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LA STRATEGIA DI MARPIONNE: “PRIMA SPARI, POI TRATTI” - PECORELLA PRENDE IL POSTO DELL’AVVOCATO DI RUBY. IN AUTOSTRADA - LETTA DEVE SBRIGARSI COL VALZER DELLE AUTHORITY - BERSANI SNOBBA ISRAELE - URSO E RONCHI: MOLLARE FINI SENZA TORNARE DAL CAINANO? ARRIVANO I “COESI” - ROSI MAURO FA LA SECESSIONE AL SENATO - MARTONE PAROLIERE DI NAPOLITANO - PIVETTI, CHI ERA COSTEI? - MONS. BETORI CAZZIA LA CHIESA - LE SPIGOLE DEL GENERALE SPECIALE - LA PUBBLICITÀ PORTASFIGA - ISEPPI OSCURATO DA LEI - A PRANZO COL 23…

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A Cura di Enrico Arosio ed Primo De Nicola per "l'Espresso"

GIANNI LETTA

1 - CONSIGLIERI DI STATO - LETTA HA MOLTA AUTHORITY...
Al Consiglio di Stato la regola aurea è che nelle authority indipendenti si sta anche meglio che a Palazzo Spada. E che, quindi, è meglio non lasciarsele sfuggire. Così quando manca ormai un anno alla scadenza del mandato di Antonio Catricalà all'Antitrust ecco che si profila un giro di poltrone molto interessante, sotto l'attenta regia del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. L'attuale presidente del Consiglio di Stato, Pasquale De Lise, punta infatti a prendere il posto di Catricalà.

Non tra un anno ma molto prima. Perché Catricalà, consigliere di Stato fuori ruolo, vorrebbe sostituire Giuseppe Brienza al vertice dell'Autorità di vigilanza sugli appalti, una poltrona che, salvo imprevisti, dovrebbe liberarsi il prossimo 4 agosto. De Lise è stato sfiorato dallo scandalo della Cricca di Anemone e Balducci che gestiva gli appalti della Protezione civile diretta da Guido Bertolaso. Ma, nonostante alcuni indizi, non ne è stato chiesto il rinvio a giudizio. Il 5 maggio scorso un altro consigliere di Stato, Carlo Deodato, è stato designato alla presidenza della neonata Autorità di regolamentazione dei servizi postali.

ANTONIO CATRICALA

E nel maggio del 2012 bisognerà trovare un posto a Corrado Calabrò, presidente dell'Autorità delle Comunicazioni in scadenza tra un anno. I consiglieri di Stato che vengono messi fuori ruolo hanno il singolare privilegio di poter cumulare lo stipendio con il compenso che ricevono in quanto presidenti o componenti di un'autorità di vigilanza. Il che spiega, almeno in parte, perché quei posti siano tanto ambiti. O. C.

2 - SECESSIONE AL SENATO - BENVENUTI A PALAZZO PADANIA...

La secessione leghista? Già realizzata. E nel cuore dello Stato, addirittura a Palazzo Madama, la sede del Senato. Ad averla portata a compimento è la vicepresidente Rosi Mauro, leghista tra le più ardenti e più vicine a Umberto Bossi. Nelle pareti del suo ufficio al terzo piano la Mauro espone orgogliosamente una carta geografica della Padania ricavata da una mappa della Penisola mutilata di tutto ciò che non è nel cuore della Lega, cioè le regioni a sud di Toscana e Marche.

Un modo autenticamente padano di celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia e che continua a provocare indignazione a molti di coloro che quell'ufficio sono costretti a frequentarlo per ragioni di lavoro. A cominciare dai rappresentanti sindacali di funzionari e commessi che alla Mauro devono rivolgersi visto che proprio a lei il presidente Renato Schifani ha delegato tutti i problemi legati alla gestione del personale del Senato. P. D.N.

3 - ISRAELE - BERSANI DÀ BUCA...
C'era Silvio Berlusconi e c'era Gianfranco Fini, che si sono pure stretti la mano. C'era Renato Schifani, presidente del Senato, e con lui Gianni Alemanno, sindaco di Roma. C'erano deputati e senatori, il mondo della finanza, della cultura, della moda. Roma era nel suo splendore primaverile. Insomma, era andato tutto alla perfezione. Perché allora, verso la fine del ricevimento per i 63 anni dello Stato di Israele di mercoledì 11 maggio, l'ambasciatore Gideon Meir aveva il volto corrucciato?

SILVIO BERLUSCONI GIDEON MEIR

Forse perché dovrà tornare in patria per fine mandato e questa era l'ultimo anniversario festeggiato in Italia? Niente affatto. Era dispiaciuto perché fra centinaia di illustri presenze, brillava un'assenza. "Bersani non è venuto", ripeteva. C'è la campagna elettorale, gli facevano notare. "È la motivazione che ha addotto anche lui", spiegava l'ambasciatore: "Ma anche Berlusconi ce l'ha, eppure il tempo l'ha trovato. E comunque Bersani poteva mandare qualcuno a rappresentarlo". Poteva. G. R.

4 - NUOVE FORMAZIONI - URSO CI PROVA...
Un gruppo di coesione nazionale. Oltre il Pdl e oltre Futuro e Libertà. Sta per nascere anche alla Camera. O almeno a questo stanno lavorando Altero Matteoli e Andrea Augello. L'idea sarebbe quella di creare anche a Montecitorio la formazione che ha rimesso assieme al Senato spezzoni del disciolto partito di Fini e Pdl. Una sorta di camera di compensazione per finiani delusi che però non vogliono tornare con il premier né hanno intenzione di finire nei Responsabili. Insomma, un gruppo su misura per Adolfo Urso e Andrea Ronchi. L'ex viceministro al Commercio estero ormai sembra in uscita da Fli. Voce della nuova iniziativa politica il "Secolo d'Italia", alla cui direzione Matteoli a tutti i costi ha voluto il "suo" Marcello De Angelis. V. D.

5 - QUIRINALE - MARTONE SCALA IL COLLE...
Mario Martone come ghostwriter. Il nome del regista, fresco vincitore del David di Donatello con il film "Noi credevamo" ispirato al Risorgimento, è di un certo richiamo, ma lo è anche quello del "committente": Giorgio Napolitano. È stato infatti il presidente della Repubblica a lanciare l'idea con una battuta scherzosa. Il regista napoletano, ospite in Quirinale insieme al mondo del cinema, ha declamato in un appassionato discorso il valore dell'Italia unita "sognata dai poeti", conquistata "da una generazione di ragazzi" e rafforzata dalle sue "differenze che sono il sale e non un ostacolo".

PIERLUIGI BERSANI

Parole condivise da Napolitano al punto da ammettere: "Io ho cercato di dire qualcosa su questo argomento più poveramente quando ho parlato davanti alle Camere. Dico più poveramente perché non avevo mai pensato di prendere Martone come ghostwriter: lo tengo di riserva". VE. P.

6 - I NUMERI DEL PARLAMENTO...
120 sono i deputati e i senatori che hanno anche un incarico nelle amministrazioni locali, in comuni e province. Anche se la legge lo consente, c'è da chiedersi però se riescono a svolgere in maniera adeguata le doppie funzioni, come quelle di presidenti di province importanti (nella lista ci sono Asti, Avellino, Brescia, Bergamo, Biella, Caserta, Foggia, Frosinone, Napoli, Olbia-Tempio e Salerno) o di vicesindaci di città come Roma e Milano.

7 - RICANDIDATURE - RAZZI IN ORBITA...
Uscito a mani vuote dalla distribuzione dei sottosegretariati, il Responsabile Antonio Razzi non si è rassegnato. Ottenuto dal ministro dell'Agricoltura Romano l'incarico di consigliere nella lotta contro la contraffazione alimentare, ha bussato ai vertici del Pdl per avere garanzie sulla futura rielezione. Risultato: promessa orale del Cavaliere, impegno scritto del plenipotenziario Denis Verdini. Faccenda sistemata e futuro garantito, sostiene Razzi, perché a questo punto "carta canta". O. F.

8 - CARRIERE - PIVETTI, CHI ERA COSTEI?...
Fiera di Roma, primo pomeriggio di mercoledì 11 maggio nella sala stampa del Forum della Pubblica amministrazione gremita di giornalisti in attesa di Luca Cordero di Montezemolo. Irrompe eccitata un'addetta stampa della Ibm con un annuncio importante: "Ragazzi, c'è giù la Pivetti a sorpresa nel nostro stand, organizziamo un breve incontro con la stampa. Chi viene che facciamo gli accrediti?".

ADOLFO URSO

Silenzio dei cronisti, che continuano a leggere i giornali, parlare al telefono, battere sulle tastiere dei computer. Il disinteresse non scoraggia però la pr che, un po' meno entusiasta, incalza: "Non viene nessuno, sicuri?". Un giovane cronista dal fondo della sala: "Pivetti chi, Veronica, l'attrice? No? Allora niente, grazie". Risatine, e l'improvvisato incontro con Irene Pivetti, ex presidente della Camera, salta per mancanza di iscritti. M. D. B.

9 - BIOETICA - VANNINO CHITI SI CONFESSA...
Sulla bioetica e le leggi sul fine vita occorre dire no al bipolarismo etico. Serve un patto tra le forze politiche con grandi maggioranze come fosse un cambiamento della Costituzione. È quanto sostiene il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel suo nuovo libro "Religioni e politica nel mondo globale", edito da Giunti.

MARIO MARTONE

Chiti, che in un'intervista al "Tirreno" ha rivelato di essere credente, sostiene anche che nel Pd non ci può essere una divisione di compiti tra ex Ds e ex Margherita. Gli uni che si occupano dei temi sociali ed economici e gli altri del rapporto con la Chiesa e i temi etici. Chiti rivendica agli ex Ds il ruolo di parlare dei temi cari al mondo cattolico. Così una delle prime interviste sul libro l'ha rilasciata a Radio Vaticana, mentre nel programma di presentazioni ci saranno vescovi e personalità cattoliche. M. LA.

10 - SPECIALE A PROCESSO - SPIGOLE IN TRIBUNALE...
Le spigole tornano in tribunale. La Cassazione ha ordinato di fare un nuovo processo all'ex comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale, ora deputato Pdl: la competenza per alcuni reati non era della magistratura militare, ma di quella civile. Speciale era stato condannato per peculato a 18 mesi dalla Corte militare di appello di Roma nel maggio 2010, dopo il famoso carico di spigole e altro pesce fatto trasportare per una cena a Predazzo, dov'era in vacanza presso la scuola della Guardia di finanza. Ora la Cassazione ha sdoppiato in due tronconi il procedimento.

Antonio Razzi

L'uso di velivoli, autoveicoli e personale militare deve essere giudicato dalla giustizia ordinaria, mentre la magistratura militare si occuperà dell'utilizzo di carburante. Un doppio processo che il generale potrebbe però evitare: nel 2013 scatta infatti la prescrizione. P. T.

11 - PUBBLICITÀ/1 - CASSEL LANCIA IN TESTA...
Vincent Cassel pare che fosse da tempo un pallino dell'amministratore delegato della Lancia, Olivier François, appassionato di testimonial per le pubblicità del marchio: ora lo accontenta la Armando Testa, che ha ingaggiato il poliedrico attore francese per lo spot di lancio della Ypsilon cinque porte, al debutto tra fine maggio e giugno. Cassel, per la city car (che in Inghilterra verrà proposta col marchio Chrysler), succede a Carolina Kostner e Stefano Gabbana. A Torino qualcuno vorrebbe anche sua moglie, Monica Bellucci: magari per la Musa. VI. P.

12 - PUBBLICITÀ/2 - GRAND PRIX FA GLI SCONGIURI...
Forse nemmeno Piero Chiambretti, presentatore del Grand Prix di Pubblicità Italia, pensava di dire sul serio quando lunedì 9 maggio, scherzando dal palco, ha parlato di un premio "portasfiga": il film vincitore, il divertentissimo "Need better clothes?", raro esempio sui teleschermi italiani di ironia anglosassone firmato da Lorenzo Marini, pubblicizza gli abiti della trevigiana Glenfield, fallita poche settimane fa con 23 lavoratori cassintegrati.

Irene Pivetti

E non basta: il premio innovazione è andato, fra gli applausi dei creativi e degli altri premiati (Enrico Mentana, Paola Cortellesi, Valerio Massimo Manfredi, Samuel Eto'o, Filippo Inzaghi) a Riccardo Luna, direttore del mensile "Wired" licenziato appena tre giorni prima del Grand Prix, che ha avuto lo spirito di riconoscere: "Wired fa rima con fired". A. M.

13 - L'ARMA SEGRETA DI MARCHIONNE - MANI IN ALTO, OBAMA...
Sergio Marchionne ha avuto fortuna in America, come dimostra la vicenda Chrysler. Ad aiutarlo, oltre all'abilità di manager, potrebbe essere stata anche una sua personale filosofia, lucida e spietata, rivelata da un sindacalista che in questi anni ha avuto spesso a che fare con lui: Giorgio Airaudo, responsabile nazionale del settore auto della Fiom. Al comitato esecutivo del 9 maggio scorso, Airaudo ha raccontato la confidenza che qualche anno fa il capo della Fiat fece a lui e al collega Gianni Rinaldini.

Era il 2004, Marchionne aveva portato a casa la trattativa vittoriosa con la General Motors facendosi pagare per non vendere loro azioni Fiat. E in quella occasione, ai due sindacalisti, l'ad del gruppo torinese confidava il segreto del successo: "Gli insurgents in Iraq fanno bene, perché con gli americani prima spari e poi tratti".

Chiti

Se qualcuno lo avesse sentito allora, l'amministratore del Lingotto con gli Usa forse avrebbe chiuso per sempre. Invece, qualche anno dopo, con la presidenza Obama e l'occasione della Chrysler, Marchionne è tornato negli Usa facendosi affidare il grande marchio sulla via del fallimento. Un successo, indubbiamente. E chissà se ottenuto utilizzando anche con Obama la sua tattica vincente: prima spari, poi tratti. S. C.

14 - CATTOLICI TOSCANI - BETORI SON DOLORI...
"Noi sogniamo una Chiesa finalmente libera dal plagio di una cultura utilitaristica e consumistica che ha inquinato tutto". È uno dei passaggi forti di una lunga lettera di preti e laici cattolici fiorentini. Si allarga il fronte di quanti reclamano una Chiesa schierata dalla parte dei deboli e aperta al dialogo. Per l'arcivescovo Giuseppe Betori, ex braccio destro di Camillo Ruini alla Cei, la missiva è una spina nel fianco. La Firenze cattolica, terra di eretici e di contestatori, scossa dal caso di don Lelio Cantini, accusato di abusi sessuali e "spretato" da papa Ratzinger, si trova ora a dover far fronte al disagio di laici e sacerdoti che chiedono un ritorno al Concilio Vaticano II. E di essere ascoltati. A cominciare dal loro arcivescovo monsignor Betori. M. LA.

15 - MILANO-SERRAVALLE - IL RUGGITO DI PECORELLA...
Ubi maior. L'avvocato, e deputato Pdl, Gaetano Pecorella subentra al collega Luca Giuliante nell'organismo di vigilanza dell'autostrada Milano-Serravalle. È l'unica variazione all'organigramma della società, confermato in blocco. Giuliante, difensore di Lele Mora nel Rubygate, è stato sostituito dopo appena un anno di carica. La vicenda ha una doppia chiave di lettura. La più immediata è legata alle difficoltà dello sponsor politico di Giuliante, Guido Podestà.

monica bellucci ma vincent cassel

Il presidente della Provincia di Milano, principale azionista della concessionaria autostradale, aveva scelto Giuliante anche come tesoriere del partito finché, all'inizio del 2011, lo stesso Podestà è stato rimpiazzato dal senatore Mario Mantovani. L'altra spiegazione dell'avvicendamento sta nell'agitazione fra legali e imputati del processo Ruby che, fra l'altro, ha portato alla rinuncia di Daria Pesce, designata da Nicole Minetti. Giuliante è il legale di Mora. Pecorella difende Emilio Fede, che di recente ha avuto qualche scambio polemico nei confronti di Mora su chi avrebbe portato la minorenne Ruby ad Arcore il 14 febbraio 2010. L'episodio della Milano-Serravalle è un segnale di guerra verso il ticket Mora-Giuliante? G. T.

16 - RAI E GIUBILEO - NON È STATA LEI...
Franco Iseppi, storico dirigente Rai, di cui per un paio d'anni, a partire dal 1996, è stato anche direttore generale, ha un diavolo per capello. E per sfogarsi ha pensato bene di scrivere una lettera all'attuale presidente di viale Mazzini, Paolo Garimberti. Iseppi è stanco di vedersi scippato un titolo di cui è ancora oggi orgoglioso, quello di creatore e massimo dirigente di Rai Giubileo che ha diretto dal 1998 al 2003.

Chiambretti

È capitato infatti che nelle settimane precedenti alla nomina a nuovo direttore generale dell'azienda, tra i vari meriti attribuiti a Lorenza Lei, nelle stanze di viale Mazzini e in qualche comunicato stampa, è stato elencato anche quello di avere diretto con grande successo Rai Giubileo, della quale è stata invece dirigente. Del nome di Iseppi, invece, tutti paiono essersi dimenticati. Da qui la sua amarezza, confessata agli amici, insieme all'annuncio della lettera a Garimberti, massimo dirigente di un'azienda che, secondo lui, sta ormai perdendo "la sua memoria storica". P. D. N.

17 - RAI E PARLAMENTO - RISSA SUL CANALE...
Rai troppo esosa per la Camera. Per l'affitto del canale digitale terrestre con il quale Montecitorio vorrebbe realizzare una propria tv, viale Mazzini ha chiesto 1,8 milioni di euro all'anno. Alla Camera ritengono la cifra eccessiva e così, in attesa che la Rai faccia un prezzo più basso, c'è già chi studia una norma ad hoc che obblighi il servizio pubblico a prestare, gratuitamente, uno dei propri canali al Parlamento, sulla base degli obblighi previsti dal contratto di servizio. M.LO.

18 - UNIVERSITÀ - BOCCONI D'ARTE...
Tra le ultime opere arrivate, "Cancellazione del debito pubblico" di Emilio Isgrò, donata dai collezionisti Andrea Manzitti e Cristina Jucker. Da Milano arriva una novità per l'università italiana: la creazione di Bocconi Art Gallery, l'esposizione di oltre 60 opere contemporanee in comodato d'uso, che verranno sostituite ogni 18 mesi; e la raccolta, nel tempo, di una collezione propria, in un'ottica no profit.

marchionne

C'è un Comitato arte presieduto da Severino Salvemini, professore di economia per la cultura, la consulenza critica di Paola Nicolin, l'accordo con l'Associazione dei musei di arte contemponea. L'ateneo paga solo i costi assicurativi e di installazione, e offre ai cittadini (non solo a prof e studenti) maestri come Pomodoro e Fermariello, Kounellis e Debora Hirsch, William Klein e Denis Oppenheim. A costo zero. E. A.

19 - A PRANZO COL FATTORE C...

A Roma, in via Pietro Cavallini, dietro al Palazzaccio, "23 Cavallini" sta diventando il ristorante glamour degli under 40. Il proprietario, Alessandro Geraldini, per un anno ha fatto il cronista a Dagospia.Il cuoco, Michael Rosenfeld, è newyorkese. Arredo da loft e menù ricordano Manhattan: omelette, hamburger, roast beef e caprese. Geraldini lo ha chiamato 23 in omaggio al fattore C: per due volte, con quel numero, ha fatto l'en plein alla roulette (a Montecarlo e a Las Vegas). "E nella tombola romana", spiega, "il 23 è proprio il fattore C...". Tra gli avventori Lapo e Ginevra Elkann, Bianca e Coco Brandolini d'Adda, Clementina di Montezemolo, Raoul Bova, Margherita Missoni. In progetto, se arriveranno i permessi, la trasformazione dello scantinato in discoteca. E.AT.

 


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