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FINALMENTE TROVATO L’ANTI-SAVIANO: ma quale sgarbi d’egitto, È PANSA! - \"libero\" incorona l’autore di \"carta straccia\", IL LIBRO al primo posto della lista dei best-seller CHE RIBALTA LA \"MACCHINA DEL FANGO\" - \"Va a toccare i santini progressisti come Santoro, Fazio e Travaglio, non risparmia nessuno. Infatti l’Espresso e Repubblica hanno ignorato la sua opera\"...

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Francesco Borgonovo per "Libero"

giampaolo pansa - copyright Pizzi

Da mesi, forse anni, il centrodestra si arrovella per trovare un "anti-Saviano", un giornalista o uno scrittore che sia in grado di offrire al pubblico una lettura della realtà differente dalle consuete invettive contro il governo oppressore, contro la Lega che interloquisce con la mafia e contro i giornali "di regime" che agiscono a comando del premier per annichilire i suoi nemici politici.

Adesso è chiaro che un antidoto alle dissertazioni savianesche sulla Macchina del fango esiste, e pensare che l'avevamo qui a portata di mano. I lettori di Libero lo conoscono bene, per la verità anche quelli di Repubblica e tutti gli altri: si chiama Giampaolo Pansa, un signore che ha firmato articoli per i principali giornali italiani e che da due settimane è in testa alle classifiche di vendita con il suo nuovo libro.

"Carta straccia. Il potere inutile dei giornalisti italiani" (Rizzoli) è al primo posto della lista dei best-seller di Arianna, probabilmente la più attendibile delle graduatorie. Nel fine settimana svettava in cima alla classifica della Stampa, era secondo in quella di Repubblica, di nuovo primo in quella del Corriere. Ha surclassato non solo i libri di cucina della Parodi, ma pure le tirate indignate di Stephane Hessel e di Don Gallo. Ha lasciato indietro lo stesso Saviano, che da settimane imperversava con "Vieni via con me" (Feltrinelli), il volume che raccoglie gli interventi letti durante la trasmissione realizzata con Fabio Fazio.

SAVIANO medium

Pansa ha venduto oltre centoventimila copie in quindici giorni, per un totale di nove edizioni: un successo clamoroso anche per un autore conosciuto come lui. Il dato più interessante, però, riguarda il contenuto del suo libro. Che ovviamente non si riduce a una risposta all'autore di "Gomorra", tuttavia presenta un quadro della situazione italiana molto diverso da quello dipinto ogni giorno dalle testate del gruppo Espresso, dai Santoro e dai Travaglio.

Carta straccia

Saviano ha conquistato le folle ripetendo la tiritera sulla Macchina del fango. Ha spiegato che «c'è differenza fra diffamazione e inchiesta» e ha gridato che «la democrazia è letteralmente i pericolo» poiché i media asserviti alla dittatura di centrodestra hanno assaltato prima il direttore di Avvenire Dino Boffo, poi il cofondatore del Pdl Fini. I servizi di Libero e del Giornale, dunque, non erano inchieste, ma diffamazione. Anche se nel caso Boffo c'era una condanna e in quello di Fini si parlava di una casa sottratta al partito (An).

michele santoro anno zero

«Cosa succede in Italia quando si da' fastidio a chi comanda?», teorizzava Saviano, «Si attiva una macchina fatta di dossier, di giornalisti conniventi, di politici faccendieri che cercano attraverso media e ricatti di delegittimare gli avversari». Bene, Pansa in "Carta straccia" analizza la vicenda Boffo e le sue conseguenze. Mettendo in fila i fatti, dimostra che si è trattato di un'inchiesta a tutti gli effetti. Stesso discorso per la famigerata casa di Montecarlo.

Racconta il clima di ostilità feroce che si è sviluppato attorno a Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro e a tutti gli altri giornalisti che non si limitavano a prendere per oro colato il vangelo di Repubblica. Suggerisce che i giornalisti conniventi al potere economico e giudiziario vanno cercati in altre redazioni.

Fazio e Saviano

Va oltre: si concentra sul ruolo politico che Carlo De Benedetti, patron del giornale di Largo Fochetti, ambisce ad esercitare. Narra come Ezio Mauro abbia trasformato il suo quotidiano in un organo di orientamento ideologico, in una corazzata militante. Va a toccare i santini progressisti come Santoro, Fazio e Travaglio, non risparmia nessuno. Infatti l'Espresso e Repubblica hanno ignorato la sua opera.

Marco Travaglio

Sono argomenti che Pansa tante volte ha affrontato nel suo Bestiario su Libero, ma che raccolti in un solo tomo hanno interessato migliaia di persone. Tra i suoi lettori ci saranno sicuramente tanti simpatizzanti del centrodestra, ma devono essercene per forza anche parecchi che votano a sinistra e magari sono stanchi del «giornale guerrigliero» di Ezio Mauro, dei «postriboli televisivi» di Lerner e Santoro, delle notizie a senso unico del Tg3.

DINO BOFFO

Gente che magari ha comprato "Vieni via con me" e i libri di Travaglio e che desidera sentire una campana che non suoni a morto. In queste ore di nuovo si parla di invasione dei mezzi di comunicazione da parte di Berlusconi, di campagna elettorale dai toni drammatici per colpa di Pdl e Lega, si ripetono i copioni raffermi già squadernati in prima serata su Raitre e Raidue. Beh, chi ha letto Pansa ha capito che la Macchina del fango non esiste, che i giornalisti puntano ad esercitare un'azione politica ma spesso falliscono (e non per questo cessano di azzannare il Cav) e che le divinità progressiste non sono infallibili.

VITTORIO FELTRI MAURIZIO BELPIETRO resize

Centomila e più italiani - e speriamo che il numero sia destinato ad aumentare - hanno compreso come funzionano davvero i media qui da noi e quanto poco Berlusconi possa fondare su di essi il proprio consenso. La risposta agli show manettari e ai video processi ce l'abbiamo sotto il naso. E non si paga milioni di euro come alcuni programmi televisivi nei quali il centrodestra ha investito le sue speranza di rivalsa. Costa 19 euro e 90 centesimi più qualche ora di tempo da dedicare alla lettura. E un po' di coraggio, perché a mettersi contro alla macchina del ridicolo di Saviano e soci ce ne vuole.

 


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