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ALTRO CHE STELLE, MOVIMENTO CINQUE PIVELLE - SE IL PD È LÌ LÌ PER SFALDARSI, ALTRETTANTO SI PUÒ DIRE PER IL M5S

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1 - BEGHE SU ROMA E CIPRO LA LOMBARDI RISCHIA IL POSTO

VITO CRIMI - ROBERTA LOMBARDI

Paola Zanca per "Il Fatto Quotidiano"

"Se la longobarda candidata quasi-eletta al Parlamento si permette di proporre ‘sondaggi' su una persona con il chiaro scopo di escluderla da una votazione democratica e di pubblicare su un forum email private, cosa potrà fare in Parlamento?".

Roberta Lombardi capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle arriva in Senato per il vertice tra il Movimento e il Pd jpeg

È il 30 gennaio, due mesi fa. Mancano poche settimane alle elezioni quando Stefania Trocini, sul forum del Movimento 5 Stelle romano, si interroga sul futuro di Roberta Lombardi. Che non solo è stata eletta, ma è diventata pure la prima capogruppo alla Camera. E già la vogliono cambiare. Tre sere fa, durante una assemblea dei grillini a Montecitorio, Adriano Zaccagnini si alza in piedi e tuona contro la presidente pro-tempo-re.

ADRIANO ZACCAGNINI

Poche ore prima, in aula, la Lombardi si è permessa di fare un intervento su Cipro diverso da quello concordato con il gruppo. Uno sgarbo inaccettabile per il Movimento che vota su ogni virgola che cambia (la linea dura contro le sparate personali ha già fatto saltare la nomina di Martinelli come consulente per la comunicazione). Eppure, lei ha fatto di testa sua. Zaccagnini si è calmato, ma ormai tra i 5 Stelle tira una brutta aria, tanto che oggi potrebbero arrivare a un voto su di lei: "Roberta - dicono - sta esagerando".

DANIELE MARTINELLI

Scuotono la testa mentre riascoltano lo streaming delle consultazioni con Bersani. Quando il segretario del Pd finisce di parlare, lei lo guarda da sopra gli occhiali e lo stronca: "Mi sembrava di sentire una puntata di Ballarò".

Sulla sua pagina Facebook la massacrano ("Di rado si è vista tanta incompetenza insieme a tanta spocchia"). E tra i deputati non va meglio: "Non ha rispetto del ruolo che ha, era un incontro istituzionale, non si può rispondere così". Eppure, chi la conosce, non cade dalle nuvole. Non è un caso che a perdere le staffe in assemblea sia stato Zaccagnini. Romano come lei.

MARCELLO DELL'UTRI

La Lombardi è una delle fondatrici del Movimento nella Capitale: modi bruschi, filo diretto con Grillo, ha organizzato i primi incontri dei neoeletti negli alberghi. Eppure, quattro anni fa, un gruppo di attivisti decise di fondare un meetup parallelo, pur di non avere a che fare con lei.

È dagli 878, così si chiamavano i dissidenti, che arrivano alcuni degli eletti laziali, per esempio, Carla Ruocco e Paola Taverna. Chi è arrivato dopo, invece, l'ha vista all'opera sul caso Luca Marsico, l'attivista in corsa per il Campidoglio (si è votato la settimana scorsa) escluso con un sondaggio promosso dalla Lombardi. Lo scontro nasce sul numero degli aventi diritto al voto, ma sono i giorni in cui scoppiano le bombe Salsi e Favia.

Marsico denuncia la fobia degli "infiltrati", dice che sono "partiti con il piede sbagliato", racconta tutto a Grillo e in una mail scrive che se non stanno attenti, sarà "la stampa a dare la spinta".

bersani luigi

Marsico viene accusato di minacciare il Movimento, la Lombardi pubblica sul suo blog la mail incriminata e indice il referendum. "Marsico non ha più la mia fiducia", scrive la futura capogruppo: "Ho informato lo Staff" e "comunicato" l'apertura del sondaggio: "Il metodo migliore per decidere su situazioni come queste - dice Lombardi - perché ci sono momenti storici come questi dove bisogna decidere se morire demo-cristiani o se vivere con ardore e coraggio".


2- NON TI RIVOTO: LA VENDETTA CORRE SUL BLOG DI BEPPE
C.D. per "Il Fatto Quotidiano"

Dal cyberspazio si solleva un boato. "Siete ridicoli" (Guy F.). "Delusione, delusione" (Paola Bassi). "Grazie di esservi candidati per stare a guardare il Paese che va alla deriva" (Francesca Frati). "Non avrete mai più il mio voto" (Federico R.). "Ho paura. Ho sempre seguito il Movimento con grande affetto e speranza, adesso non capisco, non vedo nulla nel futuro con questa strategia" (Nicola A.).

grillo casaleggio

Hanno un nome e un cognome gli oltre duemila commenti postati sul Blog di Beppe Grillo durante e dopo la diretta streaming delle consultazioni tra M5S e Pd. La rivolta 2.0 scoppia soprattutto tra i grillini, adesso pentiti. "Avete perduto un'occasione per dimostrare il vostro talento (Matteo D'Ambrosio).

"Assisto esterrefatto a una zuffa fanciullesca - scrive Carlo G. -. Purtroppo ho dovuto prendere atto dell'inconsistenza politica e dell'assoluta mancanza di buonsenso". "Avete ripetuto a memoria un copione senza nemmeno ascoltare, non è vero che dalla base tutti sono d'accordo".

Aspettative disattese e alcuni consigli, come questo: "In questo momento di crisi bisogna pensare al bene del Paese. Dare la fiducia al Pd non vuol dire essere come loro". Se fosse per gli elettori del M5S, meglio fare l'accordo con Bersani o proporre un candidato, anziché fare ostruzionismo. "Una non fiducia è stallo che non porta a nulla" (Rizla K.). Insomma, "come si fa a mettere sullo stesso piano Dell'Utri e Bersani?" (L. Marchetti)

 


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