la priorità è l'interesse del cittadino. Ma se vogliamo discutere seriamente bisogna spazzare via dal tavolo le leggi ad personam. Se invece restano è chiaro che ostruiranno il confronto". Secondo Casini "chi propone una riforma complessiva della giustizia capisca che deve liberare il campo dall'impiccio delle leggi ad personam".

FINI VIOLANTE E CASINI

4 - GIUSTIZIA: FINOCCHIARO, OK CONFRONTO NO A RISENTIMENTI SU PM...
(ANSA) -
"Una riforma costituzionale non può scaturire da un risentimento personale. Dalla giustizia alle donne il delirio del Premier è senza confini. Ma la piazza del 13 febbraio ha svegliato il paese apatico". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, in un'intervista oggi sull'Unità. "C'é un filo che tiene tutto insieme - spiega Anna Finocchiaro - le inchieste e questa riforma annunciata più come una minaccia contro la magistratura che come un intervento per risolvere i problemi veri del paese. Tutto si lega e si tiene insieme grazie alle due ossessioni del premier, le donne e la magistratura".

ANNA FINOCCHIARO

"Una riforma costituzionale avrebbe bisogno di un largo consenso e invece - sottolinea Anna Finocchiaro - viene usata impropriamente come una clava, più volte minacciata e poi ritirata". "Sulla giustizia il Pd non vuole cambiare nulla? Non è vero, respingo al mittente questa provocazione. Siamo pronti - assicura l'esponente del Pd - ad aprire il confronto ma ripartendo dall'idea della Bicamerale: una giurisdizione unica per magistrati ordinari, contabili e amministrativi; un unico organo di autogoverno e il controllo disciplinare affidato ad un'autorità che per selezione e qualità si rifaccia ai criteri della Corte Costituzionale".

5 - GIUSTIZIA: VIOLANTE, DIALOGARE ORA E' UNA PERDITA DI TEMPO...
(Adnkronos) -
Cercare il dialogo tra maggioranza e opposizione sulla giustizia, "in queste condizioni sarebbe una perdita di tempo". Lo sostiene l'ex presidente della Camera Luciano Violante in un'intervista alla "Stampa" nel prendere atto delle difficolta' estreme di un confronto sulla riforma presentata dal Guardasigilli, Angelino Alfano.

Luciano Violante

"Le condizioni politiche -aggiunge Violante- in questo momento impediscono qualsiasi apertura e questo sia per ragioni legate al contesto, sia per ragioni dfi merito delle proposte. E poi ci sono le motivazioni di ordine morale". Violante allude all'atteggiamento di Silvio Berlusconi sul caso Ruby e osserva che "altrove uomini politici si sono dimessi per molto meno. Mentre il presidente del consiglio neppure ci pensa. E questo e' imbarazzante, non si puo' dialogare con indagato per reati cosi' infamanti, che non ha neanche questa sensibilita' elementare: difendersi da semplice cittadino".

Tra le proposte contenute nella bozza-Alfano, "l'Alta Corte e' una mia idea da anni, ma gettata li', in mezzo a tante altre cose, acquista tutt'altro significato. Anche la separazione delle carriere dei Pm, fatta cosi', e' un pericolo. Il vero problema riconosciuto da tutti, ovvero la terzieta' del giudice, non viene certo risolto creando una corporazione di pm sganciati dalla magistratura che, di fatto, diventano dei super poliziotti, per di piu' -conclude l'ex presidente della Camera- senza il vaglio terzo, o peggio sottoposti al controllo del potere politico".

6 - C-DAY, GIULIETTI: LE PAROLE D'ORDINE SONO TRICOLORE E COSTITUZIONE...
(LaPresse) -
"Le parole d'ordine della manifestazione sono: Tricolore e Costituzione. Poiché giovedì il governo presenterà una riforma della giustizia noi diremo no al bavaglio e qualunque oscuramento. Il corteo partirà da piazza della Repubblica alle 14 e arriverà a piazza del Popolo dove ci saranno delle iniziative che però non vi anticipiamo. Ci saranno artisti, attori, giornalisti che daranno il loro contributo. Inoltre apriremo il corteo ricordando tutti i Paesi che non hanno la Costituzione e a questo proposito interverrà un iraniano e un libico di cui, al momento, non facciamo nomi". Così Beppe Giulietti, deputato e portavoce di Articolo 21, durante la conferenza stampa, alla Camera, per la presentazione della manifestazione, a difesa della Costituzione, che si svolgerà sabato 12 marzo.

yara

7 - YARA: PROCURA, ON. SANTANCHE' HA PERSO OCCASIONE PER TACERE RISPOSTA AD AFFERMAZIONI SOTTOSEGRETARIO SU 'IL GIORNALE'
(ANSA) -
La Procura della Repubblica di Bergamo non ci sta alle affermazioni di Daniela Santanche', sottosegretario all'Attuazione del Programma, che ieri aveva affermato al Giornale che 'Dopo la vicenda della piccola Yara i magistrati dovrebbero dimettersi' perche' 'se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze dell'Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva', e rompe il silenzio che ha caratterizzato questi tre mesi d'indagine sull'omicidio di Yara Gambirasio.

DANIELA SANTANCHE

'L'assurdit... e il livore che connotano tale dichiarazione - si legge in una nota inviata all'ANSA - sono tali che la stessa non meriterebbe alcun commento da parte della Procura di Bergamo, tuttavia sento il dovere di intervenire per evidenziare come, contrariamente a quanto sostenuto dall'autorevole esponente del governo, con il coordinamento del sostituto delegato per le indagini, le forze dell'ordine, la protezione civile, le polizie locali e migliaia di volontari, con un'abnegazione veramente fuori dal comune, si sono prodigati per mesi nella ricerca di Yara Gambirasio e contemporaneamente nell'individuazione dei responsabili di eventuali reati, utilizzando tutti gli strumenti anche tecnologici conosciuti.

Ovviamente la Procura di Bergamo ignora, in quanto utilizzate da altro ufficio di procura, quali siano state le 'risorse e le tecnologie' spese per indagare 'sulle ragazze dell' Olgettina' ma, qualora l'On.Santanche', che evidentemente ne e' a conoscenza, vorra' comunicarcelo, anche se oramai con ritardo, le assicuriamo che siamo pronti a fare altrettanto. Credo che l'on. Santanche', di fronte a questo tragico evento, abbia perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto questo ufficio dal 26 novembre 2010'.

8 - NAPOLITANO: GRAZIE A DONNE CORAGGIOSE DISTRUTTI PRIVILEGI MASCHILI...
(LaPresse) -
"I progressi femminili sono il risultato di azioni e partecipazioni collettive di tante donne nei movimenti, nei partiti, nei sindacati. Il progresso femminile non si deve solo a figure professionalmente eccellenti, bensì anche, e molto, a persone normali che hanno infranto barriere, a donne coraggiose, che hanno distrutto vergognosi privilegi maschili". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo al Quirinale per la celebrazione della Giornata internazionale della donna, citando il caso di una giovane, Franca Viola, che nel 1966 rifiutò di concedere il matrimonio riparatore al mafioso che l'aveva rapita a violentata. "Il suo comportamento - ha sottolineato Napolitano - contribuì a determinare la revisione della norma e conferì alla parola onore il significato che deve avere: rispetto di sè, rispetto da parte degli altri".

Napolitano Mara Carfagna e Paola Concia

9 - 8 MARZO, CARFAGNA: CHIEDIAMO ALLA POLITICA REALE PARITÀ...
(LaPresse) -
"Non possiamo accontentarci: continuiamo a chiedere alle forze politiche e sociali uno sforzo, una reale parità di accesso per le donne". Lo afferma il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, durante il suo discorso al Quirinale per la celebrazione della Giornata internazionale della donna. "Un parlamentare su cinque - spiega Carfagna - è donna, alcune ricoprono ruoli delicatissimi. E' in questo contesto che sono nate leggi importanti per la tutela e la sicurezza delle donne". Il ministro si riferisce all'introduzione del reato di stalking e alle pene più severe per chi si macchia del delitto di violenza sessuale. "Nel 2010 - ricorda il ministro - oltre il 18% degli amministratori locali e il 7,6% dei membri dei consigli di amministrazione delle società quotate è donna".

RENATO BRUNETTA

10 - ECONOMIA: BRUNETTA, BISOGNA FARE GLI STATI GENERALI...
(Adnkronos) -
Gli Stati generali dell'economia al fine di definire e condividere scelte per un programma d'impulso alla crescita. La proposta del governo viene portata alla ribalta ddelle cronache dal ministro delle Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta in un intervento su 'Il Foglio' dal titolo: "Gli Stati generali s'hanno da fare. Ecco un'agenda riformatrice". Il titolare di palazzo Vidoni, in vista della scadenza del 15 aprile quando l'Italia dovra' presentare a Bruxelles due documenti: il Programma di stabilita' e il Programma nazionale di riforma, afferma che il "governo sta lavorando alla predisposizione di questo secondo documento che in bozza e' gia' stato presentato il 5 novembre in Consiglio dei ministri e che per aprile dovra' avere una veste definitiva".

Gli Stati generali "servono a riunire le intelligenze, le conoscenze e le esperienze di tutte le articolazioni economiche della societa' italiana, e anche di quella politica, che hanno capito che tutti gli interessi particolari potranno trovare una tutela efficace nell'ambito di una economia piu' libera, con piu' concorrenza, e quindi con piu' crescita" sottolinea Brunetta.

11 - PER LANCIARE COPPOLA ARRIVA ANCHE BERLUSCONI...
Da "La Stampa" -
La forma è da definire, ma la sostanza è stata annunciata nel direttivo regionale del Pdl convocato per fare il punto sull'investitura, ormai certa, di Michele Coppola come candidato sindaco contro Fassino. Quasi scontato l'appoggio nella Lega, che almeno nelle grandi città - stando a quanto è trapelato ieri dal Consiglio federale del partito - dovrebbe appoggiare gli alleati.

Michele Coppola article

Il vero calcio d'inizio della campagna elettorale lo tirerà Silvio Berlusconi, in visita a Torino il 21 marzo: una riedizione del «blitz» compiuto dal Cavaliere il 26 febbraio 2010 per sostenere Cota. Allora la posta in gioco era la Regione: incontrò i rappresentanti delle categorie al Lingotto, chiudendo con un'esclusiva cena a Villa Sassi. Ora si gioca per il Comune e a portare la bandiera sarà un esponente del Pdl. Il che potrebbe suggerire un'iniziativa meno elitaria, di quelle che permettono a Berlusconi di dare il meglio. L'ipotesi è una convention al Palaisozaki per scuotere il popolo del centrodestra. In subordine, si ragiona su un incontro ai Principi di Piemonte.

12 - MAFIA: DE DONNO, NESSUNA TRATTATIVA CON VITO CIANCIMINO...
(Adnkronos) -
"Non volevamo gestire nessuna trattativa con Vito Ciancimino, non avevamo niente da offrire e niente da trattare". Nega con forza l'esistenza di una trattativa tra lo Stato e Cosa nostra, il colonnello Giuseppe De Donno, indagato dalla Dda di Palermo per violenza o minaccia a corpo politico dello Stato.

Deponendo al processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, De Donno conferma di avere incontrato piu' volte Vito Ciancimino, l'ex sindaco di Palermo, ma non parla di "trattativa". "Si discuteva con Ciancimino - spiega De Donno - su cosa fare per tentare un contatto con Cosa nostra" dopo le stragi di Capaci e di via

 


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