Marco Cremonesi per Il Corriere della Sera
"Prova di maturità» . O, ancora più spesso, «salto di qualità» . Sono le espressioni che ricorrono più spesso nei discorsi dei piani alti del Carroccio. L'imminente tornata di nomine nelle spa pubbliche- il 4 aprile scadono i termini per la presentazione delle candidature - nella Lega è considerato un autentico spartiacque. Ben più che non il contemporaneo - e connesso - rimpasto di governo.
Tremonti e Gianni Letta Dal RiformistaDal punto di vista padano, l'interesse ai nuovi assetti dell'esecutivo è concentrato sull'Agricoltura. Forse non è del tutto vero quel che ha detto Umberto Bossi l'altro giorno: «Ci va bene chiunque, purché si risolva il problema delle quote latte» . Eppure, non è l'Agricoltura lo snodo fondamentale. Assai sentita è anche la promozione di uno degli economisti del movimento, il senatore Massimo Garavaglia. Che potrebbe puntare a sostituire il neopresidente Consob Giuseppe Vegas come sottosegretario (o viceministro) all'Economia.
HIULIO TREMONTI ENRICO LETTA PERLUIGI BERSANI - copyright Pizzi omi08 i guarguaglini i lettaChi invece, con ogni probabilità, lascerà via XX settembre è Sonia Viale. Destinazione, il Viminale. Sottosegretaria con la delicatissima delega all'Immigrazione. Ma è certamente vero che la partita strategica è quella delle aziende pubbliche: «È lì - spiega un alto dirigente leghista- che noi ci giochiamo la fiducia di quella filiera che va dal mondo imprenditoriale alle banche, ed è lì che dobbiamo dimostrare che al Nord siamo diventati forza egemone, non solo politica ma in grado di esprimere un tessuto di manager. Interfacce vere del mondo produttivo, là dove l'alleato può schierare, al massimo, una serie di bande: chi, oltre a noi, può fare asse da Torino a Udine?» .
La carica simbolo è quella di numero uno di Finmeccanica. Un colosso da oltre 75 mila dipendenti, tra le prime dieci aziende al mondo nel settore della difesa, le cui controllate sono perlopiù insediate al Nord: AgustaWestland e Alenia Aermacchi nella culla varesina del movimento, Oto Melara a Brescia, Alenia aeronautica nel torinese e molto altro.
gianni letta giu tremonti LaStampaIl nome, per il colosso di piazza Monte Grappa a Roma, è quello di Giuseppe Orsi, amministratore delegato di AgustaWestland. Piace a Giulio Tremonti (il Tesoro è azionista al 33%di Finmeccanica) e piace al Carroccio anche se di certo il manager non può essere considerato uomo di partito. Resta un problema.
grgln10 gianni letta guarguagliniGianni Letta - fin qui dominus quasi assoluto sulle nomine nelle aziende pubbliche- sostiene la riconferma di Pier Francesco Guarguaglini, forte anche dei risultati conseguiti. Per il consolidato asse tra Tremonti e padani, questo è semmai un motivo in più per non recedere. Magari, tenendo desta la memoria sulle inchieste della Procura di Roma che coinvolgono Marina Grossi, moglie di Guarguaglini e amministratore delegato della controllata Selex. Subito dopo la multinazionale della difesa, nelle priorità del Carroccio vengono le Poste.
4ang34 calvesi guarguaglini mitoraij veltroni lettaUn boccone minore rispetto a Eni o Enel, ma con caratteristiche per il Carroccio particolarmente appetibili. Da un lato, il decreto Milleproroghe ha introdotto la strategica possibilità, per Poste italiane, di acquistare banche. Dall'altro, aspetto forse ancora più significativo, c'è il network. La capillare rete degli sportelli che in prospettiva potranno diventare il punto di erogazione di un gran numero di servizi.
GIUSEPPE ORSIGià oggi, per esempio, gli uffici postali sono il terminale presso cui gli immigrati possono fare domanda per i permessi di soggiorno. In questo caso, il nome più accreditato è quello dell'amministratore delegato di Consip, Danilo Broggi. Le partite hanno scadenze brevi. Da questo punto di vista, la riunione del consiglio federale del Carroccio di lunedì prossimo, sarà un appuntamento tutt'altro che formale.
2- CONSOB A GROUPAMA: L'OPA È OBBLIGATORIA
Sergio Bocconi per il Corriere della Sera
In base all'operazione presentata alla Consob, Groupama sarebbe obbligata a lanciare l'opa sul capitale di Premafin e Fonsai. Così la commissione guidata da Giuseppe Vegas ha risposto al quesito dei francesi, che ieri hanno diffuso il «verdetto» dell'authority aggiungendo che il gruppo assicurativo «esaminerà la situazione» quando saranno rese note anche le motivazioni. Ieri in serata la Consob ha inviato la lettera ai francesi con le spiegazioni sul parere, che Groupama dovrà comunicare al mercato già oggi e comunque entro il weekend.
groupamaNel frattempo ieri i titoli del gruppo di Salvatore Ligresti sono rimasti sospesi per l'intera seduta. Le ragioni del verdetto non sono dunque ancora note. Ieri Groupama ha reso noto di aver «preso atto del parere di Consob che un'opa debba essere promossa sul capitale di Premafin e di FonSai nel caso in cui Groupama, anche in quanto azionista di minoranza, partecipasse all'operazione così come presentata alla Consob» . Poche parole che tuttavia sembrano dare qualche indicazione su quali elementi possano aver orientato la Consob nel parere.
angi35 gius vegas giu tremontiL'accordo fra Groupama e la famiglia Ligresti, reso noto il 29 ottobre 2010, ha previsto l'ingresso dei francesi in Premafin in occasione di un aumento di capitale da 225 milioni. Al termine del quale i Ligresti sarebbero scesi nella holding al 34%mentre i francesi, investendo 150 milioni fra nuove azioni e diritti, sarebbero diventati i secondi soci con il 17%.
ve110 geronzi mass ponzellini ligrestiGroupama quindi azionista di minoranza, anche se rilevante. Però la lettura delle clausole previste dall'accordo sembrano in qualche modo «limitare» il potere di controllo dei Ligresti: a Groupama viene garantita una rappresentanza in consiglio, i Ligresti si impegnano a non modificare il perimetro del gruppo, cioè a non cedere azioni di Premafin e delle controllate, per due anni e successivamente a consultarsi con Groupama in caso di cessioni.
Una clausola di «lock-up e consultazione» dunque, che pare avere l'effetto di «congelare» di fatto la situazione attuale per un biennio. Ed è possibile che per la Consob le condizioni previste consegnino a Groupama un potere che va al di là delle prerogative di un semplice socio di minoranza.
2 ger07 ligresti geronziNon è dunque escluso che la commissione abbia ritenuto che l'accordo possa configurare un cambio nell'assetto di controllo e in particolare la sussistenza di un controllo congiunto Groupama-Ligresti su Premafin e dunque su FonSai. Circostanza che di conseguenza potrebbe far scattare l'obbligo di opa. A questo punto invece, il fatto che i francesi abbiano indicato in sede di quesito alla Consob anche l'eventuale volontà di entrare direttamente in FonSai non appare determinante ai fini del parere sull'offerta pubblica. Cosa dunque può accadere?
Massimo Sarmi postino angi33 vegas tremonti pedulla ponzelliniLa compagnia guidata da Jean Azéma ricorda nella nota di ieri che, «come previsto dall'accordo con gli azionisti di maggioranza di Premafin» , cioè la famiglia Ligresti, «l'investimento previsto da Groupama nell'ambito dell'aumento di capitale di Premafin è condizionato dall'assenza dell'obbligo di lanciare l'opa» su Premafin o controllate. Ciò però non significa al momento l'automatica ritirata di Azéma: la compagnia francese esaminerà la situazione quando sarà «debitamente informata»