(ANSA)
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E' il momento in cui gli ebrei italiani dovrebbero "cominciare a prepararsi lentamente a fare i bagagli per andare in Israele". Lo dice il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Haaretz. I motivi per Pacifici - riporta il giornale - sono l'aumento del fondamentalismo islamico, la generale crisi economica e la nascita di un un partito radicale come quello di Grillo "ancora più pericoloso dei fascisti".
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In una lunga intervista da Roma, pubblicata con grande evidenza dal quotidiano sotto il titolo 'L'aliyah (il ritorno degli ebrei in Israele, ndr) è una polizza di assicurazione. Pacifici ha spiegato di non voler essere "allarmista" ma che questo e "un buon momento" per quel tipo di scelta. "C'é il rispetto della popolazione per gli ebrei, ci sono leggi contro l'antisemitismo e non è facile parlare contro gli ebrei oggi in Europa. Così adesso - ha detto - è importante prendere questa decisione in un momento così buono".
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Il presidente degli ebrei romani ha poi aggiunto: "in 10 o 20 anni, le demografie saranno cambiate in Europa. Il carattere del continente, che è ebraico-cristiano, sarà modificato". In questo senso, Pacifici ha ricordato che "come ebrei, per la nostra memoria storica, noi dobbiamo sostenere l'integrazione degli immigranti in Italia e in Europa", ma ha osservato anche che "i loro sentimenti non sono positivi nei confronti degli ebrei e dei cristiani".
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Dopo aver sottolineato che "non tutti gli immigranti sono mussulmani e che non tutti i musulmani sono fondamentalisti", Pacifici ha detto anche di temere che la crisi economica, la mancanza di lavoro, li facciano "diventare molto vulnerabili al fondamentalismo".
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Sul partito di Grillo, il capo degli ebrei romani ha osservato: "Qualcuno pensa a lui, come un clown. In Germania dicono che è come Berlusconi. Ma Grillo dice che i partiti politici non sono importanti, e questo è esattamente ciò che Hitler ha sostenuto prima di arrivare al potere. Il partito di Grillo è più pericoloso dei fascisti perché non ha una piattaforma chiara, non sappiamo quali sono i suoi limiti. Non conosciamo molte delle persone che sono nel movimento, ma sappiamo che ci sono estremisti sia di destra sia di sinistra, fascisti e radicali, e che entrambi sono contro la costituzione, contro la democrazia".
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Ciò che preoccupa Pacifici è che il sistema politico italiano non abbia fatto ostruzione contro il movimento 5 Stelle. A questo proposito ha ricordato che le recenti affermazioni della parlamentare grillina Roberta Lombardi - secondo cui alcuni elementi della ideologia fascista prima della guerra fossero "positivi" - siano state criticate solo da un altro membro del parlamento. "Il Partito Democratico ha paura di criticare Grillo - ha aggiunto - perché vogliono che Grillo li sostenga al governo".
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Pacifici ha poi evocato il fatto che: "per noi l'Alyah è una polizza di assicurazione. Molti della nostra gente trovano che Israele sia il nostro futuro". Ed ha evidenziato che negli ultimi sei mesi, "150 ebrei romani sono andati in Israele": di più di quanto sia avvenuto in precedenza. Dopo aver sostenuto di aver detto le stesse cose all'indomani della strage nella scuola ebraica di Tolosa in Francia, ha concluso: "Ho la responsabilità di dire alla mia comunità che possono cominciare a prepararsi lentamente".