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UNA BANCA D’AFFARI CI SEPPELLIRÀ - OBAMA E GEITHNER SCHIACCIATI SOTTO LA MOLE DI AIG, IL GIGANTE ASSICURATIVO SALVATO NEL 2008 GRAZIE A 182 MLD $ - ORA SI SA CHE IL salvataggio FU VOLUTO DALLA FED, MA ANCHE dai poteri marci DI WALL ST., IN PALESE CONFLITTO D’INTERESSI - con il pretesto di “SALVARE LA FIDUCIA NEL SISTEMA”, obama SALVÒ SOPRATTUTTO GOLDMAN SACHS, MORGAN STANLEY, BANK OF AMERICA E UNA DECINA DI BANCHE EUROPEE, TRA CUI DEUTSCHE BANK...

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Guiomar Parada per "il Riformista"

logo AIG

L'idea dell'inferno di Woody Allen era essere sepolto vivo con un agente assicurativo. Ed è proprio la situazione in cui si trovano oggi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il segretario del Tesoro Timothy Geithner, schiacciati sotto il peso di Aig, la maggior compagnia di assicurazioni del mondo, oggetto nel 2008 del più grande e controverso salvataggio della storia: 182,3 miliardi di dollari senza i quali Aig, fallendo, poteva far collassare l'economia mondiale.

Tra gli inquietanti retroscena di questa storia tutta interna a Wall Street - e confermati da commissioni ufficiali - spicca il fatto che il bailout di Aig sia stato concepito dalla Federal Reserve di New York e dai membri di banche d'investimento in palese conflitto d'interessi. Oltretutto, i loro stretti rapporti condizionarono le scelte strategiche «trascurando approcci alternativi» che avrebbero risparmiato miliardi di dollari di fondi pubblici.

obama

Dai rapporti ufficiali emerge anche che parte del denaro finì direttamente nelle casse della banca d'investimento Goldman Sachs. Il nome della gigante banca d'affari ricorre più volte in questa storia. Ma la vicenda inizia con le mosse di uno scaltro imprenditore, Hank Greenberg: con una spericolata architettura finanziaria e grazie all'abilità dei manager di "abbellire" i conti, mise in piedi un gigante con un bilancio di mille miliardi. I quarant'anni dell'era Greenberg finirono nel 2005 con un'indagine della procura di New York. I reati contestati? Frodi.

Però, non ci volle molto perché la diciottesima società del mondo tornasse alle vecchie pratiche e ad ammassare miliardi. Il miracolo era pieno di acronimi: Cdo e Cds. Oltre ad assicurare quasi tutta la finanza americana contro il rischio di perdite nell'attività creditizia, Aig assicurava i Cdo, esotiche cartolarizzazioni di mutui di varia qualità dei quali nessuno sapeva - o voleva - calcolare il valore e meno ancora il rischio.

GEITHNER

Grazie all'alto rating, Aig emetteva le polizze - i Cds - senza depositare garanzie. Il problema cominciò quando un declassamento del rating da parte delle stesse agenzie che attribuivano una tripla "A" a molti titoli tossici, costrinse Aig a fornire garanzie di liquidità di cui non disponeva. Quando il mercato immobiliare implose facendo crollare il valore dei Cdo, Goldman Sachs e le altre società assicurate si rivolsero per essere liquidate all'assicuratore che aveva sempre meno liquidità. Nella Wall Street dell'autunno 2008, stordita dal fallimento Lehman, un default di Aig avrebbe avuto un effetto domino facendo fallire Goldman e altre banche in tutto il mondo.

Per il presidente della Fed di New York Geithner e per Henry Paulson, segretario del Tesoro di Bush e, guarda caso, ex presidente di Goldman Sachs, a metà settembre fu chiaro che l'emorragia andava fermata, magari con un consorzio privato, ma le banche d'investimento JpMorgan e Goldman Sachs avevano risposto «no grazie».

lloyd Blankfein DI GOLDMAN SACHS

Per preparare un salvataggio la cui complessità, si disse, era comprensibile solo agli insider, fu chiamato come consulente l'avvocato di JpMorgan. Mentre il mondo si avvicinava al baratro, la Fed concesse ad Aig un primo prestito di 85 miliardi di dollari, rifiutandosi tuttavia di comunicare i nomi delle creditori che sarebbero state ripagati al 100 per cento per titoli con un valore a quel punto irrisorio.

Ora si sa che il denaro pubblico destinato a «salvare la fiducia nel sistema» difatti salvò «controparti» come Goldman Sachs, Morgan Stanley, e Bank of America e una decina di banche europee, tra cui Deutsche Bank.

Gli scambi "incestuosi" tra Wall Street e le autorità finanziarie sono una costante e non sorprende che l'opinione pubblica sia convinta che come Bush, la Fed e Obama privilegino gli interessi delle banche. Forse per contrastare ciò, ora ferve l'attività delle autorità. Goldman Sachs dovrà pagare nuove multe per frode, dopo i 500 milioni di dollari dello scorso anno.

Merrill Lynch

A Manhattan, mercoledì, a una superstar dell'investimento sono state confermate le accuse di insider trading che potrebbero costargli 15 o 20 anni di carcere.
Giovedì al Congresso si è fatto il punto sulla riforma del sistema finanziario che prevede requisiti di capitale più alti, stress test annuali e l'obbligo di stilare il «testamento in vita», ossia il piano per un ridimensionamento in caso di collasso per gli istituti che pongono un rischio sistemico.

Bank of America

Tuttavia non è chiaro ancora come si "ridurranno" quelli «troppo grandi da lasciar fallire» o come si implementeranno le norme Basilea III. E mentre il fronte dei regolatori avanza lentamente, quello delle banche avanza compatto minacciando delocalizzazioni e altre strette al credito che «prolungherebbero la sofferenza della disoccupazione». Tra l'altro, continuando a lavorare come se niente fosse, come fa Win Neuger, il gestore della divisione che distrusse Aig.

GOLDMAN SACHS

È stato fatto molto per abbassare il rischio di un nuovo collasso quasi totale dell'economia globale? Fuori dal perimetro del Finantial District ne sono convinti in pochi. E sì, anche le agenzie di rating Standard and Poor's e Moody's hanno la sede in quei 12 chilometri quadrati.

 


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