1 - DAGOREPORT
Da "Unratedperez.com", "Gawker.com" e "Mediabistro.com"
http://bit.ly/lzNeRF
http://bit.ly/kV3Oib
http://gaw.kr/klMJul
Eccolo l'autoscatto dello scandalo (e che scandalo!) con cui Anthony Weiner si è giocato la carriera. Arriva, dopo voci e falsi annunci, insieme alla notizia (che notizia!) che la sua povera moglie, Huma Abedine, è incinta.
Finora erano uscite soltanto le foto più soft, ma che quella più estrema fosse in procinto di saltar fuori era nell'aria. Il blogger Usa Andrew Breitbart, tra quelli che hanno contribuito a far emergere il "cyber-Weinersexgate", aveva detto di averla, aggiungendo però di volerla tenere nascosta come garanzia contro eventuali vendette... Ma ieri, invitato ad una trasmissione radiofonica americana, l'ha mostrata ai conduttori. Sono bastati pochi secondi perché l'immagine venisse rubata. Un'altra manciata di secondi ed era già finita su internet.
WEINER E LA MOGLIELa foto va a completare la galleria celodurista del parlamentare Usa, candidato sindaco di New York. Dopo quella di lui a petto nudo, quella di lui che mostra i pettorali, quella del suo pene eretto (anzi barzotto, avrebbe precisato ai giornalisti il cyber-infojato) sotto allo slip grigio, l'immagine "porno" inviata via Twitter ad una delle sue sei amanti del web (tante ha ammesso di averne avute) è l'ultimo tassello (o no?) dell'ultimo scandalo made in Usa.
L'atteggiamento defilato della consorte di Weiner dopo l'esplosione dell'affaraccio aveva dato nell'occhio. Ora si capisce il perché. Anche se lei non conferma direttamente la notizia, il sito Usa "Gawker.com" la dà per assodata: Huma è al terzo mese di gravidanza. Una fonte a lei vicina ha spiegato che lei e Weiner stavano cercando di avere il loro primo bambino da mesi. In vista di un allargamento della famiglia, la coppia, undici settimane fa ha anche messo in vendita il proprio appartamento.
ANTHONY WEINERInsomma, Weiner, mentre pensava a metter su prole, non esitava a sfogare le sue fantasie erotiche su Twitter e Facebook. Con studentesse, giovani professioniste, pornostar... D'altronde, in una conferenza stampa organizzata l'altro ieri, lui stesso ha confessato tra le lacrime di aver ceduto alla tentazione, di aver flirtato su internet con sei donne, scambiandosi messaggi erotici e, appunto, fotografie. Ma ha anche aggiunto di non aver intenzione di rassegnare le dimissioni.
In realtà sembra difficile per lui continuare a fare il politico dopo che anche i suoi compagni di Partito lo hanno di fatto isolato e Nancy Pelosi ha chiesto un'indagine sull'eventuale utilizzo di utenze telefoniche pubbliche, per i suoi giochetti online. In compenso c'è già chi lo cerca offrendo soldoni: il sito Usa di incontri sul web "Sugarsugar.com" gli ha offerto 50mila dollari per fare da testimonial.
2 - IL DILAGARE DEL SESSO (VIA MESSAGGINO) - NON SOLO ADOLESCENTI, IL CASO WEINER SVELA LA MANIA DI "MOSTRARSI" SULLA RETE
Gabriela Jacomella per il "Corriere della Sera"
Chi è senza peccato, diceva qualcuno, scagli la prima pietra. E dunque: vietato far finta di non sapere di che si stia parlando, quando si discute di sexting. Ultima vittima, il deputato americano Anthony Weiner. La prima, chi lo sa; il neologismo - crasi di sex e texting - pare abbia fatto il suo esordio nel 2005. In mezzo, di tutto un po', dal politico finlandese alla minidiva Disney. L'impressione è che in molti- per scherzo o per ossessione, per amore o per noia - abbiano almeno una volta nella vita avuto a che fare con «l'invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso con mezzi informatici».
Con il «Weinergate» , però, il salto di qualità - se così si può dire- è conclamato. In linea di principio, sarebbe innocuo. Un sms al partner, l'equivalente contemporaneo delle lettere appassionate in cui l'eros faceva capolino tra righe vergate con raffinatissime stilografiche. In pratica, sta portando alla rovina più di un personaggio pubblico. Perché in questi casi, il messaggio non era destinato al legittimo/a consorte, bensì a destinatari(e) virtuali, contatti di una serata passata al pc (o di un pomeriggio di noia con in mano un BlackBerry).
WEINER ONLINESexting, lies and a political scandal, «Messaggi sessuali, bugie e uno scandalo politico» , scriveva ieri il britannico Times, parafrasando il titolo del film che proiettò Soderbergh nel firmamento di Cannes. Nel 1989 era la videocamera; oggi, gli schermi dei videofonini, le bacheche virtuali di Twitter (nel caso Weiner) e Facebook.
Il deputato Usa è diventato lo zimbello della blogosfera e dei media dopo aver maldestramente «twittato» una foto (non propriamente artistica) delle sue parti intime: il messaggio personale, destinato a una sconosciuta studentessa del Texas, è rimbalzato sugli schermi di tutta l'America.
E dopo aver tentato, altrettanto goffamente, di metterci una pezza, la promessa democratica di Brooklyn (in molti già lo vedevano sindaco di New York) ha dovuto ammettere che, in effetti, sì, ha scambiato messaggi a sfondo sessuale e foto con sei donne. Nessuna delle quali è la legittima e furibonda moglie. Non si dimetterà, dice. Ma questo «scandalo sessuale senza sesso "vero"», come scrive Murad Ahmed sul Times, non cadrà facilmente nel dimenticatoio. Perché accada, è tutt'altra faccenda.
WEINER MOSTRA I MUSCOLIIl sexting è diffusissimo tra gli adolescenti: nel 2009, in Gran Bretagna, uno su 4 nella fascia 11-18 anni aveva ricevuto un «sext» , e l'Huffington Post definiva il sexting come «teenager che si inviano autoscatti sessualmente espliciti via cellulare» . Oggi la definizione andrebbe aggiornata, affiancando ai teenager «uomini e donne maturi e spesso in posizioni di potere, messe a rischio per una bravata in Rete».
A febbraio era toccato (par condicio virtuale) a Chris Lee, deputato repubblicano, dimessosi - lui sì - dopo che una sua foto a torso nudo, in risposta a un annuncio per «cuori solitari» (ma Lee ha moglie e figlio) di Craiglist, era stata intercettata dal sito di gossip Gawker. Nel 2008, al sindaco di Detroit Kilpatrick e al ministro degli Esteri finlandese Kanerva. Cosa spinga questi adulti tecnologizzati a mandare all'aria una vita intera per un micro-brivido virtuale, resta un mistero.
«Nella teoria freudiana si direbbe "slatentizzare"- sintetizza la psicoterapeuta Gianna Schelotto -. Esibizionismo e voyeurismo fanno parte del percorso che ci conduce alla maturità sessuale; certi atteggiamenti, che nei ragazzini potrebbero essere considerati una tappa evolutiva, se riemergono negli adulti sanno di regressione.
WEINER IN LACRIMEInoltre, le nuove tecnologie propongono uno scenario di "liberi tutti" che innesca lo stesso meccanismo della pornografia: in un mondo in cui è possibile raggiungere centinaia di migliaia di sguardi, perché l'atto sia eccitante devo fare qualcosa di più forte» . Nessun problema, se si è tra adulti consenzienti. Ma prima, magari, servirebbe un corso accelerato di furbizia in Rete.
3 - "E' SOLO SESSO ONLINE". LA FRONTIERA TWITTERIANA DEL PIÙ FAMOSO DEI POMPINI
Paola Peduzzi per "il Foglio"
Le foto non sono nulla, sono soltanto brutte, con quelle orrende mutande grigie e il "deal" dentro (copyright David Letterman), poi con il "deal" fuori (poteva finire senza?), i pettorali, l'espressione del maschio che vuol sembrare misterioso e invece appare per quel che è: eccitato.
ANTHONY WEINERAnthony Weiner - il deputato democratico americano che ha inviato su Twitter alcune sue foto a una valanga di ragazze sconosciute (l'elenco si fa ogni giorno più lungo, lui ha detto che le destinatarie erano sei, ma sembrano di più, anche su Facebook Weiner non si teneva), ha poi cercato di negare inventandosi la versione degli hacker, ha infine ammesso tra le lacrime che i tweet erano suoi e anche le foto - sta cercando di imporre un principio: il sesso virtuale non è tradimento, quelle donne non le ho mai incontrate, ci ho soltanto flirtato un po' sulla rete, nulla di che, il matrimonio tiene e non ho alcuna intenzione di dimettermi.
ANTHONY WEINER IN LACRIMEStava per rovinare tutto da solo, Weiner, durante la conferenza stampa in cui ha ammesso i fattacci (derubricati in "alcune conversazioni inappropriate"), perché stava per chiamare le cose con il loro nome e si è fermato appena in tempo. Stava raccontando, con lo sguardo basso e le immancabili lacrime, che per la maggior parte queste "comunicazioni" erano avvenute prima del suo matrimonio con Huma Abedin, la bella consigliera di Hillary Clinton. Al posto di quelle fredde, anonime, irrilevanti, perdonabilissime "comunicazioni" stava dicendo "relationship", relazioni, ma a metà si è corretto.
WEINERVersione ufficiale salvata: l'obiettivo è far apparire il tutto come un gioco un po' cretino, messo in piedi nei momenti di noia, per rassicurare l'ego di un single cronico che si rigira tra le dita la fede nuziale (si è sposato l'anno scorso, prima era noto per le sue avventurose e frequenti storie d'amore). "Relazioni" sarebbe stato troppo onesto e troppo pericoloso: una relazione implica infedeltà.
anthony weiner penis dickE' la nuova frontiera - triste, poco godereccia, poco spensierata, poco divertente - del "mai fatto sesso con quella donna" dell'ex presidente Bill Clinton, la frase memorabile con cui impostò la sua linea di difesa: è soltanto un pompino, signori miei, non stiamo a farla più grave di quella che è. Weiner, che è amico di Bill e si è confidato con lui fin dal primo momento (sarà stato Clinton a consigliare la strategia?), ripete: "Non ho mai fatto sesso fuori dal mio matrimonio", perché se una persona non la incontri non si può parlare di tradimento.
Nancy PelosiQuando una giornalista ha chiesto a Weiner se avesse fatto sesso telefonico con qualcuna di queste ragazze, lui ha ribadito: "Non le ho mai viste, non siamo mai stati nella stessa stanza, non ho mai avuto con loro relazioni fisiche". Quindi non ho tradito, ho fatto soltanto un po' lo scemo, nulla di cui andare fieri ma neppure nulla per cui vale la pena discutere.
Il dibattito è aperto: mentre alcuni spiegano perché agli uomini piace tanto mandare foto dei loro "deal" e altri tentano di fornire teorie pseudoscientifiche per motivare i tweet (vince la più semplice: l'eccitazione rende gli uomini stupidi), il dibattito è aperto: inviare foto osé on line (oltre a essere di una cretinaggine assoluta perché nulla può essere rimosso da Internet, è come spedire lo scontrino di una cena con una sconosciuta in una busta in- dirizzata alla moglie) è soltanto flirtare?
clinton-lewinskiE se flirtare online è imperdonabile allora perché invece off line si perdona? Ognuno ha la propria teoria, ma è la moglie di Weiner che dovrà trovarne una sua, nella torre del silenzio in cui si è rinchiusa mentre viaggia in Africa con Hillary, e forse si troverà a scoprire che, piuttosto che questo flirtare virtuale ma compulsivo, era quasi meglio un pompino.