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GOMORRA TOUR - BALOTELLI VA A SPASSO PER IL SUPERMARKET DELLA DROGA DI SCAMPIA E A FARGLI DA GUIDA TURISTICA CI PENSANO DUE CAMORRISTI - LA NARCO-ESCURSIONE (IL CALCIATORE VOLEVA VEDERE LE OPERAZIONI DI SPACCIO IN PRESA DIRETTA) È AVVENUTA UN ANNO FA, QUANDO L’ATTACCANTE ERA IN CAMPANIA PER RITIRARE IL PREMIO GOLDEN GOAL - SUPERMARIO E IL PROCURATORE MINO RAIOLA MINIMIZZANO: “NON SAPEVAMO CHI FOSSERO” - MA SE VAI NELLA TANA DELLA ‘PARANZA’, NON INCONTRI CERTO GENTILUOMINI O EDUCANDE...

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Antonio Salvati per "la Stampa"

scampia

Tra i palazzoni di Gomorra come a Disney World. Un tour per capire quanto reali fossero le immagini viste nel film di Matteo Garrone. E per farlo il bad boy Mario Balotelli avrebbe avuto guide d'eccezione: due camorristi appartenenti ai gruppi criminali che controllano lo spaccio in quel supermarket della droga che è Scampia, alla periferia di Napoli. Il viaggio sarebbe avvenuto l'8 giugno dello scorso anno, quando il talentuoso attaccante del Manchester City era in Campania per ritirare il premio Golden Goal.

Accompagnatori, percorso e permanenza: tutto è stato raccontato da una fonte che i carabinieri considerano attendibile. «Balotelli - si legge nel verbale dei militari dell'Arma - aveva chiesto di visitare i famigerati luoghi dello spaccio di Scampia tanto pubblicizzati dalle cronache e per soddisfare la sua richiesta la "paranza" dei Puffi gli ha mostrato le modalità con cui si consuma lo spaccio quotidiano».

balotelli

Ad illustrare le attività della camorra spa «due elementi di spicco - spiegano gli investigatori - di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli, ovvero Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli scissionisti». Alla fine foto di rito con diverse persone all'interno di un'abitazione proprio al rione dei Puffi.

L'ex nerazzurro non ha smentito la sua presenza in quella zona, ma ha spiegato a persone a lui vicine di non sapere «chi fossero quelle persone, quel giorno a Napoli per strada c'era sempre molta gente intorno a me». Tra l'altro Mario avrebbe già chiamato «l'amico che lo accompagnava a Napoli e nella visita a Scampia» per chiedergli spiegazioni.

Anche il suo procuratore, Mino Raiola puntualizza che «se Mario è effettivamente andato a Scampia era perché curioso di vedere quei luoghi tristemente noti. Certamente conclude - non sapeva che le persone con le quali si accompagnava erano legate ai clan». Si dice invece «disgustato», il prete anticamorra don Aniello Manganiello che per anni ha guidato una parrocchia situata proprio nel quartiere napoletano di Scampia.

«Questo episodio ci offende ed è inqualificabile e rende la camorra sempre più forte». I dettagli della visita di Balotelli a Scampia sono descritti in una relazione di servizio allegata al fascicolo di un'inchiesta dell'Antimafia di Napoli. Atti in attesa di essere assegnati a un nuovo pubblico ministero, visto che il titolare ha lasciato recentemente la Dda.

scampia

Le indagini riguardano i gruppi malavitosi che trafficano droga nella periferia settentrionale di Napoli: dentro questo filone, gli inquirenti si sono imbattuti in alcuni episodi di anomali flussi di scommesse in relazione a diverse partite dei campionati di B e di Lega Pro («Modena, Ancona, Crotone, Salernitana, Real Marcianise e Andria», scrivono gli investigatori). Ma anche di tre partite del Napoli (Napoli-Parma, Cagliari-Napoli e Chievo-Napoli) risalenti al campionato 2009-2010.

Soprattutto nel match casalingo con il Parma (conclusosi con un rocambolesco 3-2 per i gialloblù), furono registrate diverse scommesse, con importi elevati, prima dell'inizio del secondo tempo di quella partita. Tutte le puntate sarebbero state effettuate da elementi riconducibili al clan Lo Russo e a quello degli scissionisti. Inoltre, stando sempre ai carabinieri, quel giorno a bordo campo era presente anche il figlio di un boss della camorra. Tutti gli atti sono stati consegnati nel luglio scorso alla Procura federale guidata da Stefano Palazzi.

 


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