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1- MAURO MORETTI CORRE SUI BINARI DELL’AMORE: “UNO STALLONE SELVAGGIO” (IPSE DIXIT!) 2- ALLA GRANDE ASSISE DI EMMA IN PRIMA FILA LO SMONTEZEMOLATO MA NON BERLUSCONI (FORSE LA MARCEGAGLIA HA SBAGLIATO I CONTI A DARLO PER MORTO E SEPPELLITO) LAVORI IN CORSO PER IL DOPO-EMMA: S’AVANZA TICKET SQUINZI E \"GATTOBALENO\" REGINA 3- OLTRE A GIULIETTO DELFINO, IL CAVALIERE PECCAMINOSO PARE CHE SI SIA SPINTO FINO AL PUNTO DI SPONSORIZZARE IL PALLIDO GRILLI PER IL DOPO-DRAGHI, PER PLACARE L’INQUIETUDINE DI TREMONTI. MA LE CHANCES DI MARIO MONTI NON SEMBRANO COMPROMESSE 4- UN-DUE-TRE, ALE-DANNO SOTTO ATTACCO! IN ARRIVO DA REGGIO EMILIA UN TERZO LIBRO SUL SINDACO CON LA CROCE CELTICA, CHE SI PREANNUNCIA BEN PIÙ INSIDIOSO E CORPOSO

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1- MAURO MORETTI, "UNO STALLONE SELVAGGIO" (IPSE DIXIT)
Gli uscieri del palazzo-obitorio delle Ferrovie sono molto sereni e divertiti.

MAURO MORETTI AD GRUPPO FS

Con molto distacco hanno seguito le battaglie che si sono svolte nelle ultime settimane per le poltrone delle grandi imprese pubbliche, una guerriglia che non ha interessato Mauro Moretti, l'ex-sindacalista di Rimini che governa l'azienda dal 2006 e non aveva il mandato in scadenza.

La loro serenità è speculare a quella del Capo che ha capito di dover abbassare i toni nei confronti del concorrente Ntv di Luchino di Montezemolo, e dedica il suo tempo a impostare una strategia industriale più espansiva all'estero e più redditizia sul mercato italiano. È di oggi la notizia che Moretti avrebbe intenzione di partecipare alla gara per rilevare la divisione merci posseduta dalle Ferrovie polacche, un'operazione che secondo il "Sole 24 Ore" e gli analisti costerebbe intorno a 1 miliardo di euro. Non è un mistero che il mercato dell'Est sarà sempre più redditizio ed è per questo che pochi giorni fa Moretti ha annunciato l'intenzione di spingere l'Alta Velocità sulla tratta Milano-Venezia in modo da creare un ponte con l'Est.

Montezemolo NTV

Con grande dolore dei triestini ha detto comunque che i treni veloci si fermeranno a Venezia Mestre e che l'operazione si potrà completare tra il 2019 e il 2020, ma è comunque la premessa necessaria per sfondare in quella direzione. Sul fronte invece dei conti l'ex-sindacalista è riuscito a far passare nel silenzio gli accorgimenti tariffari di febbraio che comportano un aumento del 7% per i biglietti Intercity e del 2% per l'Alta Velocità.

Le associazioni dei consumatori (Altroconsumo e Codacons) hanno già presentato un esposto all'Antitrust e alla Procura della Repubblica, mentre da parte sua l'Adusbef presieduta da Elio Lannutti, non ha fatto sentire la sua voce perché il presidente-senatore dell'Italia dei Valori continua a essere ossessionato soprattutto dalle vicende di Finmeccanica.

Elio Lannutti

A rendere garruli gli uscieri non sono però queste decisioni, ma un'intervista che Moretti ha rilasciato al settimanale "A" di Maria Latella (per gli amici Maria Nutella). Che il manager 57enne piacesse alle donne e che il femminino non lo lasciasse affatto indifferente era cosa nota, ma nessuno si aspettava che parlasse di questa parte dell'universo e di se stesso con tanta franchezza. Lo spunto dell'intervista è rappresentato dalla campagna sulla quota rosa dei passeggeri dell'Alta Velocità che Moretti vorrebbe portare oltre il 50%, ma ciò che interessa non è questa attenzione alle donne che viaggiano.

marcegaglia - montezemolo

Nell'intervista infatti si leggono cose curiose che spogliano Moretti della sua veste da manager freddo ed efficiente, e lo collocano nella galleria degli umani. Dopo aver dichiarato che spera di non diventare mai un uomo banale, ricorda l'esempio della madre che gli ha trasmesso "la cultura dell'essenzialità e dell'onestà", poi dice che le tre cose a cui non potrà mai rinunciare sono l'aria, l'arte e l'amore.

L'umano Moretti aggiunge con umiltà sospetta che il suo peggior difetto è l'impazienza e che il luogo di vacanza preferito è Rimini, la località dove nessun big della finanza e dell'industria avrebbe il coraggio di mettere piede. Il tocco finale è davvero meraviglioso e ha fatto vibrare il cuore degli uscieri e delle donne che lavorano nel palazzo-obitorio di Porta Pia. Alla domanda un po' sciocca "se fosse un animale, sarebbe un...", il grande capo delle Ferrovie italiane risponde testualmente: "uno stallone selvaggio".

AURELIO REGINA


2- ALLA GRANDE ASSISE DI EMMA C'è LO SMONTEZEMOLATO MA NON BERLUSCONI (FORSE LA MARCEGAGLIA HA SBAGLIATO I CONTI A DARLO PER SEPPELLITO)
Emma Marcegaglia e l'ufficio studi di Confindustria stanno preparando il testo dell'intervento che la presidente pronuncerà alla grande Assise che si terrà sabato alla Fiera di Bergamo sul tema "L'Italia che vogliamo".

GIORGIO SQUINZI

L'appuntamento è importante perché cade all'indomani delle decisioni che il governo prenderà sull'economia e in particolare sull'alleggerimento delle tasse. Dentro i padiglioni della Fiera ci saranno migliaia di piccoli e medi imprenditori che a dispetto dei proclami governativi stanno soffrendo le pene dell'inferno per mandare avanti le fabbrichette.

In prima fila ci sarà lo stato maggiore della Confindustria compreso il toscano Jacopo Morelli che nei giorni scorsi è diventato il leader dei Giovani Imprenditori, e dovrebbe esserci anche Luchino di Montezemolo.

Da sinistra Carlo Baldocci Giulio Tremonti e Vittorio Grilli

Quest'ultimo si dovrà sdoppiare perché nella stessa giornata partecipa insieme allo scarparo marchigiano Della Valle e ad altri 40 testimoni del made in Italy, a un meeting organizzato sulle colline senesi dalla società di revisione Kpmg. La presenza del presidente della Ferrari dovrebbe confermare il feeling che negli ultimi tempi si è manifestato con la signora di Mantova e che li ha visti accomunati nell'urlo di dolore sulla solitudine degli imprenditori.

Ma l'assise di Bergamo ha anche il significato di un "serrare le fila" di fronte a un governo inerte e a una Confindustria scossa dalle vicende della Fiat e dall'atteggiamento scomposto di alcune federazioni (come quella messa in piedi negli ultimi giorni da Stefano Parisi per rappresentare le società di telecomunicazioni e di informatica).

FABRIZIO SACCOMANNI

A fine mese la Marcegaglia pronuncerà all'Auditorium di Roma il tradizionale discorso per l'Assemblea di Confindustria e questo sarà il penultimo appuntamento con i suoi associati. Molti di loro ricordano le 43 pagine dell'intervento pronunciato nel 2008 in occasione dell'insediamento quando furono colpiti dall'invocazione alla riscossa che la prima presidente donna nei 100 anni di viale dell'Astronomia pronunciò con parole vibranti.

Bini Smaghi

A rovinare quella festa ci pensò un anno dopo il Cavaliere quando raccontò che la Marcegaglia era andata a Palazzo Chigi e un commesso gli aveva detto che in anticamera c'era una velina. Da quel momento i rapporti si sono deteriorati in maniera irreparabile e alla voglia di riscossa la Emma ha sostituito la sferzata di una scossa.

Nei due appuntamenti di Bergamo e di Roma si parlerà nei corridoi della sua successione, ma questo sembra un tema ancora prematuro anche se sono in molti a credere che tra un anno il governo dell'Associazione passerà nelle mani del ticket formato dal presidente di Federchimica, Giorgio Squinzi, e dall'irrequieto Aurelio Regina che dopo il disastro dell'Assemblea di Valmontone con gli industriali romani, gli amici chiamano "Gattobaleno".

MARIO MONTI


3- OLTRE A TREMONTI DELFINO, IL CAVALIERE PECCAMINOSO PARE CHE SI SIA SPINTO FINO AL PUNTO DI SPONSORIZZARE IL PALLIDO GRILLI AL DOPO DRAGHI PER PLACARE L'INQUIETUDINE DI GIULIETTO. MA LE CHANCES DEL VARESOTTO MARIO MONTI NON SEMBRANO COMPROMESSE
Quella di ieri è stata l'ennesima giornata difficile per Giulietto Tremonti.

L'annuncio del Cavaliere sulla possibilità che il tributarista di Sondrio diventi suo erede ha provocato un fremito nervoso sul volto solitamente roseo del ministro. È chiaro che il premier ha giocato su due tavoli: da un lato ha voluto tranquillizzare i "barbari" della Lega, dall'altro ha collocato Giulietto nella galleria delle barzellette.

GIANNI ALEMANNO

Oggi sono pochi i giornali che credono a un incoronamento della leadership e soltanto "MF", il giornale del Gruppo Class, si spinge a dire che Berlusconi avrebbe aggiunto nel pacchetto delle promesse anche la nomina di Vittorio Grilli alla Banca d'Italia. Il quotidiano di Osvaldo De Paolini elenca i nomi degli altri candidati (Saccomanni, Bini Smaghi) e per la prima volta viene dato credito alla indiscrezione lanciata da Dagospia qualche settimana fa secondo la quale la rosa comprenderebbe anche l'ex-commissario europeo Mario Monti.

Riesce comunque difficile immaginare che il Cavaliere peccaminoso si sia spinto fino al punto di sponsorizzare il pallido Grilli per placare l'inquietudine di Giulietto. Prima di una decisione del genere anche Berlusconi dovrà fare i conti con chi spinge per una soluzione interna alla Banca d'Italia.

Le mani sulla città

Tra questi in prima linea si è esposto nei giorni scorsi con articoli accorati proprio sul quotidiano "MF" l'ex-bracciodestro di Fazio, Angelo De Mattia, l'uomo che interpreta in maniera più sensibile l'anima storica di via Nazionale. La partita perciò rimane aperta e le chances del varesotto Mario Monti non sembrano compromesse.


4- ALE-DANNO SOTTO ATTACCO: UN-DUE-TRE! È IN ARRIVO UN TERZO LIBRO SUL SINDACO CON LA CROCE CELTICA, CHE SI PREANNUNCIA BEN PIÙ INSIDIOSO E CORPOSO
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che il sindaco dalle scarpe ortopediche, Gianni Alemanno, è rimasto turbato dalle anticipazioni di Dagospia sulla pubblicazione di un libro dedicato ai suoi trascorsi fascisti e alla gestione della Capitale.

Il-sacco-di-Roma

Ieri è arrivata la conferma (sempre da Dagospia) che i primi di giugno uscirà il pamphlet "Le mani sulla città", ma come se non bastasse ecco arrivare oggi la notizia di un altro libro inchiesta di 386 pagine dal titolo "Il Sacco di Roma". A firmarlo sarà la giornalista di "Libero" Nicoletta Orlandi Posti che racconterà luci e ombre del Campidoglio.

Di fronte a questa piccola valanga di letteratura scandalistica, Alemanno ha chiesto ai collaboratori di verificare se è vero che dopo questi due libri ne uscirà un terzo, a cura di un editore di Reggio Emilia, che si preannuncia ben più insidioso e corposo".

 


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