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IL PADIGLIONE DEI MATTI - SGARBI SVELA IL SUO PROGRAMMA ALLA BIENNALE D’ARTE E SBUCA FUORI CHE GRAN PARTE DELLA SINISTRA HA ACCETTATO L’INVITO SCEMO DEL CRITICO D’URTO (DEI NERVI): Scegli chi è il maggior artista italiano vivente? - E GIù UNA FILA INTERMINABILE DI PENNELLI NOTI E ILLUSTRI CARNEADI SCELTI DA Bertolucci, Olmi, Guglielmi, Miriam Mafai, Mariuccia Ciotta (ex direttore del \"manifesto\"). E poi divini intellettual mondani Mieli, Augias, Sartori e via cantando con Odifreddi, Agabem, Citati e Morricone...

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Vittorio Sgarbi

1- DAGOREPORT
Prova generale per il nuovo Padiglione Italia che la Mostra veneziana dedica a Sgarbi. Il critico d'urto (di nervi) inizia la conferenza salutando Giorgio Albertazzi in qualità di saggio del suo Padiglione. L'arzillo ottantenne fa ancora sesso come il Banana e come farà lui - Sgarbi - dal momento che il padre solo ora a novant'anni accusa cedimenti prostratici.
Prosegue il monologo parlando di Ferrara e Bologna, culatello e salama al sugo, cibi locande e lazzi vari.

Dopo circa 40 minuti la platea protesta. E lo Sgarbone finalmente comincia a fare quello che è il suo "prodotto tipico": urlare. Urlare perchè la biennale è tutta roba sua e dunque la racconta come vuole lui visto che lo Stato non gli ha dato una lira (nonostante poco prima Antonia Pasqua Recchia, direttore generale per le Belle Arti del ministero, avesse detto che un milione arrivava dalle casse del ministero).

Il mattocchio strilla: "L'ho pagata con i miei soldi e soprattutto con quelli di Emanuele Emmanueleuele". Il vecchiardo che, grazie ai quattrini della Fondazione della cassa di Risparmio di Roma, si sollazza a dirigere il PalaExo e le Scuderie del Quirinale, sta lì fermo e impietrito.

bertolucci bernardo 01

Finalmente si comincia a parlare del Padiglione della Laguna che è una cosa a metà fra il gioco di società e l'elenchi alla Fazio&Saviano. Dunque, funziona così: a centinaia di intellettuali viene fatta la seguente domanda: Scegli chi è il maggior artista italiano vivente?

Che alle intellettuali orecchie deve essere suonato: chi appenderesti sul divano? Da qui un elenco sgangherato di nomi noti e illustri sconosciuti (forse già incautamente appesi sul divano di casa) che non hanno nulla a che fare fra loro, da Carla Accardi a Eugenio Carmi, da Adriana Asti a Marco Dolcetta, da Gianluigi Colin (art director del Corriere della Sera) a Gillo Dorfles, da Cucchi a Chia e poi ignoti a più: tali Luigi Frappi, Paolo Grassino, Grazia Cucco, Davide Coltro...

Noti invece sono gli intellettuali di destra tipo Giuliano Ferrara o Forattini e soprattutto di sinistra (solo la Tamaro gli ha detto no, dice) che non hanno resistito al richiamo del quiz (non si sa mai, si vinca qualcosa)

7m43 ermanno olmi

E Sgarbi li elenca tronfio: Bernardo Bertolucci, Ermanno Olmi, Angelo Guglielmi, Miriam Mafai, Mariuccia Ciotta ex direttore del "manifesto". E poi divini intellettual mondani Paolo Mieli, Alberto Abruzzese, Corrado Augias, Giovanni Sartori con compagna artista Isabella Gherardi segnalata da Gaia Servadio e via cantando con Odifreddi, Agabem, Citati e Morricone. Tutti a segnalare creativi amici e parenti in nome dell'Unità d'Italia.

2- BIENNALE, SGARBI ACCUSA: DAL MINISTERO NON MI HANNO PAGATO
IL CURATORE DEL PADIGLIONE ITALIA DENUNCIA ANCHE MANCANZA SPAZI
(TMNews) -
Si è trasformata in uno show di più di tre ore di Vittorio Sgarbi la presentazione degli artisti che saranno quest'anno ospitati nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Sgarbi, nominato dall'ex ministro Bondi curatore del Padiglione, ha accusato il ministero dei Beni culturali di averlo fatto lavorare per un anno a questo progetto senza ricevere nessun compenso e di non avergli concesso gli spazi sufficienti per ospitare tutti gli artisti e le mostre che vorrebbe portare a Venezia.

ANGELO GUGLIELMI

"Finora non ho avuto una lira per il mio lavoro, ho dovuto anticipare le spese e i viaggi di tasca mia: lavoro da un anno come curatore ma c'è una totale assenza di finanziamenti pubblici. L'unica garanzia l'ho avuta da Berlusconi. Non ho visto ancora un contratto e non è detto che lo accetti quando mi verrà presentato", ha affermato il critico d'arte.

La dottoressa Recchia, direttore generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanea del Mibac ha puntualizzato: "Il ministero ha stanziato un milione di euro alla Biennale per l'allestimento del Padiglione Italia, che servirà a coprire varie voci, dall'assicurazione delle opere alla pubblicità, e che comprende anche il compenso del curatore: questo è stato possibile solo grazie all'intervento del ministro Galan, che ha stanziato un fondo aggiuntivo dei 750mila euro oltre i 250 previsti prima del reintegro del Fus".

9m54 miriam mafai

Il Padiglione voluto da Sgarbi si presenta come un'opera faraonica: 230 artisti esposti solo all'Arsenale di Venezia, contro i 21 ospitati complessivamente negli ultimi 4 anni, più 158 giovani allievi delle Accademie di Belle Arti che esporranno di fronte all'Arsenale. Ma il curatore aveva previsto anche una ventina di mostre per tutta la città: da quella sugli artisti stranieri che vivono in Italia, a quelle su Canaletto o sulla collezione privata di Elton John.

MIELI

"A Venezia dovrebbero arrivare più di 700 artisti ma non sapremo dove metterli. Gli spazi dell'Accademia su cui contavamo non saranno pronti e sono indisponibili anche molte altre sedi. E' per questo che ospiteremo le opere di grandi artisti che hanno vissuto in Italia come Cy Twombly e Balthus su 60 gommoni in laguna: così documenteremo la loro esistenza anche se alla Biennale non c'è posto per loro".

isc06 corrado augias

La dottoressa Recchia del Ministero ha assicurato che si sta cercando di allestire alcune mostre in altre sedi a Venezia, ma ha sottolineato: "Stiamo cercando di rendere disponibili alcune palazzi, ma il progetto pensato da Sgarbi richiederebbe 100 Biennali o tutta la città a disposizione".

 


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