Da "Ansa.it"
Laura Boldrini è stata eletta presidente della Camera 327 con voti. Questo il risultato della votazione: Presenti 618; Maggioranza richiesta: 310; Boldrini: 327;Fico:108; Schede bianche: 155; schede nulle: 10; Voti dispersi: 18.
I deputati del Movimento Cinque Stelle al termine della votazione per il presidente della Camera hanno applaudito il loro candidato Roberto Fico che scendeva dall'emiciclo e si dirigeva verso l'uscita. Accanto ai banchi del governo, Fico ha incrociato Pierluigi Bersani. Il segretario Pd gli ha sfiorato il braccio, come in segno di saluto.
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"Sono molto molto soddisfatto, abbiamo eletto una candidato di grandissimo profilo culturale e moralmente indiscutibile e di cambiamento e l'abbiamo offerta all'elezione di tutti". Così Pier Luigi Bersani commenta l'elezione di Laura Boldrini alla presidenza di Montecitorio.
"Piero Grasso è una figura di grande garanzia che può essere accettata da tutti. Mi auguro che anche al Senato le cose vadano bene e che anche lì avvenga il cambiamento". E' l'auspicio espresso dal segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. "Pur avendo dovuto scegliere da soli anche se non avremmo voluto, abbiamo scelto figure sul lato del cambiamento e abbiamo presentato le nostre intenzioni in modo aperto e sincero. Vediamo se avverrà, io aspetto fiducioso". Alle aperture di alcuni esponenti M5s a votare Grasso, il segretario Pd osserva che l'ex procuratore Antimafia "ha per la sua storia un profilo di garanzia".
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Tutti i deputati, tranne quelli del Pdl che sono rimasti seduti, in piedi hanno accolto applaudendo l'ingresso nell'Aula di Montecitorio di Laura Boldrini, eletta presidente della Camera. Tutti i deputati hanno applaudito in piedi quando il presidente della Camera Laura Boldrini ha citato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il primo ringraziamento è per il Presidente Napolitano "custode rigoroso" dell'unità del Paese. Poi ai giovani appena eletti in Parlamento. "Insieme riusciremo a affrontare l'impegno straordinario" legato al lavoro "istituzioni repubblicane", ha detto Laura Boldrini.
Un debole applauso, proveniente solo dai deputati del centrosinistra, ha sottolineato le parole della presidente della Camera quando ha ringraziato il suo predecessore Gianfranco Fini. Da parte del Pdl solo silenzio e qualche commento.
"Care deputati e deputati, permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento per l'alto onore e responsabilità che comporta il compito di presiedere questa assemblea. Vorrei rivolgere il mio saluto rispettoso e riconoscente e quello dell'assemblea al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, custode rigoroso dell'unità del paese e dei valori della Costituzione repubblicana": lo dice la neopresidente della Camera Laura Boldrini.
"Questa aula darà ascolto alla sofferenza sociale di una intera generazione", ha aggiunto nel suo discorso di investitura alla presidenza della Camera ricordando i numerosi giovani costretti a cercare lavoro all'estero.
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"Nessuno di noi ha dimenticato gli esodati", ha detto Laura Boldrini nel suo primo discorso da presidente della Camera assicurando l'impegno dei parlamentari sul problema esodati.
Standing ovation del centrosinistra e di M5S nell'Aula della Camera qunado la presidente Laura Boldrini ha parlato della necessità di difendere i diritti delle donne. Quanto al Pdl, solo alcune deputate si sono unite in piedi nell'applauso. Poi un'altra ancora tranne che dei deputati del Pdl quando la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato "chi ha liberato l'Italia dal fascismo". Pochi applausi del Pdl in aggiunta a quelli generali solo quando Boldrini ha ricordato la lotta alla mafia. Tutti in piedi, però, nel ricordo di Aldo Moro, di cui oggi cade l'anniversario del rapimento. "Molto, molto dobbiamo al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta che ricordiamo con emozione oggi" giorno in cui cade l'anniversario della strage di via Fani.
"Facciamo di questa Camera la casa della buona politica": lo dice la neopresidente della Camera Laura Boldrini. "Scrolliamoci di dosso ogni indugio nel dare piena dignità" a questa istituzione che saprà riconquistare la propria "centralità". "Stiamo iniziando un viaggio e io con cura e umiltà" accompagnerò "la richiesta di cambiamento che arriva da tutti gli italiani, soprattutto dai nostri figli".
La Camera sia il "luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze", ha detto Laura Boldrini, nel suo discorso di insediamento.
SENATO: TERZA VOTAZIONE, GRASSO 120, SCHIFANI 111 - E' di nove voti la distanza tra Piero Grasso (120) e Renato Schifani (111) dopo la terza votazione al Senato per l'elezione del presidente. Luis Orellana (M5S) ha avuto 52 voti. Schede bianche, 22. Due voti a Ignazio Marino, due ad Anna Finocchiaro, uno a Casini e Quagliariello. Presenti 311, votanti 311.
La quarta votazione per la presidenza del Senato è stata convocata oggi pomeriggio alle 16.30. Lo ha comunicato il presidente di turno Emilio Colombo dopo la proclamazione dei risultati che hanno registrato anche per il terzo scrutinio un nulla di fatto.
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Ora la battaglia e' al Senato. Alla quarta votazione i montiani rischiano di diventare davvero determinanti. I senatori del centrosinistra infatti sono 125 (Pd, 3 eletti all'estero, Tonini, 7 di Sel e 10 delle Autonomie). Mentre quelli del centrodestra sono 117 (98 Pdl, 18 Lega, 1 Grande Sud). Se anche i 21 montiani (20 più Monti) dovessero optare per la candidatura di Renato Schifani individuata stamattina dal Pdl "come candidatura istituzionale", l'ex presidente del Senato potrebbe tornare ad occupare lo scranno più alto di palazzo Madama. I 54 grillini, sulla carta determinanti in un senso o nell'altro, hanno confermato questa mattina l'intenzione di rivotare il proprio candidato Luis Alberto Ornellana. In caso di ballottaggio - spiegano - potrebbero uscire dall'aula o votare scheda bianca. E neanche i due senatori a vita Giulio Andreotti e Carlo Azeglio Ciampi potrebbero cambiare la situazione visto che il centrodestra con 'Scelta Civica' arriverebbe a 138. Contro i 125 del centrosinistra. Se invece i 21 montiani confermassero l'intenzione di votare scheda bianca i giochi sarebbero ancora aperti, ma difficilmente si arriverebbe alla maggioranza assoluta dei votanti. A meno di colpi di scena dell'ultimo momento.
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ALFANO, CON TICKET PD PAESE PRECIPITA VERSO URNE - "Con il ticket proposto dal Pd il Paese precipiterebbe verso le urne, mentre la candidatura di Schifani consentirà la nascita di un nuovo governo per affrontare la situazione di crisi". Lo scrive su Facebook il segretario del Pdl, Angelino Alfano assicurando che "il Pdl sarà compatto e attrattivo di altri consensi". "Di fronte alla grande chiusura della coalizione di Bersani che porta il Paese in un vicolo cieco - prosegue Alfano - noi proponiamo la massima apertura: una candidatura istituzionale, di Renato Schifani, che ha onorato la funzione e la carica. La sua - assicura - non è una candidatura del Pdl, ma di continuità istituzionale che offriamo al Senato". "Con il ticket del Pd, che propone Grasso al Senato e Boldrini alla Camera - spiega sempre su Facebook - il Paese resterebbe senza governo. Se viene eletto Schifani si dà la possibilità che il governo nasca e la possibilità di affrontare la grave crisi economica. Puntiamo ad assicurare una guida autorevole attraverso una persona che ha già ben operato". Il Pdl, assicura Alfano, "sarà compatto e attrattivo di altri consensi. Il voto è segreto e in piena coscienza i senatori dovranno decidere se precipitare il Paese verso le urne o appoggiare la candidatura dell'attuale presidente del Senato".
Ieri 5 fumate nere per le elezioni dei presidenti delle camere. Vota praticamente solo M5s, che debutta tra cravatte no-Tav e apriscatole, sedendo in alto alla Camera. Berlusconi chiama fuori il Pdl: colpa di un Pd irresponsabile, accusa.
NAPOLITANO: COMINCERO' CONSULTAZIONI 20/3 - "Mi auguro ancora che sia possibile giungere oggi all'elezione dei Presidenti" delle Camere e "all'attribuzione di tutti gli incarichi istituzionali, in un clima di condivisione della responsabilità di favorire - dopo le elezioni del 24 febbraio e sulla base dei risultati che ne sono scaturiti - l'avvio di una costruttiva dialettica democratica e di una feconda attività parlamentare". E' quanto si legge nella nota del Quirinale.
"E' importante che in sede europea, e nell'esercizio di ogni iniziativa possibile e necessaria specie per l'economia e l'occupazione, il governo conservi la guida autorevole di Mario Monti fino all'insediamento del nuovo governo (per la cui formazione inizierò le consultazioni di rito mercoledì 20)" afferma il Capo dello Stato.
"L'abbandono, in questo momento, da parte del presidente Monti, della guida del governo, genererebbe inoltre problemi istituzionali senza precedenti e di difficile soluzione. Apprezzo pertanto il senso di responsabilità e spirito di sacrificio con cui egli porterà a completamento la missione di governo assunta nel novembre 2011", conclude la dichiarazione.
CRIMI (M5S), GRASSO E BOLDRINI? SE LI VOTINO - I nomi di Piero Grasso e Laura Boldrini proposti dal Pd per la presidenza delle Camere non cambiano la posizione del Movimento 5 Stelle, che continuerà a votare per i propri candidati. "Se li votino", risponde il capogruppo M5S al senato Vito Crimi a chi gli domanda se l'indicazione di due nomi nuovi possa mutare la decisione dei 5 Stelle di non sostenere candidati del Pd o del Pdl alla presidenza.