Guido Ruotolo per "la Stampa"
SARA TOMMASI
Jeans, scarpe da ginnastica, t-shirt, occhiali scuri. Si concede solo un po' di rossetto, l'irriconoscibile Sara Tommasi, la soubrette, l'escort per la Procura di Napoli, che si presenta alle tre del pomeriggio a Palazzo di Giustizia. Era febbraio quando scoppiò l'ennesimo scandalo a luci rosse che coinvolgeva il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
I pm Marco Del Gaudio e Antonello Ardituro indagando su un giro di falsari si imbattono sulle frequentazioni di Sara Tommasi, che arrivano ad Arcore. Sul registro degli indagati finiscono per favoreggiamento della prostituzione Vincenzo Seiello, alias «Bartolo», e Giosuè Amirante. Sono loro che «procacciano clienti per prestazioni sessuali a pagamento a opera di Sara Tommasi».
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Ieri i pm hanno sentito come parte offesa la soubrette. «Non sono una escort avrebbe detto la ex schedina di Quelli del Calcio - certo è che quel mondo impone dei compromessi...». L'ex naufraga televisiva ha ammesso le sue relazioni con esponenti della politica e ha chiarito i suoi rapporti con gli indagati, con quel mondo legato al clan Mallardo di Giugliano. Con Lele Mora e Fabrizio Corona. E, naturalmente, ha dovuto ripetere l'episodio del 9 settembre scorso, quando due auto di scorta del presidente del Consiglio andarono a prelevarla.
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Una conferma a quanto misero nero su bianco gli uomini della Mobile di Napoli. Quel 9 settembre «Bartolo» è a Roma, a casa del cantante Gigi D'Alessio, chiama Sara Tommasi per ricordarle l'impegno di una serata con un imprenditore di «pannelli solari». La soubrette dà buca: «Devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo».
Quella persona, scrivono gli investigatori della Mobile di Napoli nel loro rapporto, «va identificata nel presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi, poiché subito dopo la sua scorta personale fu notata mentre Seiello e Amirante indugiavano sotto casa della donna, con l'intenzione di parlarle per convincerla a mantenere l'impegno». Raccontano i due impresari al telefono: «Quella ci ha fatto andare fino là, no... ad aspettare... sto scendendo... bello e buono abbiamo visto arrivare queste due macchine... un'Audi A8 e un'Audi A6».
SILVIO BERLUSCONI
Nei rapporti della Mobile, Sara Tommasi viene presentata come una donna psichicamente molto fragile. E colpisce che i vari interlocutori della ragazza, ben consapevoli della sua situazione, continuino a frequentarla o ad avere rapporti. Come Paolo Berlusconi, il fratello del presidente del Consiglio. Dalle intercettazioni telefoniche emergono contatti della ragazza con diversi personaggi pubblici (e ieri i pm napoletani le hanno chiesto conferme): dal ministro della Difesa Ignazio La Russa alla eurodeputata Licia Ronzulli, da Fabrizio Del Noce a Massimo Giletti.
PAOLO BERLUSCONI
E poi, è stato ricordato quell'episodio di Milano Marittima. In una telefonata, la ragazza parla con un suo amico, Andrea, che commenta la sua serata molto disinibita in un locale. «In queste occasioni - si giustifica Sara - non sai mai cosa Lele (Mora, ndr) ti mette nel bicchiere. Ti senti stordita...». Dopo tre ore, l'interrogatorio si è concluso. Ma Sara Tommasi non ha ancora finito di raccontare quelle serate a luci rosse.